Ryan. Tra un bacio e l'altro

1K 65 184
                                    

Lunedì 2 luglio

"Ho appena finito il turno, usciamo. Fatti trovare giù alle 11."

Questo il cortese invito che avevo ricevuto. L'uomo dei sogni, Mr Perfezione, Quello Giusto, il Principe Azzurro era venuto a prendermi sotto casa col suo macchinone aerospaziale e un sorriso da pubblicità di dentifrici.

«Dove sono le rose?» chiesi, spingendo avanti la carrozzina.

«Non te le meriti» rispose Matthew aprendo la portiera.

«Però mi offri da bere, vero tesoro?»

L'altro scoppiò a ridere, mentre mi aiutava a salire. «Senti, mi hanno già dato del gay per questa storia, finiamola qui prima che anche tua sorella pensi male.»

Sunny ci osservava dal portone con aria divertita, mentre chiacchierava al telefono. Anche lei aveva un appuntamento quella sera, ed era vestita in maniera semplicemente indecente, ma quando avevo provato a darle un garbato suggerimento sul cambio di look lei mi aveva ignorato con molta maleducazione.

«Ti preoccupa l'opinione di mia sorella?»

«Mi preoccupa l'opinione di ogni donna.»

Matthew guidò come un pazzo fino ad un bar in stile country in cui non ero mai stato. Ci accomodammo ad un tavolino spartano, e la cameriera – una bomba sexy con stivaletti e cappello da cowgirl e il seno generoso che strabordava da un costume d'epoca, per la quale Matthew ebbe un'occhiata di apprezzamento e un sorrisetto carico di promesse sottintese – scostò per me una sedia rustica, facendomi spazio.

«Cosa festeggiamo, in questa topaia così lontana dai tuoi gusti raffinati?» domandai quando Matthew ordinò due birre grandi.

«Voglio solo recuperare il tempo perduto insieme al mio amicone del cuore» rispose con voce affettata Matthew.

«Molte cose sono cambiate in un anno, ma la mia sessualità non è una di queste.»

Matthew rise di cuore e tintinnammo i boccali. «Cosa mi racconti?» mi chiese poi. «Hai ancora problemi con la ragazzina in crisi adolescenziale?»

Sospirai. Andava dritto al punto... «Ieri abbiamo avuto una specie di litigio.»

«Cosa le hai fatto?»

«Perché presupponi che la colpa sia mia?!»

«Povera ragazza» alzò gli occhi al cielo Matthew. «Deve aver fatto qualcosa di molto cattivo in un'altra vita per finire nelle tue grinfie. Allora, cos'è successo?»

«Ha ficcato il naso nelle mie cose.»

«È la tua assistente, vive con te ed è una ragazzina.» Mi rivolse un sorriso beffardo. «Cosa credevi?»

«Mi ha fatto il terzo grado sull'incidente.»

«E tu ti sei incazzato.»

«Ha provato a baciarmi.»

«E tu l'hai respinta.»

Borbottai qualcosa di incomprensibile, irritato. Evidentemente Matthew mi conosceva ancora bene, nonostante avessi troncato i rapporti con lui da più di un anno.

Bevvi un sorso di birra, mentre Matthew si sporgeva in avanti. «Posso chiederti perché? Non è il tuo tipo?»

«A parte il fatto che ha diciotto anni...»

«Stronzate. Dimmi la vera ragione.»

«Ha un passato turbolento di cui non posso parlarti.»

«E questo cosa c'entra con te?»

BondingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora