Capitolo 16
Stavo dando di matto.Entro di corsa nel grande corridoio della scuola, ovunque mi giri ci sono studenti nelle loro uniforme nere e bordeaux che si muovono con gran velocità.
Mi sistemo una ciocca di capelli dietro l'orecchio e tiro un sospiro di sollievo nel constatare che la porta dell'aula di matematica è ancora aperta. L'insegnante non adora i ritardi e io non sono brava a far veloce la mattina.
Entro in classe trafelata, stringo in una mano il laccio del mio zaino e ad ogni passo che faccio dentro la grande aula cupa sento il peso dei libri gravarmi sulle spalle. Odio portare lo zaino.
«Ehi, Cox.» Mi saluta Lauren vedendomi entrare. Mi fa cenno di avvicinarmi a lei e così prendo posto nel banco accanto al suo. «Cos'è quella faccia? Sembra tu sia uscita da un film dell'orrore.»
Alzo gli occhi al cielo. «Non mi è suonata la sveglia stamani.» Mi giustifico e mi stravacco sulla sedia, per fortuna non è ancora arrivato l'insegnante e tutti i miei compagni di corso sono intenti a parlare fra di loro, creando un gran chiacchiericcio di sottofondo.
«Si vede.» Mi prende in giro, oggi ha i capelli castani legati in una crocchia disordinata e il rossetto rosso scuro sulle labbra. Ha delle profonde occhiaie, ma sembra essere più sveglia che di me e tutti i miei compagni messi insieme!
«Te, invece? Hai due occhiaie che portano via.» Ribatto, inizio a togliermi il cappotto e lo appoggio alla tira via sullo schienale della mia sedia.
«Ho passato una notte movimentata.» Mi informa con un ghigno malizioso, mi acciglio non capendo cosa intenda dire, ma quando si mette a ridere capisco eccome. Non c'è da meravigliarsi, Lauren è una di quelle ragazze che vive la vita così cone capita. «Dovresti vedere la tua faccia, Maya.»
Arrossisco e abbasso lo sguardo, fingo di essere interessata ai lacci delle mie scarpe nere quando in verità vorrei solo che la campanella suonasse e mi liberasse da questo momento imbarazzante.
«Vuoi sapere con chi?» Domanda, invece, Lauren. Alzo gli occhi sul suo viso, ora più vicino al mio. «Hai presente Davis?»
Aggrotto le sopracciglia. «Chi?»
Soffoca una risata, guarda la porta, ma non entra nessuno, perciò torna a guardarmi. «Anthony Davis, fa parte della squadra di basket della scuola.» Mi dice con ovvietà, ma io continuo a non sapere chi sia. «Lascia perdere, okay.»
Scuoto la testa, ma prima che possa chiedere altro entra un'insegnante per annunciarci che l'insegnante di matematica non ci sarà stamani, così abbiamo le prime due ore libere.
Certo che potevano avvertirci prima e farci restare a casa a dormire!
Mi volto a guardare di nuovo Lauren, che ha sorriso a trentadue denti. «Non avevi fatto i compiti di nuovo, vero?» Le chiedo cercando di sovrastare il rumore dei miei compagni che se ne escono dalla classe con grandi schiamazzi.
«Non ho neanche comprato il libro.»
Scuoto la testa e mi mordo il labbro inferiore per non darle la soddisfazione di vedermi sorridere, questa ragazza non cambierà mai!
•••
Raggiungo a passo lento l'uscita della scuola, anche questa giornata di scuola è terminata. La campanella suona perpetua e vengo spinta per la spalla da un ragazzo che mi sorpassa a gran fretta, lo trucido con lo sguardo ma questi neanche si volta per chiedere scusa.
«Dovrebbero stare più attenti.» Dice una voce a me conosciuta, mi volto e trovo accanto a me Madison con la sua massa di capelli ricci e gli occhi fissi su di me, ha un sorriso divertito in volto. «Finite le lezioni per oggi?»
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Fallin all in you
Ficção Adolescente[COMPLETA] You know I've been alone for quite a while haven't I? I thought I knew it all Found love but I was wrong More times than enough But since you came along I'm thinking baby You are bringing out a different kind of me There's no safety net t...