Iris. Epilogo

332 31 3
                                    

Un anno dopo

Ero alle Maldive e passeggiavo sulla spiaggia, osservando il mare cristallino mentre la sabbia bagnata mi sporcava i piedi. Era passato un anno da tutto. Un anno dalla verità. Mio padre era ritornato a Napoli con Marie, che aveva dato alla luce una bellissima bambina, e in onore di mia madre l’avevano chiamata come lei.

Prima di partire per il mio viaggio intorno al mondo, avevo parlato un ultima volta con Thomas. Aveva aiutato mio padre ad incastrare Elenoire, preso dai numerosi sensi di colpa nei miei confronti, e per come tutti quei anni mi aveva tenuto rinchiuso nella sua gabbia dorata, anche lui aveva un conto in sospeso con la giustizia ma dopo aver aiutato l’FBI ad incastrare Eleonor, il debito era cancellato. Eleonor era in prigione già da un anno, Kaylee aveva cercato in tutti i modi di far uscire sua madre dalla prigione ma non ci era riuscita, quello che mio padre aveva tra le mani era più importante di ogni cosa, Eleonor non aveva mai confessato di aver ucciso mia madre, ma le prove contro di lei erano sufficienti per il processo. A giorni sarebbe stata condanna e tutti ci aspettavamo il massimo della pena per lei.

«Iris.»

Mi girai e vidi Christopher guardarmi con un sorriso a trentadue denti. Eravamo insieme alle Maldive, alla fine avevo accettato il suo invito, e mi ero unita alle sue folli avventure. Il suo ultimo film era stato un successo, mentre la stampa si sbizzarriva su di lui, noi eravamo nelle varie città a divertirci.  

«Felice Signor Regista?»

«Non dovrei essere io a porre questa domanda a te?»

Scoppiai a ridere e mi persi nei ricordi della sera precedente, una sera che non avrei mai dimenticato e che sarebbe rimasta scalfita per sempre nella mia mente e nel mio cuore.

Eravamo nella nostra stanza d’hotel quando vidi uscire completamente nudo dalla doccia Christopher.
Un anno che viaggiavamo insieme, un anno che era stato un vero Signore; ma quella sera mi sentivo che sarebbe stata diversa. Ogni angolo del mio corpo era scosso da sensazioni vibranti, quella sera sarebbe stato differente, lo sapevo.

«Ti piace quel che vedi Iris?»

«Mmmh è un anno che vedo tutto questo ben di Dio» dissi imbarazzata, ammirando il suo corpo scolpito.

«Hai ragione.»

Lentamente si avvicinò al mio corpo e mi slacciò il reggiseno, e lentamente anche il mio perizoma scivolò lentamente giù dalle mie gambe.

«Parliamo nudi?»

Rise e si avvicinò al mio collo baciandomelo. «Chi ti ha detto che voglio parlare?»

Durante questo anno avevo imparato con Christopher a scoprire e conoscere il mio corpo, così come avevo scoperto che il collo era una mia zona erogena … con lui avevo scoperto la bellezza di essere donna e sottomessa.

«Chris.»

«Schh so che ti piace piccolina.»

Si fermò in un punto sotto il mio orecchio, dove sapeva che impazzivo, e lentamente  cominciò a toccarmi il clitoride, ero già oscenamente bagnata ed ero convinta che le sue dita erano bagnate dei miei umori.

«Chris.»

«Tranquilla.»

Tolse le sue due dita e le portò vicino alla mia bocca facendomele succhiare, avevo imparato con il tempo ad apprezzare il gusto dei miei umori.

«Sono dolci come te Iris?»

Annuii e tolse le sue dita, ricominciando a stuzzicarmi e a penetrami con un dito.
Un anno che lo desideravo, un anno che lo volevo in me, un anno che volevo essere completamente sua. Volevo che fosse il primo uomo a penetrarmi e anche l’ultimo.

«Ti vogli…»

Non mi diede tempo di finire la frase che la sua bocca afferrò un mio capezzolo e cominciò a succhiarlo, mentre le dita dentro me erano diventate due. Ero appoggiata al muro e le gambe mi tremavano.

«Chris per favore.»

«Mi piace quando mi implori.»

«Per favore.»

Fu questione di secondi che sentii il suo cazzo penetrarmi a fondo….

«Iris sveglia.»

Tornai al presente a guardai Christopher ridere.

«Stavi ripensando a ieri sera vero?»

Sorrisi e gli appoggiai la mano sul mio cuore. «Senti come batte.»

Mi baciò la fronte e appoggiò la mia mano sul suo cuore. «E così batte il mio.»

«Anche romantici siamo diventati Signor regista?»

Rise. «Non ti ci abituare che questa sera sarai in ginocchio a eseguire i miei ordini.»

«Si Signore» dissi scoppiando a ridere.

«Ah Iris mi ha chiamato Matthew.»

Un sorriso a trentadue denti si affacciò sul mio viso, in questo anno avevamo costruito uno dei rapporti più belli, ed ero felice che accanto a se avesse una donna come Arleen.

«Che dice?»

«Che ci raggiungono qui, tutti.»

«Cosa?»

«Ho invitato tutti qui alle Maldive e hanno accettato, festeggeremo l’arrivo del nuovo anno e tu potrai riallacciare i rapporti soprattutto con Kaylee. Lo farai vero?»

«Si. È l’inizio di tutto…»

«No è semplicemente l’inizio di una nuova vita.»

Lo abbracciai e insieme osservammo il tramontare del sole.
Quel giorno segnava solo il primo giorni di tanti insieme.

BondingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora