Domenica 1 luglio
Avevo giurato a me stessa che avrei accettato un solo bicchiere di quella diavoleria e poi mi sarei fatta accompagnare di corsa a casa, sperando che quella piovra di Alexander non mi stesse attendendo, pronto a farmi un’altra delle sue scenate patetiche.
Lo avevo giurato, proprio come avevo anche giurato che avrei cominciato a scrivere il mio libro e che avrei smesso di mangiare cioccolata e caramelle gommose… ma come tutti i miei giuramenti, anche quello era andato a farsi strabenedire e, ancora una volta, mi ritrovavo su un baratro, in bilico tra il rivelare Vanille e il mantenere Kat.
Entrambi avevamo perso il controllo e non avevamo esitato un solo istante nel mandare giù del Jack Daniel's liscio. Era una sensazione tanto paradisiaca perdersi in quell’ebbrezza, sentire l’alcol scendere e bruciarmi nello stomaco, disintegrando qualsiasi ricordo e dispiacere.
Certamente, però, non era stata una delle mie decisioni più sagge. Aveva ragione Alex a ripetermi in continuazione che ero io la causa dei miei problemi.
Perchè diavolo mi ero lasciata andare ubriacandomi e mettendo a repentaglio la salvezza che avevo faticato a raggiungere ormai da cinque anni? Stupida mi avrebbe detto mio fratello Emile, se avesse saputo cosa stavo facendo e cosa avrei fatto.
Emile… dove sei? Che fine hai fatto?
«A cosa stai pensando, ragazzina?» interruppe, improvvisamente, i miei pensieri Jona dietro di me, mentre io gli davo le spalle osservando il magnifico panorama che San Diego offriva di notte.
«A cosa penserebbe di me, mio fratello in questo momento» risposi sinceramente, non essendo in grado di controllare la lingua o quantomeno collegarla con il cervello, in quella situazione in cui mi trovavo fin troppo brilla, colta alla sprovvista e per giunta con solo la lingerie addosso, mentre un uomo tanto attraente stava dietro le mie spalle.
«Come si chiama?» chiese Jona avvicinandosi a me.
«Emile» risposi ancora una volta senza riuscire a controllarmi.
«È un nome francese» mi incalzò. «Il tuo non lo è» e puntò i suoi occhi magnetici nei miei, come per leggerci qualcosa dentro o forse semplicemente per dire la verità.
Perché, sì… lui aveva capito che qualcosa non andava in me, e lo continuava a sospettare anche in condizioni tanto precarie.
Distolsi subito lo sguardo e ripresi a guardare fuori, poi scossi la testa fra me e me, lo fulminai con lo sguardo e pronunciai un semplice e incontrollato: «Va te faire foutre» per poi allontanarmi e stendermi a letto.
Non riuscii a compiere più di qualche passo, che lui mi agguantò per un polso e, tirandomi verso sé, mi bloccò per i polsi dicendo: «Avevo intuito qualcosa sulle tue origini francesi, mia bella e dolce ragazza sconosciuta» e ammiccò un sorrisetto fin troppo provocatorio, come se mi stesse dicendo So qual è il tuo segreto, non puoi più scappare o nasconderti.
«Sono Katelyn Reynolds» sbottai in tutta risposta, visibilmente irritata per quelle accuse che stava muovendo nei miei confronti.
«Sono convinto tu abbia un nome molto più dolce, più armonioso» disse sfiorandomi la schiena per arrivare al mio viso e accarezzarmi una guancia «Non è così?»
Ancora una volta quello sguardo indagatore che mi stava dilaniando, all’ostinata ricerca di capire cosa ci fosse nascosto dietro quel viso che mi aveva sempre permesso di conquistare la fiducia di tutti. Perché non riusciva a convincere lui però?
«No, mi spiace» risposi ancora sul piede di guerra, scostandomi bruscamente dal suo tocco per potermi distendere finalmente a letto.
Mi seguì dopo qualche minuto di esitazione e distendendosi accanto a me, sussurrò: «Mi spiace, Kat… non avrei dovuto» riconobbe infine, ma sicuramente era l’alcol a farlo parlare tanto sinceramente, ero sicura che in altre circostanze non avrebbe mai detto una cosa simile. Appariva così sicuro di sé che non avrebbe mai permesso che qualcuno lo sentisse pronunciare delle scuse.
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Bondings
Romanzi rosa / ChickLitSiamo di nuovo noi, le pazze del Club della Frusta, con un nuovo progetto! Se vi aspettate di leggere una trama, resterete delusi: noi siamo le prime a non avere idea di quello che combineremo. Possiamo solo assicurarvi tanto sesso, quindi per chi a...