Venerdì 20 luglio
Svegliarmi non mi era mai sembrato così bello in tutta la mia vita. Un piacere liquido che dalla punta del mio pene si diffondeva ovunque regalandomi spasmi di piacere come onde del mare che si rincorrevano una dietro l’altra mi aveva brutalmente strappato dalla dimensione onirica per riportarmi a quella reale e mai come quella mattina la seconda superava decisamente le aspettative della prima. Arleen era nuda di fronte a me e teneva in bocca il mio sesso, succhiandolo avidamente e con forza, mordendomi il glande fino a farmi provare un sensazione intensa, forse la più intensa mai provata: un perfetto mix tra piacere e dolore, metafora azzeccata di ogni istante con lei.
Non potendo sopportare un istante di quella dolce tortura di più, ribaltai velocemente le posizioni, senza più nemmeno un briciolo di sonno rimasto a offuscarmi la mente. Non mi persi in preliminari – meglio per lei che stesse apprezzando quel pompino almeno la metà di quanto lo stessi facendo io e che fosse pronta e bagnata – e affondai in lei con una sola stoccata violenta, sogghignando di fronte alla strada letteralmente spianata. Afferrai la sua chioma con la mano, attorcigliando la porzione finale attorno alla mia mano e tirando verso il basso così da avere il suo collo esposto e disponibile alla mia bocca vorace. Senza accennare a spingere e godendo di tutto il calore e il piacere che il solo essere dentro di lei mi regalava, presi a morderle il collo, beandomi di ogni suo gemito e delle unghie che conficcava nella mia schiena, sempre più a fondo, azzerandomi le facoltà mentali superiori e facendomi retrocedere quasi a livello ferino.
Succhiai con la sua stessa avidità il lobo destro dell’orecchio e mi preparai a dirle la cosa più pungente e irriverente che mi passava per la testa, ma Arleen mi precedette e mi bloccò con un rimprovero stizzito.
«Vuoi finirla con questi preliminari e fottermi per bene o devo pensare che tu sia l’incompetente che ho sempre sospettato fossi?»
Non me lo feci ripetere due volte e le spezzai il fiato sull’ultima parola entrando e uscendo velocemente da lei, sperando arrivasse a sentirlo fino in gola. Incompetente un cazzo.
«Un giorno di questi ti laverò la bocca con la candeggina, piccola ingrata.»
Un giorno di questi, sì. Uno degli infiniti da trascorrere insieme a lei. Mai banali, sempre diversi, sul filo del litigio e del sesso riparatore. Non vedevo letteralmente l’ora.
L’idea del “per sempre” non mi era mai sembrata così allettante in tutta la mia vita e le promesse in punto di morte mai così gradevoli da mantenere. Nonostante non ne facessi certo all’ordine del giorno e fossero le uniche che avessi mai fatto in 26 anni di vita, s’intende.
...
Avevo cucinato io per entrambi - un’aragosta fresca di giornata e di prima qualità che avevamo accompagnato con un ottimo bianco secco – e adesso eravamo fermi in terrazza a godere del panorama, sazi di cibo e sesso, accarezzati dalle folate di vento lievi come carezze che scompigliavano i capelli di Arleen, facendoglieli andare davanti agli occhi. Lei non si curava di scostarli, sembrava troppo impegnata in altri pensieri che sembravano assorbirla, risucchiarla da dentro. Forse stava pensando agli ultimi giorni di terrore, forse a qualche avvenimento triste della sua vita, forse alla mia strabiliante bravura sotto le lenzuola, chi poteva dirlo. Non avevo intenzione di disturbarla o distoglierla in alcun modo, sia perché amavo inebriarmi e godere di quella bellezza selvatica più che potevo, ora che ero libero di farlo, sia perché avevo intenzione di scoprire tutte le parti di lei in punta di piedi, con calma, lasciandola schiudere da sola e secondo i suoi tempi. Non volevo forzare nulla con lei. La sensazione di avere tutto il tempo del mondo ora che Kevin non era più una minaccia mi faceva percepire il futuro in un’ottica diversa: vedevo il tempo infinito dipanarsi davanti a me come un lunghissimo red carpet e noi eravamo gli attori, pronti a percorrerlo con eleganza e spensieratezza. Felici.

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Bondings
Chick-LitSiamo di nuovo noi, le pazze del Club della Frusta, con un nuovo progetto! Se vi aspettate di leggere una trama, resterete delusi: noi siamo le prime a non avere idea di quello che combineremo. Possiamo solo assicurarvi tanto sesso, quindi per chi a...