Capitolo 75
Inviti al ballo.«Davvero? Cioè, hai davvero invitato Bea al ballo di fine anno?» Chiedo sbalordita al mio amico.
Robert mi guarda con un'aria di sufficienza e poi sorride. Si siede a un tavolo nella caffetteria della suola e si toglie anche la giacca restando così con la maglia dell'istituto. «Proprio così.»
«E quindi con Lauren non c'è davvero più niente?» Non ci ho capito molto, ma pensavo che, essendo entrambi single e amici, volessero andare insieme al ballo. Lauren con chi andrà?
«Te l'ho già detto, Maya.» Alza gli occhi al cielo, ma so che non è veramente infastidito dalle mie continue domande e dalla mia faccia da pesce lesso. «Io e Lauren ci siamo divertiti per un po', ma non stavamo bene insieme ed ora siamo amici.»
«Sì, ma..» Provo a dire, ma lui scuote la testa risoluto.
«E poi penso che lei voglia andare al ballo con Davis e non si darà pace finché non ce la farà.»
«Ma, lui.. cioè, lui vuole ancora stare con lei?» L'ultima volta, da quanto mi aveva raccontato Lauren, non voleva neanche vederla, cosa è cambiato?
«Non lo so. Siamo compagni di squadra, ma non siamo mai stati troppi amici e non so cosa gli passa per la testa.» Scrolla le spalle. Se sono davvero amici com'è possibile che Davis non abbia dato di matto quando ha saputo di Lauren e Robert? «So solo che sembra essere ancora molto preso da lei.»
Questo in parte mi rincuora; Lauren non ha più timore nell'ammettere di essere innamorata di Davis e di volerlo disperatamente. Purtroppo, il suo errore precedente ha rovinato tutto altrimenti sono sicura che ancora ora starebbero insieme.
«E quindi tu hai pensato bene di inviare Bea?» Chiedo sarcastica e sbuffo in una risatina isterica. «Quella è un'arpia.» Forse lui non lo sa perché non ce l'ha in classe da tre anni a questa parte, ma è davvero insopportabile.
Alza gli occhi al cielo. «Maya, l'ho invitata al ballo non le ho chiesto di sposarmi! Rilassati.» Fa un sorriso dolce, ma al tempo stesso divertito e mi obbligo a non ribattere. «Anche se...» Lascia la frase in sospeso, facendomi spaventare.
Anche se? «Anche se cosa?»
«Anche se ammetto che non mi dispiacerebbe se ci fosse qualcosa tra di noi.» Confessa guardandomi dritto negli occhi.
Io penso di essere rimasta a bocca aperta e potrei seriamente mettermi ad urlare dallo stupore e poco mi importa se siamo nella caffetteria della scuola: Robert crede che ci possa essere un futuro fra lui e quella matta di Bea.
«Non fare così.» Mi ammonisce subito e mi punta un dito contro. «È carina.»
Ma i ragazzi pensano solo all'aspetto fisico? Okay, sì, Bea è davvero una bella ragazza e ha dei modi di fare che attirano qualsiasi maschio -tra cui Matthew, purtroppo-, ma non è assolutamente una ragazza con la quale ti puoi sedere in un bar a parlare. È bella perché non posso negare che i suoi occhi azzurri non siano belli, sarei una bugiarda allora!, e anche i lunghi capelli biondi sono carini, ma poi basta che apra la bocca per farti ricredere su tutto.
«Sai che c'è altro oltre all'essere carina o meno?» Domando schietta e lui soffoca una risatina.
«Lo so, credimi, lo so bene.» E dal suo tono di voce sembra alludere a qualcosa in particolare, ma non voglio stare a chiedere. Potrei scoprire qualcosa riguardante lui e mia zia come coppia e non vorrei davvero. «Ma con me è sempre stata gentile ed educata.»
«Per forza, sei un maschio!» Ci ho fatto caso e Bea è sempre gentile e disponibile con qualsiasi ragazzo, ma con le ragazze.. si salvi chi può!
«E questo che c'entra?» Povero ingenuo!
«Allora?» Chiede una voce esterna e appena mi volto vedo Matthew prendere una sedia e mettersi al nostro tavolino. «Che si dice?»
Guardo prima lui e poi Robert, che si passa nervosamente una mano fra i capelli biondi. «Robert ha invitato Bea alla festa di fine anno.» Lo informo senza staccare gli occhi di dosso dal mio amico.
