Capitolo 23: La mia prima volta.

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Capitolo 23
La mia prima volta.

Esco fuori dalla classe rapidamente, la ricreazione è cominciata da pochi secondi e già i corridoi sono strapieni.

Mi stringo il cappotto fra le braccia, mentre la cartella mi pesa sulle spalle. Ho già le cuffie nelle orecchie perché non voglio parlare con nessuno, sono stanca e non ho alcuna voglia di stare altre tre ore qui dentro.

Mentre mi dirigo verso l'aula della prossima lezione vedo Matthew vicino alla finestra chiusa. Sta chiacchierando con due sue amici, che io non conosco, ma non mi stupisce.

Rallento il passo affinché possa restare più tempo possibile a guardarlo senza, però risultare una pazza che si ferma nel bel mezzo s corridoio strapieno solo per fissare un ragazzo.

Ma il sorriso allegro che mostra, i capelli tirati all'indietro, ma che puntualmente gli si spostano sulla fronte e i leggeri boccoli marroni sulla nuca mi rendono davvero impossibile non restare ad ammirarlo.

Arrivo sfortunatamente in classe troppo presto, vorrei avere coraggio e andare da lui a parlare, ma, già sono fifona di mio, se poi lui sta con i suoi amici è sicuro che non mi muova da qui.

Vorrei che lui si girasse ora e mi vedesse in classe mentre fingo di ascoltare la musica e di scrivere sul mio diario.

Vorrei che venisse qui e mi mostrasse il suo solito sorriso, anzi no. Vorrei mi mostrasse il sorriso che mi ha fatto l'altro giorno quando stavo andando nel panico e farneticavo qualche scusa per aver tirato fuori l'argomento di suo padre, non sapendo che a lui non desse fastidio parlarne.

Vorrei che mi abbracciasse come ha fatto l'altra volta sul mio terrazzo, per farmi stare zitta forse o perché voleva farlo. O forse questo è quello che io vorrei.

Mi mordo il labbro e la campanella suona, segnando la fine della ricreazione. Bene, anche per oggi restano solo fantasie.

•••

Aspetto che la signora della caffetteria della scuola mi prepari il mio caffè da portare via e poi uscirò da questo posto infernale.

Oggi è stata una giornata pessima e fuori piove e tira vento, due elementi che insieme costituiscono un abbinamento perfetto per quando sei chiuso in casa al calduccio, un po' meno per quando devi farti tutta la stata da scuola a casa a piedi.

Ringrazio educatamente la signora della caffetteria, la quale mi liquida con un gesto della mano e torna a fare le parole crociate sul giornalino della scuola. Ecco chi è l'unica a comprare quel pezzo di carta riciclata che si ostinano a pubblicare una volta alla settimana.

Non faccio parte del giornalino della scuola solo perché la ragazza che lo organizza è Bea, la bionda ossigenata di classe mia. Okay, forse la presenza di Bea non è l'unico motivo per cui non ne faccio parte, ma sicuramente il più incisivo. Proprio non mi piace quella ragazza.

È falsa e spesso l'ho vista cambiare carattere a seconda della persona che aveva di fronte; con me non è mai stata molto gentile, mentre con Lauren è proprio maleducata e scontrosa e, invece, con Natalie è sempre sorridente.

Esco dalla caffettiera e sento qualcuno togliermi la cuffia dall'orecchio. Mi acciglio, pronta a dirgliene quattro a chiunque si sia permesso di togliermi dalla mia dose giornaliera di musica, quando però mi volto e vedo il sorriso sul volto di Matt tutto passa in secondo piano.

Fallin all in youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora