Capitolo 40: Messaggi su Instagram.

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Capitolo 40
Messaggi su Instagram.


Non è stato semplice convincere la zia a prendere quel dannato biglietto e telefonare a Marcus, ma ce l'abbiamo fatta.

Albert ha agito di ingegno e l'ha persuasa con mille trucchetti, che probabilmente non capirò mai a fondo. Ma non importa come ci siamo riusciti, l'importante è che ora mia zia si prepari in tempo per la cena.

«Ma aveva detto di andare a bere qualcosa.» Si lamenta lei mentre prova un vestito nero attillato. «Non di andare a cena fuori.»

«Pensa che almeno cenerai gratis.» Albert le fa notare il lato positivo della cosa, ma non penso che interessi molto a mia zia in questo momento.

«Fanculo.» Le dice e si guarda un'ultima volta allo specchio. «No, questo non posso metterlo.» Asserisce dopo pochi secondi.

«Perché no?» Le chiedo sorpresa; le sta benissimo! Le fascia alla perfezione sia il sedere che la pancia e lascia scoperte le gambe il tanto che basta a far incuriosire un uomo, ma senza risultare volgare.

«L'ho messo quando sono uscita con uno dei suoi migliori amici, non posso metterlo.» Ribadisce e prova a sfilarselo. È uno di quei vestiti che la zia ha lasciato qui a casa della Nonna, pensando che non le sarebbe più servito. «Sarebbe come dire "Ehi, ciao, ti ricordi di quella volta che mi sono fatta il tuo migliore amico? Ecco, indossavo questo abito qui, ma tranquillo, me lo ha tolto quasi subito".» Uscire con un uomo la rende davvero nevrotica.

«Ma tanto uscirete come amici, no?» Provo a tranquillizzarla.

«Sì, certo!» Esclama con voce stridula. «Albert passami quel completo laggiù.»

Mentre mia zia si cambia io prendo in mano il cellulare e mi stupisco di avere una notifica su Instagram. Apro l'app e mi ritrovo un messaggio, al che il mio cuore batte ancora un po' più forte. Non voglio farmi illusioni, ma la mia mente ha già preso tutt'altra strada.

Da: MattThompson
Ei nana, dove sei finita?
Tuo padre ha detto a mia madre
che la casa sembra vuota senza di te..

Non so come reagire, penso di essere rimasta immobilizzata di fronte a questo messaggio. Come può farsi sentire dopo giorni dopo il Natale? Come può comportarsi così senza prima aver discusso del bacio?

La mia più grande paura è che possa far finta che non sia successo niente. Lui sarebbe in grado di fingere, ma io? Non penso di poterlo vedere tutti i giorni e fingere che non sia mai successo nulla, ma al tempo stesso non potrei neanche smettere di frequentarlo perché la sua presenza mi è così gradita da farmi maledire la sua assenza.

«Allora? Che te ne pare di questo, Maya?» Mi interpella mia zia, così alzo lo sguardo su di lei. «Tutto bene, tesoro? Hai le guance arrossate.»

Deglutisco a disagio e annuisco alla svelta. La studio un attimo e devo dire che questo abbinamento non mi dispiace per nulla: indossa una camicia bianca e un paio di jeans neri con ai piedi delle scarpe chiuse con il tacco, che slanciano le sue piccole gambe.

«Sei bellissima.» Le dico subito, prima che possa pensare che stia dubitando del suo abbigliamento.

«Grazie, tesoro.» Mi accarezza la guancia e io nascondo il telefono nella tasca della mia felpa. «Adesso vado che sono in ritardo.» Ci informa e dopo essersi truccata rapidamente se ne va con un sorriso sulle labbra, ora, rosse.

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