Capitolo 28
Una tazza di cioccolata calda per me.Mancano pochi minuti e la campanella suonerà, segnando così la fine dell'ora di matematica, ed io dovrò consegnare il compito. Ricontrollo di aver svolto tutti gli esercizi e di aver scritto il nome e il cognome su tutti i fogli protocollo.
Mi tremano le mani mentre finisco di scrivere le ultime cose. L'insegnante passa tra i banchi e osserva circospetta tuffi quanti, mentre qualcuno dal fondo della classe bisbiglia qualcosa. Impossibile che la prof non l'abbia sentito, ma a quanto pare non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
La campanella suona e l'insegnante ci intima di posare sul banco la penna perché il tempo è finito e «ormai quello che è fatto è fatto». Certo.
Le consegno il foglio e sospiro: è stato più stancante del previsto. Per fortuna, però, mi sembra di aver fatto meglio del solito e spero solo di non prendere un'altra insufficienza. Mentre sistemo l'astuccio nello zaino noto Lauren un paio di banchi dietro di me che ha una faccia perplessa. Mi mima un «ma che diavolo è stato?» ed io mi sforzo per non ridere insieme a lei.
Prendo le mie cose, saluto l'insegnante ed esco fuori dalla porta dopo un paio di miei compagni davvero scalmanati. Appena metto un piede fuori dall'aula sento il gran vociare che c'è nel corridoio dovuto al fatto che è ricreazione, quindi tutti ne approfittano.
Alzo la testa per non andare a sbattere contro qualche studente, ma mi ritrovo davanti Matthew, il quale ha già gli occhi fissi su di me.
Accenno un sorriso piccolo piccolo, che scompare quando mi ricordo che sono in un pessimo stato. Durante il compito mi sono legata i capelli in una coda affinché non mi venissero addosso mentre scrivevo, ma ora il compito è finito e io ho ancora questa specie di pallina di capelli dietro la testa. Inoltre, stamani non mi sono truccata perché ero troppo in ansia per il compito e le mani mi tremavano troppo per provare a mettere il mascara.
Tutti questi problemi, però, scompaiono quando Matthew ricambia il sorriso e io mi avvicino a lui, che è fermo e da solo a pochi passi dalla porta della mia aula. Mi stava forse aspettando?
«Ehi.» Mormoro a bassa voce tanto che penso non mi abbia sentito.
«Allora? Com'era il compito? Lo hai fatto tutto?» Chiede Matt interessato, ma che carino!
Sorrido e annuisco, vorrei spiegargli come mi sembra di averlo fatto, ma le parole mi muoiono in bocca quando mi stupisce con un abbraccio. «Lo sapevo!» Esclama stringendo le sue braccia intorno al mio corpo.
Ricambio titubante, sono ancora frastornata dal compito o mi sento così per il suo gesto spontaneo?
«Sì.» Mormoro quando si allontana da me, ma sul suo bel volto persiste un sorriso radioso. «Grazie per avermi aiutato ieri. Non ce l'avrei mai fatta senza di te.»
«Ohw, figurati.» Scrolla le spalle, i suoi occhi vagano alle mie spalle. «Ti va una cioccolata calda alla caffetteria per festeggiare?»
Ridacchio per mascherare il mio imbarazzo, il nervosismo e il divertimento. «Festeggiare? Non sappiamo ancora come mi sia andato il compito.» Potrei anche aver sbagliato tutto e aver preso un'insufficienza, Dio speriamo di no.
«Non essere pessimista.» Mi sgrida lui, aggrottando le sopracciglia. «Non accetto un no come risposta.»
Ruoto gli occhi al cielo, ma ovviamente non ho alcun problema ad andare con lui a prendere una cioccolata calda, anzi!
«Va bene.» Dentro di me si scatenano mille e mille farfalle colorate che minacciano di bucare la pelle del mio stomaco e uscire per gironzolare libere nel corridoio strapieno di persone quando mi mostra quel piccolo sorriso vittorioso che solo Matt sa fare.
Stiamo per andare in caffetteria quando sento qualcuno chiamarmi, mi volto e noto che Lauren mi fa un cenno con la mano. «Ehm.. Torno subito, Matt. Tu intanto vai, ti raggiungo lì.» Gli chiedo cortesemente, i suoi occhi vagano sulla mia amica e annuisce.
«Non fare tardi che tra poco la caffetteria sarà piena di gente.» Mormora e io annuisco.
«Allora?» Mi chiede Lauren venendomi incontro non appena Matthew si allontana.
«Il compito era fattibile, no? Forse un po' lungo..» Inizio a dire, pur sapendo che la sua domanda non era riferita al compito di matematica.
«Maya!» Mi tira una pacca sul braccio e io ridacchio. «Voglio sapere di lui!»
«Non c'è da niente da sapere.» Mi metto sulla difensiva, ma in effetti sono poco credibile visto l'ampio sorriso che ho.
«Niente? Ti ha appena abbracciata e ti ha invitata a prendere una cioccolata calda.» Mi fa notare e io mi acciglio; come fa a sapere tutte queste cose?
«Ci stai forse spiando?» Alzo un sopracciglio, non avrei pensato questo di Lauren.
«Ehm.. sì.» Risponde con ovvietà. Ridacchio, ma subito mi fermo quando noto la sua espressione scocciata.
«Okay, okay.» Cedo un po' perché glielo voglio raccontare, un po' perché così la smette di trucidarmi con lo sguardo. «Ieri si è offerto di aiutarmi in matematica ed è venuto a casa mia per studiare.» Le racconto, sul suo volto cresce un sorriso illuminato. «È un anno avanti a noi, quindi gli argomenti già li conosceva.»
«E dici che tra voi non c'è nulla?» Domanda quasi scioccata, mi mordo il labbro inferiore per non ribattere. Io vorrei che ci fosse qualcosa!
«Lauren, ti prego.» Mormoro non sapendo neanche io cosa le sto chiedendo. «Ne possiamo parlare dopo? Ora voglio andare a prendere una cioccolata calda con Matt.»
«Matt? Aw, ma siete così carini.» Mi tira un pizzicotto giocoso sulla guancia e io mi ritraggo con uno sbuffo.
«Smettila.» La ammonisco, ma c'è poco da fare con una Lauren esuberante. «Ora se non ti spiace vado.»
«Sì, sì.» Mi liquida con un gesto della mano. «Vai e divertita a bere la cioccolata calda.» Fa una strana espressione con la faccia nel dire quelle ultime parole e dal sorriso malizioso e perverso che mi sta facendo dubito che il significato della frase non fosse quello.
Alzo gli occhi al cielo, ma non dico niente, anzi mi limito a ridacchiare e con un gesto repentino mi allontano da lei per andare verso la caffetteria.
Non riesco a smettere di sorridere, non tanto per il compito, ma per il ragazzo che mi sta aspettando seduto a un tavolino della caffetteria della scuola con una tazza di cioccolata calda per me.

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Fallin all in you
Teen Fiction[COMPLETA] You know I've been alone for quite a while haven't I? I thought I knew it all Found love but I was wrong More times than enough But since you came along I'm thinking baby You are bringing out a different kind of me There's no safety net t...