Capitolo 48: Assurdo!

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Capitolo 48
Assurdo!


Inutile dire la mia incredulità nel vedere le mani di Robert stringere la vita di mia zia, mentre lei inclina la testa per approfondire il bacio.

Forse si sono accorti della mia entrata a causa del campanello sopra la porta, per questo si allontanano alla svelta, ma ormai li ho visti.

Gli occhi verdi di Robert si spalancano quando notano la mia figura alle spalle di mia zia, che non capisce la sua espressione e perciò si volta. Anche lei resta a bocca aperta quando si accorge che tra tutte le persone che potevamo entrare nel suo negozio proprio io sia entrata.

«Maya.» Mi richiama mia zia con una voce stridula e bassa, come se non credesse ai suoi occhi.

Ha il rossetto un po' sbavato e io alterno lo sguardo da lei a Robert con evidente preoccupazione e stupore. Lui, più alto di lei, è alle sue spalle e non accenna ad aprire bocca.

«C-Che sta succedendo?» Dico la prima cosa che mi viene in mente, ma a ripensarci non ha senso questa mia domanda: è palese che i due si stessero baciando poco prima che io entrassi. «È lui il ragazzo con il quale ti stavi frequentando?» Mi aveva detto qualcosa a Liverpool in merito a una certa relazione segreta e di poca importanza, ma mai avrei pensato che potesse essere coinvolto Robert, un mio amico!

«È.. È una storia lunga.» Prende parola mia zia e si allontana di qualche passo da Robert, che sembra essere in estrane difficoltà. Non apre bocca né ci guarda, probabilmente si sentirà in enorme imbarazzo.

«Non so se la voglio stare a sentire.» Ribatto senza nemmeno pensare a ciò che dico. Mi maledico subito dopo averlo fatto, perché in realtà muovo dalla curiosità e dall'incredulità. «Quando è cominciata?»

La zia si passa una mano fra i capelli e fa un altro passo verso di me, ma si ferma a debita distanza. Oggi porta dei vestiti normali, meno stravaganti del solito; una maglia grigia con delle scritte in cinese bianca e dei jeans neri.
Robert è ancora con l'uniforme scolastica, sarà uscito da poco da scuola.

Una donna di trent'anni che perde tempo con un ragazzo di nemmeno venti. Assurdo! E per giunta, un mio amico, che pensavo di conoscere e che invece mi ha mentito per tutto questo tempo, omettendo un particolare importate della sua vita: ha una relazione con mia zia.

«Dalla fine dell'estate.» Mia zia non osa guardarmi negli occhi e si tortura le mani tra di loro. Penso sia sull'orlo di un pianto, eppure io non ho fatto altro che chiederle cosa stesse succedendo. «Maya, so che sei sconvolta, ma ci vogliamo bene.» Chiudo gli occhi a quelle parole che sanno tanto di cliché. «Siamo diventati amici grazie alla nostra passione per i film finché non è scoccato qualcosa.»

Resto in silenzio perché non so cosa dire, è semplicemente assurdo. Non ho mai sospettato niente, né che mia zia potesse avere una relazione -tra l'altro, segreta- né che Robert fosse così preso da una donna. Ora ripenso a quando quel giorno Robert aveva fatto tardi in caffetteria per la colazione, mi aveva detto di essersi fermato da un'amica e poco dopo avevo scoperto che era passato dalla zia. Probabilmente erano insieme e io non l'ho mai saputo, non ci ho neanche mai pensato.

Ma d'altronde, chi poteva immaginare che mia zia fosse interessata a un ragazzino? Ha sempre preferito uomini colti, maturi, grandi e con una buona carriera sulle spalle. Cosa l'ha portata a frequentare quasi un coetaneo di sua nipote? Un ragazzo che ha solo un anno o due meno di uno dei figli di suo fratello?

«Sono desolata per avertelo tenuto nascosto.» I suoi lineamenti sono duri, preoccupati e un cipiglio si presenta sulla sua faccia quando il silenzio diventa sempre più opprimente.

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