«È solo un ballo!» Si difende lui debolmente.
Matthew ci guarda stralunati. «E che c'è di male?» Chiede, facendo esultare Robert perché ha qualcuno dalla sua parte. «Bea è una carina.»
Mi volto di scatto verso di lui ed alzo un sopracciglio. Come può dire una cosa del genere? Come può quando qualche mese prima ha passato una notte con lei?
Non è che in realtà lui sia attratto da lei? Non potrei biasimarlo: cosa sono io in confronto a lei? In confronto alle sue curve armoniche e al suo sorriso splendente? E il suo carattere socievole e civettuolo?
«Non in quel senso!» Si difende subito, accorgendosi della mia occhiataccia. Robert se la ride e Matthew cerca di tranquillizzarmi, ma il danno è fatto. «Sai che non mi piace in quel senso.»
Come può non piacerle in quel senso? Bea piace a tutti e in tutti i sensi!
Ed eccole di nuovo qui tutte le mie insicurezze, tutte le mie paure e paranoie. Possibile che basti uno stupido commento fatto senza riflettere per farmi tornare al punto di partenza? Quand'è che mi potrò godere il carattere spensierato ed allegro di Matt senza ricavarci sempre grattacapi?
Mi limito ad annuire, ma mi rabbuio e se ne sono accorti entrambi i ragazzi perché dopo poco Robert ha la brillante idea di lasciarci da sola utilizzando una scusa banale per lasciare il nostro tavolo.
«Maya.» Mi richiama Matthew, ma io sfuggo al suo sguardo. «Maya, Cristo, guardami.»
A quel punto, mi alzo in piedi di scatto come se fossi su una molla e prendo tutte le mie cose rapidamente e in men che non si dica sono già fuori dalla caffetteria e cammino per i corridoi deserti, dato che sono tutti a casa o in palestra per allenarsi per le ultime partite dell'anno.
«Maya!» Urla il mio nome e mi fermo mentre lo sento correre alle mie spalle. Mi si fionda davanti e i suoi occhi marroni sembrano essere incazzati. Ho esagerato? «Maya, non scappare mai più così, intesi?»
Mi mordo il labbro inferiore per non rispondergli a tono, ma purtroppo so che ha ragione; scappare da lui così è stato un comportamento infantile. Non ho più sei anni e devo iniziare a comportarmi in maniera più responsabile e ad affrontare le situazioni anziché scappare.
«Non volevo dire che mi piace Bea.» Continua, ora con un tono di voce più basso nonostante non ci sia nessuno del corridoio. «A me piaci tu. Amo te.»
Il mio cuore si scioglie alle sue parole. So che può essere stupido, ma ho bisogno di sentirglielo dire il più possibile. Ho la costante paura che possa cambiare idea, che possa andarsene e preferire un'altra ragazza. Ho paura che mi possa tradire, ma anche solo lasciate perché si è stufato di me.
Mi fiondo fra le sue braccia e mi maledico per il mio pessimo carattere e per la mia insicurezza. «S-Scusa.» Mormoro con la testa sepolta nella sua felpa.
Le sue mani si posano sulle mie spalle e le accarezzano, cercano di trasmettermi serenità, lo percepisco. «Non esiste altra ragazza al di fuori di te, lo sai bene.» No, non lo so. Per questo me lo voglio sentir dire ogni volta.
Mi allontano di un passo e lo guardo negli occhi. I suoi sono terribilmente seri e sinceri, mentre i miei sono lucidi perché, come sempre, sono pronta a frignare come una bambina.
«Allora, andiamo insieme al ballo di fine anno?» Domanda cogliendomi di sorpresa e facendomi ridere.
Può sembrare stupido, ma avevo il terrore che non me lo chiedesse più. Forse per lui era sotto inteso, ma io avevo bisogno di sentirmelo dire per avere la conferma che non fossi sola.
«Ovvio, idiota.» Gli circondo il collo con le braccia e mi alzo in punta di piedi per raggiungere il suo viso ed essere così alla stessa altezza. «Ovvio che vengo al ballo con te.»
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Fallin all in you
Teen Fiction[COMPLETA] You know I've been alone for quite a while haven't I? I thought I knew it all Found love but I was wrong More times than enough But since you came along I'm thinking baby You are bringing out a different kind of me There's no safety net t...