Lunedì 16 luglio
Passai l'intera serata con mio padre mi raccontò di tutto quello che aveva fatto in quell'anno e come mi seguiva.
«Allora Thomas?»
Mio padre mi guardò sospirando.
«Era l'amante di Eleonor, non so se lo è ancora oggi.»
«Impossibile papà, lui mi ha dato informazioni su di lei.»
«Thomas Cleveland era fino ad anni fa un agente dell'FBI sotto copertura. Iris, è accusato di omicidio... È fuggito dalla Russia, ha cambiato nome ed è arrivato qui in California. Lui non si chiama nemmeno Thomas. Tua madre lo conosceva.»
«Omicidio?»
«Ha ucciso una donna.»
«Perché?»
«Perché quella poverina aveva scoperto che era un agente corrotto e voleva denunciarlo.»
«Tu mi hai lasciato nelle sue mani papà.»
«No tesoro, quando ho scoperto di Thomas ti ho controllato. Ma non potevo comparire così dal nulla, c'è tanto in ballo tesoro mio e noi dobbiamo fare attenzione.»
«Amore?»
Mi giro e vedo una bellissima donna avvicinarsi a mio padre appoggiandoli una mano sulla spalla.
«Iris ti presento Marie, mia moglie.»
«Moglie?»
«È stata Marie a salvarmi la vita.»
«Io devo andare, scusatemi.» Era troppo, mio padre si era anche risposato.
«Aspetta Iris.»
«No papà, resta pure con tua moglie» dissi con tono sprezzante
Lanciai un occhiataccia ad entrambi e uscii fuori dalla villa.
«Iris, fermati.»
Mi girai e vidi Marie guardarmi dolcemente.
«Amo tuo padre, ma lui per te farebbe di tutto. Tu sei stata sempre nei suoi pensieri appena ha recuperato la memoria, tu sei prima di me Iris. Sei sua figlia.»
Annuii e chiamai un taxi andando via. Il giorno dopo sarei ritornata da loro.
Mercoledì 18 luglio
Gonçalo llanos era in carcere. Avevo origliato una conversazione tra Marie e mio padre il giorno prima. Marie aveva chiesto a mio padre di aiutare Gonçalo a trovare un buon avvocato. Mi ero proposta di aiutare Gonçalo ma non ero ancora laureata e non potevo far nulla, ma mio padre aveva avuto un idea geniale, anche perché lui voleva essere informati su di tutto. Quella mattina ero diventata la nuova praticante del miglior avvocato di San Diego. Io Iris Belvento, con il mio capo avrei difeso Gonçalo llanos. Presi un taxi e mi diressi in carcere. Al mio arrivo n carcere vidi Ryan che usciva. A quanto pare anche lui aveva fatto visita a Gonçalo.
«Ciao Ryan.»
«Non è momento Iris.»
Sbuffai, solito scorbutico. Ancora mi bruciava la cosa che aveva ignorato il mio bigliettino la prima volta che ci incontrammo alla mostra.
«Tutto bene?»
«Non hai compreso che non ho voglia di far conversazione con te?»
«Certo Ryan, ma nel mandare in carcere un innocente ti riesce benissimo.»
«Che cazzo ne sai tu ragazzina, eh? Sei diventata l'avvocato difensore di Gonçalo llanos?»
Scoppiai a ridere.
«Indovinato.»
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Bondings
ChickLitSiamo di nuovo noi, le pazze del Club della Frusta, con un nuovo progetto! Se vi aspettate di leggere una trama, resterete delusi: noi siamo le prime a non avere idea di quello che combineremo. Possiamo solo assicurarvi tanto sesso, quindi per chi a...