Verso le feste

5 1 0
                                        

Con Julian non avevano avuto modo di parlare a quattr'occhi,da quella sera della domenica e era già arrivato giovedì.

"possiamo vederci nel pomeriggio?" le chiese lui piano mentre c'era il cambio dei professori.

"si, a che ora?"

"alle cinque è troppo tardi per te?"

"no,no,è ok"

"vieni da me?"

"si,"

"porta il libro di italiano,almeno ripassiamo un po',prima del compito"

Già,l'indomani avrebbero avuto il compito d'italiano,lei di solito sceglieva la traccia di letteratura,avrebbe dovuto ripassare Leopardi e qualche altro autore.

Arrivata a casa di Julian si rese conto che quel luogo e il ragazzo tutto per sé le erano mancati tanto,le sembrava di essere tornata a respirare dopo un lungo periodo di apnea.

"è sempre un piacere essere qui"

"il piacere è mio" le si fece incontro e l'abbraccio stretta,poi,sempre tenendola per la vita la scostò quel tanto che bastava per osservarla meglio." sei bellissima"le sussurrò.

"Julian,ma..siamo soli?"

"tranquilla, si siamo soli soli,ma tra poco arriverà la banda" disse alludendo ai fratelli e a Clelia che sarebbero arrivati ,mentre i rispettivi genitori erano a lavoro,ci sarebbe stata anche Giovanna,che avrebbe approfittato per stirare,stava dando una mano sia a sua figlia sia a quella santa donna di Branka che non aveva tempo per far tutto.

"non sono certo il lupo cattivo..ti puoi fidare" disse scherzosamente "non ti mangio..anche se vorrei" e le dette un bacio sulla bocca che li fece dimenticare tutto,non sapevano più chi erano né dove erano,quello che per loro contava era essere insieme.

La condusse dolcemente in soggiorno "rilassati, ti prego,non pensiamo a niente,solo a noi due,ti amo,lo sia, farei follie per te, sono felice,mi fai impazzire,io..."

"Julian, anche io ti amo,ti voglio tanto bene,Juli, non puoi immaginare quanto" e intanto si baciavano e si stringevano e lui stava per perdere il controllo,la sua mano ,appoggiata sulla spalla della ragazza, stava scendendo verso il seno di lei,ma si trattenne,no,non voleva affrettare i tempi,non voleva affrettare niente,anche se era dura.

Si tirò su a sedere, prendendosi il viso fra le mani,rimanendo in silenzio per un po',respirando forte.

"scusami,Elena,mi sono lasciato trasportare dalla passione"

Lei non trovava niente per cui doversi scusare e lo guardò interrogativa.

"hai mai..." non sapeva come chiederle se avesse avuto esperienze sessuali"niente,lascia stare,sono un po' fuori di testa e sei tu la causa!" l'accarezzo sui capelli.

"ora prendiamo il libro,facciamo i bravi,altrimenti domani non scriveremo un'acca! continuò

"si,hai ragione..."

Si misero a tavolino con il libro davanti e fu così che li trovarono gli altri.

"ciao,cara,quanto tempo è che non ci vedevamo! lo sai che sei sempre più bella,non è vero Julian?" e senza aspettare risposta Giovanna continuò "cerca di venire più spesso a trovarci,la tua presenza è come un raggio di sole!vieni all'agriturismo anche quando ci sono io, ti farò assaggiare delle cosine che sto sperimentando in questi giorni, so che ti piace cucinare,se vorrai faremo qualcosa insieme!Bella la mi' bimba! concluse"

"grazie, signora, verrò volentieri,mi metterò d'accordo con Julian"

"eh,certo,vorrei vedere se tu venissini senza lui! oh,per me andrebbe bene lo stesso,ma a lui penso di no e dove la trova un'altra come te? come amica,intendo.." si era accorta di aver parlato troppo,ma era più forte di lei,non riusciva a trattenersi dall'esternare quello che pensava,soprattutto quando ciò che pensava era positivo

Elena e JulianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora