Iris. Sogno e realtà

1.3K 71 184
                                    

Giovedì 28 giugno


«Cosa mi dici Iris? Verrai alle audizioni?»


Ero immobile. Sentivo la mano di Thomas che mi stringeva la spalla, e Christopher che mi scrutava con uno sguardo che mi faceva tremare le gambe. Thomas o Christopher? Non era difficile la scelta, ma per me sì. Sapevo quali sarebbero state le conseguenze con Thomas se accettavo di partecipare alle audizioni, mentre di Christopher non sapevo nulla. Brancolavo nel buio. Chiusi gli occhi e immaginai i contro e i pro, pensai che questa fosse la svolta per diventare una nuova Iris, ma non mi fidavo. Perché proprio io? Non ero un'attrice, e soprattutto Thomas aveva parlato di un ruolo da protagonista, era tutto molto strano. Poi che ruolo avrei dovuto interpretare? Un campanello dall'allarme risuonò nella mia testa.

Riaprii gli occhi e guardai Christopher. «Perché vuoi che partecipi alle audizioni?»

Lo vidi guardare Thomas con sfida, e poi il suo sguardo tornò su di me. «Non è il tuo padrone?»

Ecco l'inganno, lui sapeva. Colpita da quelle parole, presi la mano di Thomas e la scostai dalla mia spalla. Se prima provavo paura, ora ero furiosa con entrambi.

«Quindi lei che film porterà questa volta in scena? Un rapporto D/s?» Era meglio mantenere le distanze, dandogli nuovamente del lei.

«Parteciperai alle audizioni, sì o no?»

Pensai al lucchetto e sorrisi. Non avevo idea di che genere di film avrebbe girato Christopher, ma se preveda il nudo integrale, ci sarebbe stato da ridere.

«Il mio non è un no, ma ho bisogno di qualche giorno per pensarci.»

Infilò la sua mano nella giacca e tirò fuori una specie d'invito. «Questo è per te, è l'invito alla mostra di un fotografo. Mi troverai lì e mi darai la tua risposta. Ora scusate, ma devo andare. Iris, mi ha fatto piacere conoscerti, non volendo Thomas mi è stato di grande aiuto. Arrivederci.»

Vidi uscire dall'ufficio Christopher e Thomas mi bloccò. «Non fare cazzate Iris, strappa quell'invito e dimentica il provino.»


Sbuffai e mi staccai dalla sua presa, prendendo la mia borsa e andando via.

Uscii dal cancello della villa e vidi Christopher appoggiato alla sua auto, che parlava al telefono. Come mi vide, chiuse la telefonata. «Iris vuoi un passaggio?»

Scossi la testa, meglio non esagerare, in fin dei conti non lo conoscevo. «No grazie, prendo un taxi.»

«Che ci fai con lui?»

Capii che si riferiva a Thomas. «Può non sembrare, ma mi ha salvato.»

«Sei davvero Sua?»

«Esprimiamo il concetto di sua. Sottomessa, schiava, fidanzata, cosa?» Mi stavo innervosendo del suo modo di fare.

«Sai a cosa mi riferisco.»

Scossi la testa. «È difficile interpretare le sue parole, signor Roberts. Io non so chi sono. Sto cercando di trovare me stessa. Grazie per l'invito alla mostra.»

«Puoi portarci chi vuoi.»

«Mi ha proposto il provino per una vendetta nei confronti di Thomas?»

BondingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora