Capitolo 10: Incomprensioni.

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Capitolo 10
Incomprensioni.

Accidenti a me e a quando ho accettato l'invito di Robert!

Non sono una ragazza da appuntamenti, né tantomeno da uscite fra amici.

Mi guardo e riguardo nello specchio di camera mia. Questa felpa rosa non mi convince molto, ma sta bene con i pantaloni neri, quindi va bene, no? Oppure dovrei mettermi qualcos'altro di più elegante?

So solo che dobbiamo incontrarci alle quattro e mezza di fronte alla scuola, perché a quell'ora lui finisce gli allenamenti ed è pronto per fare una passeggiata con me.

Non so bene come devo comportarmi, sono una frana con queste cose. Le relazioni umane, proprio.

Sbuffo e mi siedo sul letto. Devo prendere un bel respiro e calmarmi, non andrò da nessuna parte se non mi rilasso prima un po'.

Accendo lo stereo e lascio che il cd già al suo interno parta, nella stanza si diffonde la musica dei Beatles.

Here comes the sun (doo doo doo doo)
Here comes the sun, and I say
It's all right.

Mi alzo e mi avvicino allo specchio. I capelli neri sono apposto, cioè, più di così non posso fare, giusto? Mi passo una mano sotto gli occhi e noto che il correttore copre bene le occhiaie, per fortuna.

Little darling, it's been a long cold lonely winter
Little darling, it feels like years since it's been here
Here comes the sun
Here comes the sun, and I say
It's all right.

Annuisco, essendo d'accordo con le parole della canzone e mi fisso negli occhi. Posso farcela, in fondo non mi sta chiedendo di seguirlo in Indonesia, no?

Little darling, the smiles returning to the faces
Little darling, it seems like years since it's been here
Here comes the sun
Here comes the sun, and I say
It's all right.

Guardo fuori dalla finestra, dove le nuvole oscurano il cielo chiaro e neanche uno spiraglio di luce illumina la città. Torno a guardare lo specchio e alzo le spalle; non ho azzeccato la canzone adatta, ma almeno mi mette tranquillità.

Sun, sun, sun, here it comes
Sun, sun, sun, here it comes
Sun, sun, sun, here it comes
Sun, sun, sun, here it comes
Sun, sun,...

Ridacchio. No, non l'ho proprio azzeccata.

Sento bussare alla porta di camera e subito mi volto, appena in tempo per vedere mio padre entrare nella stanza con un radioso sorriso sulle labbra.

«Ho riconosciuto i Beatles e sono entrato.» Si giustifica ed io ridacchio. «Esci?» Domanda guardando i vari abiti e outfits sparsi per la camera.

«Sì.» Annuisco e mi sforzo di fare un sorriso. «Nat mi ha chiesto di accompagnarla a fare shopping.» Mi invento, non ho alcuna intenzione di dire a mio papà che sto per uscire con un ragazzo.

Il mio primo appuntamento, oltretutto.

«Mh.» Annuisce, spero di averlo convinto. «Torni presto?»

«Non lo so.» Scrollo le spalle. «Dipende da lei.»

«Ti aspettiamo per cena?» Domanda sorridendo.

«È sabato sera!» Esclamo con ovvietà. «Stasera c'è il sushi.»

Ride e si avvicina al letto, dove si siede cercando di non stropicciare i miei vestiti. «Proprio perché è sabato sera puoi anche non tornare.» Mi dice e si spiega meglio quando mi acciglio involontariamente. «Voglio dire, puoi anche uscire con le tue amiche per una volta.»

Fallin all in youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora