Capitolo 56
Chiarimenti.Il giorno dopo torno a casa per l'ora di pranzo sotto la guida attenta di Albert e la compagnia brillante di Matthew. Non si è allontanato un attimo da quando è arrivato in ospedale alle otto di mattina. Ha saltato scuola per vedermi a trovare!
Albert ha squadrato un po' Matthew, ma non ha fatto storie e si è limitato a chiacchierare un po' con entrambi. Era molto preoccupato, ma si è contenuto molto, soprattutto di fronte al mio ragazzo.
Fa ancora strano dirlo, pensarlo.
Abbiamo passato un pranzo tutto sommato tranquillo, dopodiché siamo rimasti soli a casa io e Matthew perché Albert aveva un impegno con l'università, Papà è a lavoro e Edward è fuori con Leila, che tra poco compierà gli anni.
«Lo vuoi un po' di tè?» Mi domanda Matthew mentre guardiamo la televisione.
Stiamo guardando How I Met Your Mother sul divano in salotto, ma lui ormai conosce persino le battute a memoria, quindi ogni tre per due, invece che guardare la serie tv, si preoccupa per me e mi chiede come sto.
«Matt, ti ho già risposto meno di cinque minuti fa. Sono apposto, davvero.» Fingo di essere esasperata, ma in realtà apprezzo tutte queste attenzioni da parte sua. È un modo per farmi capire che è interessato a me, alla mia salute.
«Non ti chiederò più niente.» Asserisce, ma so bene che tra poco ripartirà a chiedermi se voglio qualcosa. Ma mi va bene così.
«Sì, come no.» Sbuffo in una risatina sarcastica e lui si posizione accanto a me sul divano. Passa un braccio sulle mie spalle e mi stritola sul suo corpo, facendomi sorridere ancora di più.
«So che sei interessata a Ted ora, quindi non vuoi saperne niente di me.» Dice con un tono di voce sarcastico, lo guardo dal basso, perché è più alto di me e io sono pressoché appoggiata sulla sua spalla. «Ma volevo farti un paio di domande.»
«Dimmi.» Mi tiro su a sedere e pongo un po' di distanza fra di noi.
Non mi dà fastidio averlo così vicino, anzi. Ho aspettato così tanto che qualcuno mi stesse così vicino, qualcuno che volesse stare con me, coccolarmi, riempirmi di attenzioni. Ora che ce l'ho non potrei mai esserne infastidita.
Al tempo stesso, però, capisco che non posso sempre stare appiccicata a lui -in tutti i sensi, sia letterali che non. E poi, non riesco a pensare troppo, a riflettere lucidamente quando il suo respiro dolce batte sul mio volto, quando le sue dita giocano con i miei capelli, quando i suoi occhi scrutano i miei con impazienza.
«Da quando ho sentito parlare Natalie e tuo padre in ospedale mi sono venuti in sacco di dubbi.» Premette ed io subito mi faccio tesa come la corda di un violino. Di cosa possono aver parlato Natalie e mio padre? «Non voglio metterti a disagio, davvero.» Sembra che si sia accorto del mio cambiamento di umore, perché si affretta a tranquillizzarmi. Oh Matt, perché ti metti in queste situazioni? «Da come parlavano sembrava che questo non fosse il tuo primo attacco di panico, mi sbaglio?»
Ovviamente no. È intelligente, è ovvio che avrebbe iniziato a fare domande. Perché non potevo scegliermi un ragazzo stolto? Perché mi sono scelta uno che ha un piccato senso per origliare?
«Cosa.. cosa hanno detto?» Mi schiarisco la voce e sposto i miei occhi in un altro punto alle sue spalle, non riesco a guardare quelle iridi marroni.
«Che non pensavano sarebbe successo di nuovo, che pensavano fosse tutto sistemato e che tu stessi bene.» La sua voce è nitida, chiara, roca come sempre. «Lo pensavo anche io, ho sbagliato qualcosa?»

STAI LEGGENDO
Fallin all in you
Teen Fiction[COMPLETA] You know I've been alone for quite a while haven't I? I thought I knew it all Found love but I was wrong More times than enough But since you came along I'm thinking baby You are bringing out a different kind of me There's no safety net t...