Lucilla si era seduta accanto al compagno di classe,le mani in grembo,lo sguardo fisso a terra,si tormentava il labbro inferiore,unico gesto che denotava il suo nervosismo.
"allora?" la pungolò Julian "è tutto qui quello che hai da dirmi?"
"ti pare poco,Julian? Elena se ne è andata via da Siena perchè ha pensato che tu l'avessi lasciata..."
"mi sembra un altro dei vostri stupidi scherzi" sbottò lui ,per niente convinto che la ragazza dicesse la verità "non sarà uno scherzo di carnevale?"
"dai,non mentirei mai su una cosa così..."
"già...Luna mi ha raccontato tutta la vostra messinscena e guardate cosa è successo.."
Lucilla si sentiva veramente in colpa,dopo tutto quello che era successo,lo scherzo da loro architettato aveva assunto proporzioni notevoli,procurando dei gravi danni a cui loro non avevano totalmente pensato.
"Elena si era già allontanata quando sei stato investito...la ragazza con cui discutevi al momento dell''incidente era Marybel,il colore simile dei capelli ha confuso la Professoressa...una volta che lei è tornata a casa si è sentita male,sai le sue crisi scatenate dai quadri? ecco, è successa una cosa del genere...e poi ,da lì la fulminea decisione di partire per Venezia.
"ah,è a Venezia?" disse lui interessato.
"si,da sua zia Gemma,la sorella di Fiamma..."
"già ricordo..."
"Credimi,lei non sa niente del tuo incidente...Gramelli,pensando che la crisi fosse dovuta alla notizia della gravità delle tue condizioni,ha pensato bene di farla allontanare da questo ambiente,per un po'...fino a che tu ti fossi ristabilito.."
Il giovane iniziava ad intuire che non erano bugie quelle dette da Lucilla,ma,se avesse deciso di conttate Elena,come avrebbe fatto ad avere l'indirizzo o il numero telefonico?
"Lucilla, tu hai il recapito veneziano di Elena?" lei lo guardò con serietà mista a dispiacere "no,mi dispiace,non ce l'ho..forse lo sa Giacomo,lo ha conosciuto Amaranta,la figlia di Gemma".
Elena non era mai stata in gondola, e la sorpresa fu più bella delle aspettative.
Passando per i canali,Andrea le illustrava le bellezze della città,con fare allegro ma non troppo,riusciva a mantenere una certa misura e signorilità in tutto ciò che diceva e faceva.
Lei osservava rapita le meraviglie che scorrevano davanti ai loro occhi,anche se il suo interesse era rivolto verso il giovane che l'accompagnava.
Julian rimaneva chiuso nel suo cuore, un ricordo doloroso di cui non voleva liberarsene,ma neppure tenerlo in vita,così affogava la sua indecisione e le sue delusioni nella speranza di una nuova vita amorosa e Andrea le pareva perfetto.
"ti andrebbe di cenare con me ,stasera?" le chiese lui osservandola con attenzione.
"grrazie,non so se..."
"se i tuoi ti daranno il permesso?"
"bhè si..."
"ma tu lo vuoi,Elena?"Andrea aveva questo modo diretto per arrivare al cuore della questione,tale da toglierla d'impiccio quando tentennava nel prendere le decisioni.
Lei fece sì con la testa e arrossì un po',Andrea le dette un buffetto su una guancia,per poi accarezzarla leggermente e rapidamente.
Si sorrisero.
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Elena e Julian
General FictionUn amore intenso che nasce fra due liceali di estrazione sociale e religiosa diversa. Lei,Elena di nobile lignaggio ma cresciuta senza l'affetto della madre, in un ambiente arido e poco attento alle sue esigenze, incontra Julian ragazzo ebreo di...