Capitolo 74
Mi dispiace.«Maya?»
Alzo lo sguardo su di lui. La mia salvezza.
«Maya.» Mi richiama quando è certo che sia io e si avvicina a passo svelto verso di me. Mi afferra il braccio e mi tira su in piedi, ma io ho le gambe deboli -mi sento tutta debole, in questo momento- e barcollo. Per fortuna le braccia di Matthew mi circondano le vita e mi sostengono. «Maya, ma che..» Non sa neanche che cosa dire, ma si accorge che sto tremando e che sto piangendo a più non posso.
«Io non.. io non riesco..» Farfuglio qualcosa tra me e me e lui si impanica ancora di più. «Non..» Vengo colta da un attacco di tosse e non la finisco più di tossire.
«Ehi, ehi, calma. Respira. Piano, sì ecco così.» Mi istruisce dolcemente. Riesco a prendere fiato e mi tranquillizzo. «Meglio?»
Incrocio i suoi occhi color nocciola e mi sento sciogliere da quanto sono belli e vicini a me. Potrei sporgermi solo un po' e riuscirei a baciarlo, solo un po'.
Annuisco. Mi libera dalla sua presa e io mi siedo nuovamente sul marciapiede. Resto in silenzio e anche lui non sembra aver tanta voglia di parlare. Chissà che cosa ha pensato quando mi ha trovata qui a piangere. Chissà come ha fatto a trovarmi. Il caso? Il destino? La fortuna?
Lo sento prendere un bel respiro e poi si siede accanto a me sul marciapiede. Abbasso la testa perché non voglio che mi veda in questo stato. È già abbastanza brutto vedermi piangere.
«Maya.» Mi richiama dolcemente e sento una sua mano stringermi il ginocchio. «Ti prego, Maya, guardami.» Mi supplica e io ci impiego una manciata di secondi per fare come dice.
Fra i capelli castani c'è una bandana, la solita bandana nera che indossa sempre perché gli tiene indietro i riccioli dalla fronte. Indossa un maglione nero e i pantaloni della tuta con la quale si allena sempre a scuola a basket. Viene direttamente da lì? Non è neanche andato a casa a cambiarsi?
«Sto..sto bene.» Deglutisco il groppo che ho in gola.
Fa una smorfia triste e amareggiata. «Non stai bene.» Constata ovvio e mi squadra da capo a piedi. «Non mentirmi. Se vuoi non dirmi cosa sta succedendo, ma non fingere che stai bene quando è ovvio che non è così.»
Il suo tono di voce è estremamente calmo, sembra quasi che abbia perso la forza di entusiasmarsi e di metterci enfasi come faceva sempre.
Cosa ho combinato? Sono riuscita a rovinare l'unica cosa bella che avevo?
Una lacrima esce fuori dal mio occhio senza neanche il mio consenso, ma va bene così perché almeno ora Matthew ha una scusa per accarezzarmi la guancia dolcemente. Tale dolcezza non fa altro che penetrarmi nel cuore e nell'anima.
«Scusa.» Scuoto la testa e la mia voce è poco più di un sussurro tremolante. «Scusa se sono un disastro.»
Fa un sorriso tirato e triste. «Ti perdono.»
«Io ti amo, Matthew.» Sento il bisogno di dirglielo perché non so cosa succederà stasera, ma conosco per certo i miei sentimenti e anche lui merita di conoscerli. «Ti amo e mi spiace di non essere in grado di darti tutto ciò che vuoi, tutto ciò che ti meriti.»
«Non lo sai, ma tu mi dai quanto basta a rendermi il ragazzo più felice sulla terra.» Mormora a bassa voce e non smette un attimo di accarezzarmi la guancia. «E se non fossi così tanto rotta, lo vedresti anche te.»
Ha c'entrato in pieno: sono rotta. Sono la ragazza più rotta che conosca e non penso che riuscirò mai ad aggiustarmi. Non esiste una colla che possa rimettere insieme i miei cocci.
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Fallin all in you
Teenfikce[COMPLETA] You know I've been alone for quite a while haven't I? I thought I knew it all Found love but I was wrong More times than enough But since you came along I'm thinking baby You are bringing out a different kind of me There's no safety net t...