Capitolo 12: I bagni della scuola.

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Capitolo 12
I bagni della scuola.

La campanella che segna il cambio dell'ora risuona per tutta la scuola, facendo sbuffare alcuni e sorridere ad altri.

«Maya.» Mi richiama Natalie dal banco dietro di me, mentre prendo il mio quaderno di matematica e lo infilo rapidamente nella cartella.

«Se mi vuoi chiedere gli appunti, lascia perdere; sono davvero messa male.» Faccio una smorfia rassegnata, faccio schifo a matematica!

«No, niente del genere. Seguimi!» Mi prende per un polso e mi trascina via dalla classe, mentre qualche compagna di corso ci guarda annoiata.

«Nat, che c'è?» Le chiedo quando non molla la presa neanche nell'ampio corridoio pieno di studenti.

«È successa una cosa stupefacente, dovevo raccontartela.» Dice e io aggrotto le sopracciglia, cosa diavolo le prende ora?

«Nat, sono sicura che me ne puoi parlare anche dopo. Ora ho lezione di storia e..-» Vengo, però, interrotta dalla sua voce stridula.

«Smetti di fare la secchiona per una volta.»

Vado persino a sbattere contro un ragazzo, che mi borbotta delle scuse frettolose. Mi impunto e riesco a farla fermare.

«Nat, santo cielo, mi vuoi dire che è successo?» Strappo via il mio polso dalla sua mano e me lo massaggio con l'altra. «Dimmelo.»

Mi fa cenno di seguirla nel bagno e, allora, facciamo anche questa! La seguo nel bagno e chiudo la porta alle mie spalle.

Lei si guarda allo specchio e appoggio le mani sul lavandino di ceramica bianco. «È successa una cosa.» 

«Lo avevo capito.» Ribatto ironicamente e mi avvicino a lei.

Mi appoggio al muro bianco alle mie spalle e mi liscio le pieghe della gonna nera e rossa nel frattempo che Natalie decide cosa fare.

Intanto, una ragazza esce da uno dei bagni, ci sorride, si lava le mani e se ne va.

«Okay, ora vuoi dirmelo?» Una ciocca di capelli neri sbatte contro il mio occhio e con un gesto veloce della mano la scaccio da lì.

«Ho dato il mio primo bacio!» Esulta a bassa voce e si mette a fare dei saltelli su e giù per il bagno.

Apro gli occhi di scatto. Che vuole dire che ha dato il suo primo bacio? «Come? E a chi?» Domando sorpresa, stupita, nervosa e infastidita.

I suoi capelli biondi lasciati sciolti si muovono avanti e indietro dietro le sue spalle esili, coperte dalla camicia bianca della scuola.

«A...» Batte le mani sul lavabo del bagno, come se volesse simulare il rullo di tamburi; «Steven Harris.»

Sgrano ancora di più gli occhi, se potessero uscirebbero fuori dalle orbite. «Steven?»

«Proprio lui.» Conferma sorridente e fa una risatina strozzata. «Non ci credo ancora.»

Eh, ci credo!; vorrei ribattere, ma non posso sembrare così restia nei suoi confronti.

«Wow, è... è bellissimo.» Fingo spudoratamente e la abbraccio forte. Il suo profumo economico mi annebbia i sensi, per un attimo penso di aver perso l'olfatto.

Mi allontano dopo pochi secondi e i suoi occhi brillano di una luce nuova.

«Ma quando è successo? Racconta tutto.» La sprono a parlare e mi siedo sul lavabo del bagno, mi assicuro prima, però, che sia asciutto.

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