L'aria era gelida. Il cielo era coperto di nubi e il fiato diventava fumo grigio davanti ai nostri occhi. Prendemmo le poche cose che avevamo con noi e dalla stazione salimmo su un taxi.
Richiamai Miller al telefono e gli passi Ryan. Il detective lo aggiornò sulle ultime novità.Non impiegammo molto per raggiungere Valenza. Era una cittadina davvero piccola, che giaceva a lato del fiume Po, a ridosso del Monferrato, un'area famosa in tutto il mondo per la produzione di vini pregiati.
Scendemmo dal taxi e ci ritrovammo di nuovo avvolti dal grigio del cielo piemontese. Ci guardammo intorno. Poche anime, una piazza non tanto grande, una serie di portici. Tante gioiellerie; nonostante mi era sembrato di aver capito che negli ultimi anni la lavorazione di oro e preziosi fosse un po' calata.
<<Ci siamo>> disse Ryan, tirando fuori dalla tasca del cappotto la busta di plastica che conteneva il ciondolo perduto dall'assassino nello scontro con me fuori dalla scuola. Miller ci aveva concesso di portarlo in Italia, anche se sapevamo che risalire al produttore non sarebbe stato semplice.
<<Come ci muoviamo?>> domandai, guardando l'ex detective.
<<Non abbiamo nulla da cui partire. Soltanto queste scritte trovate dalla Scientifica. Avvicinò il ciondolo agli occhi e lo guardammo ancora una volta.S.C. Orefici 1986.
Non avevamo idea di che cosa avremmo potuto trovare o dovuto cercare. Da internet non risultava nessuna attività a Valenza che avesse quelle iniziali, S.C.
<<Ok, a quanto pare dovremo brancolare nel buio>>, disse Ryan , <<perciò faremo in questo modo: entreremo in tutte le oreficerie e chiederemo a tutti qualcosa su questo ciondolo e su queste sigle. Considerando la data, il 1986, dovremo sperare di imbatterci in qualcuno che lavorasse qui già trent'anni fa.>>
<<D'accordo>> risposi, guardano anche Marianne, che annuì.
<<Abbiamo poco tempo, Ethan. Ciò che ha detto Miller... è la verità. L'uomo che stiamo cercando sta facendo qualcosa di difficile da spiegare. Da comprendere. E sta aumentando il ritmo. Uccide ad intervalli di tempo sempre minori.>>
Annuii. Era così. Tutta quella storia continuava di ora in ora a scivolare sempre più fuori dal nostro controllo. Dentro di me, però, da qualche parte in profondità, sentivo che quel ciondolo era importante. Ne ero sicuro. Era l'istinto che mi portavo nel cuore, da sempre.
Sapevo che c'era anche un collegamento fondamentale con Ray Dwight. Doveva esserci.
In Italia giaceva almeno una parte della verità. Non eravamo a caccia di fantasmi.Marianne aveva freddo, e le avvolsi le spalle con un braccio. Ci incamminammo verso la piazza principale, dove una grande fontana rovesciava fiumi d'acqua a cascata, dall'alto verso il basso.
Entrammo in diverse oreficerie, ma non fummo fortunati. Una grande sorpresa fu, per me, scoprire che Marianne parlava un po' di italiano. Ci tornò davvero utile, perché sembrava che nessuno in quella piccola cittadina conoscesse l'inglese. In ogni caso, ci ritrovammo quasi sempre di fronte a ragazzi troppo giovani, che nel 1986 non erano a Valenza. Ci imbattemmo anche in qualcuno di più anziano, ma che per nostra sfortuna non seppe dirci nulla né sul ciondolo né sulle sigle sopra riportate.
Poi, quando ormai le nostre speranze di successo si erano ridotte al minimo, accadde qualcosa.
Fu dopo aver pranzato in un piccolo ristorante del posto che trovammo un indizio utile. Ryan chiese al titolare, un distinto signore sulla settantina, quali fossero le oreficerie più antiche della cittadina, o quelle che oggi avessero all'interno persone che vi lavoravano già nel 1986. Per fortuna l'uomo aveva trascorso gran parte della propria vita in quel ristorante, dove peraltro mangiammo molto bene e bevemmo una bottiglia di Dolcetto favolosa - e lui ci indicò tre laboratori, tutti molto piccoli.
STAI LEGGENDO
La ballerina
Mistério / SuspenseEthan Welback, giovane giornalista di successo di New York, viene lasciato dalla ragazza che ama, Marianne. Deciso a riconquistare il suo cuore, abbandona il lavoro presso uno dei quotidiani più importanti della metropoli e si trasferisce a Virginia...