Capitolo 25: Chiamami Matt.

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Capitolo 25
Chiamami Matt.

Odio i lunedì mattina. Sono sempre così deprimenti e mi sono sempre capitate materie brutte e faticose, giusto per iniziare la settimana nel migliore dei modi.

Per questo stamani non volevo andarci a scuola, ma c'è una lezione di matematica molto importante e non posso saltarla visto che a breve ci sarà un compito e io non ho ancora capito a quale capitolo del libro siamo.

Per fortuna che Lauren oggi è a scuola, così mi farà compagnia lei, dato che con Natalie le cose non stanno andando molto bene. E poi, mi piace stare con Lauren, si sta rivelando una buona amica.

Ma anche io lo sono, per questo la sto aspettando sulla porta del retro della scuola, quella che dà sul giardino accanto al campo da calcio esterno. Fa un po' freddo, ma per fortuna oggi non piove così posso aspettarla anche seduta sui gradini immediatamente prima della porta secondaria.

Dopo il sabato pomeriggio con Lauren devo ammettere che mi sono sentita un po' meglio. Parlare della litigata con Natalie con qualcuno è stato molto rilassante, avevo bisogno di qualcuno con cui farlo e sono contenta che Lauren non si sia messa a ridere per queste sciocchezze

«Ehi, eccoti.» Alzo lo sguardo e trovo Lauren con una sigaretta fra le dita e un sorriso radioso, ma come fa a sorridere sapendo che è lunedì mattina e ci aspetta una lunga giornata di scuola?

«Mi avevi chiesto di aspettarti qui.» Le ricordo e lei si siede accanto a me.

«Sì? Me lo ero dimenticato allora.» Scrolla le spalle, abbasso lo sguardo sulle mie mani che tengono ben stretto il mio cellulare. «Ho una proposta da farti.» Annuncia tutta felice, la guardo con circospezione perché non so cosa potrebbe propormi.

«Sì?» La incito a parlare, sono sempre stata una persona al quanto curiosa.

«Questo sabato ci sarà una festa fichissima a casa di Davis e io voglio che tu ci sia, puoi?» Mi chiede e posa le sue mani sul mio braccio, coperto dal pesante cappotto.

«Una festa?» Ripeto come se avesse appena proposto la cosa più assurda sulla faccia della terra. E, in effetti, un po' lo è per me. Non vado praticamente mai alle feste perché non mi piacciono e non mi piaccio.

«Sì. Davis ha casa libera per tutta la settimana e ha pensato di fare una festa sabato sera. Mi ha chiesto di invitare più gente possibile e ho subito pensato a te.» Getta a terra la sigaretta ormai finita e mi guarda in attesa di una risposta.

«Vorrei tanto..» No, non è vero. «ma proprio non posso questo sabato.»

«Perché no?» Aggrotta le sopracciglia, è così carina tutta imbronciata.

«Perché domenica devo andare a pranzo da mia zia e non posso fare tardi la sera prima.» Le spiego, ma non le sto mentendo: devo davvero andare a pranzo con la mia famiglia da mia zia Judith.

«E non puoi fare toccata e fuga alla festa?» Domanda provando a convincermi, ma non sono una tipa da festa.

«Vorrei tanto, ma proprio non posso questo sabato.» Le rispondo e lei annuisce pensierosa. «Ma grazie tante per l'invito.» Mi affretto a dirle, ma Lauren non è una di quelle ragazze che fanno tanto caso ai grazie o ai prego.

«Mh, okay.» Guarda un po' le sue scarpe e poi mi guarda di nuovo sorridente. «Ma sai cosa?» Ho paura di quello sguardo, chissà cosa ha in mente adesso. «Tra poco più di una settimana inizieranno le vacanze di Natale.»

Annuisco, non vedo l'ora che finisca la scuola, anche se per pochi giorni. «Sì, mancano circa due settimane.»

Sì, sto contando i giorni.

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