Leo ospite al mare

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Leo Minelli si era accordato con Elena,o meglio la sua famiglia,per andare a trovarla di lì a pochi giorni, loro erano già partiti, li avrebbe raggiunti con il treno,anche se la Contessa aveva insistito molto per farlo venire a prendere dall'autista,ma il Professor Minelli non aveva accettato,c'era un limite a tutto,il figlio sarebbe partito in treno.

Nei giorni che precedevano la partenza,il ragazzo aveva studicchiato durante le ore diurne,mentre la sera era uscito sempre con la stessa compagnia,divertendosi tantissimo,soprattutto per la presenza di Simona con la quale era riuscito a scambiare poco più di qualche effusione blanda,ma a lui andava bene così, gli serviva per sentirsi accettato,desiderato,aumentando la sua autostima,che ultimamente stava crescendo a dismisura.

Con Elena andava cautissimo, una carezza sul viso, un bacio sulla fronte,parole dolci miste a frasi scherzose,non aveva nessuna fretta ,l'importante era procedere,avanzare e lui lo faceva cautamente,con passi felpati come un gatto.Non temeva che Elena venisse a sapere di Simona, non era successo niente di particolare,soprattutto davanti agli altri,nessuno,ancora era a conoscenza del suo flirt con la bella contessina e per il momento non ci teneva assolutamente a publicizzarlo,i suoi amici più stretti sapevano che la frequentava,ma che la frequentazione era legata allo studio,nessuno le avrebbe mai riportato di queste "scappatelle e anche se fosse successo non ci sarebbe stato materiale a sufficienza per incolparlo di qualcosa,quindi lui se ne stava tranquillo,procedendo nei suoi progetti.

Una di quelle sere era andato ad una cena in campagna,ospite di due ragazzi che avevano frequentato la sua stessa scuola,brava gente ,per carità,affabile,simpatica, ma di un ceto sociale inferiore al suo,figli di ristoratori, persone senza dubbio agiate,ma distanti dal suo modo di vivere e per giunta di oriigne ebrea...c'era andato perchè ci sarebbe andata Simona,era stata lei l'attrattiva della serata.

A parte la presenza della deliziosa ragazza,che già di per sè avrebbe risollevato la serata, si era trovato bene,ambiente rustico ma molto gradevole, cena ottima,intonata all'ambiente,compagnia accettabile,a parte la presenza del cugino dei padroni di casa, un certo Julian,che sembrava avesse il morto ai piedi! Aveva saputo che si era iscritto al suo stesso liceo,sperava di non averlo in classe, taciturno,musone,ma con l'aria di saperla lunga e per di più bello, un pericolo,una mina vagante...le ragazze sarebbero state attratte da un tipo così,almeno molte di loro..non pensò ad Elena,lei era al di sopra di queste cose,pensava al pericolo che poteva correre la sua fama di "tombeur de femmes",poi scrollò le spalle, ma chi se ne importa di quel Julian..la sua autostima trionfò ancora una volta.

La sera prima della partenza per Castiglion della Pescaia, salutò affettuosamente Simona, ripromettendosi di scriversi spesso,di sentirsi al telefono e di rivedersi a settembre,prima della scuola,quando lei sarebbe tornata per qualche giorno.

Il viaggio in treno fino a Grosseto fu abbastanza veloce e tranquillo.All'arrivo in stazione lo attendeva Elena insiema al fido Girolamo.

Appena lo stridore dei freni annunciò che il treno era arrivato,la ragazza ebbe un sussulto,nonostante avesse fatto training autogeno per restare serena e non farsi sopraffare dalle emozioni,si sentì lo stesso in balia di queste,lesta tuffò la testa nella borsa,facendo finta di rovistarvi alla ricerca di qualcosa,smise quando si accorse che lui era proprio lì davanti a lei,ne avvertì prima il profumo leggero,poi sentì la sua voce salutarla,a quel punto trovò il coraggio di alzare lo sguardo e sorridendo rispose al suo saluto,il cuore le batteva all'impazzata,ma dopo qualche minuto si ritrovò padrona della situazione.

"hai fatto buon viaggio?" riusciì ad articolare con voce calma

"si, tutto bene"il tono di Leo aveva una sfumatura fredda,che lei attribuì alla stanchezza

Elena e JulianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora