Capitolo 17
Che tenero.La campanella suona, segnando la fine delle lezioni di oggi. Tiro un sospiro di sollievo e Lauren, seduta accanto a me, ridacchia.
«Come sei esagerata.» Borbotta mentre l'insegnante assegna degli esercizi per casa.
«Sono solo stanca.» Mi lamento a bassa voce, mentre prendo nota dei compiti scrivendo nel mio diario scolastico. Stanotte sono stata sveglia fino alle due per leggere dei fumetti e ora non riesco a tenere gli occhi aperti.
«Pensa che ora vai a casa, va.» L'insegnante se ne va e Lauren le fa il dito medio una volta uscita. «Non tollero quella stronza di chimica.»
«L'avevo capito.» La guardo male per essere stata così sfrontata e volgare nel fare un gestaccio all'insegnante, che comunque era girata di spalla e ora se n'è andata. «E comunque no, non potrò tornare subito a casa a dormire come invece vorrei.»
Si alza dalla sedia e tira su il suo zaino, la imito e mi soffermo ad alzare i miei capelli affinché non si incastrino con i bottoni del cappotto che mi sto mettendo. «Perché? Cosa fai ora?» Mi domanda curiosa, nel frattempo tutto i nostri compagni se ne stanno andando creando confusione e un chiacchiericcio in sottofondo.
«Esco con Robert.» Le dico, ma subito mi tocca aggiungere; «Da amici.»
Sorride maliziosamente e solleva un sopracciglio, i suoi occhi vagano su di me con lo sguardo di chi la sa lunga. «Sì, certo.» Risponde sarcasticamente, alzo gli occhi al cielo e trattengo un sorriso nel sentirla parlare così ironicamente. «Amici.» Ripete, un sorriso sornione le incornicia il volto in carne.
«Lauren.» La richiamo per tentare di farla stare in silenzio, ma è inutile, quando vuole insinuare qualcosa diventa pesante come Natalie, ma non supera mai il limite come invece fa l'altra.
«Che c'è?» Domanda facendo la finta tonta, mi prende sottobraccio e ci incamminiamo verso l'uscita della classe. «Ti auguro un felice appuntamento con il tuo amico.»
«Pensa ai dannati fatti tuoi.» Le dico a bassa voce e lei inclina la testa indietro, si lascia andare a una risata.
«Oh sì.» Lascia la presa sul mio braccio e guarda di fronte a sé. «Lo farò.» Continua a parlare, ma tiene gli occhi fissi su qualcosa, che capisco essere qualcuno solo quando mi volto.
Dall'altro lato del corridoio c'è un ragazzo alto dai capelli neri e gli occhi scuri, fissi verso di noi, o meglio verso di lei.
«È lui?» Le sussurro, nonostante non ci possa sentire visto che è a svariati metri di distanza da noi e il corridoio sia pieno.
«Sì.» Mormora seriamente, continua a non spostare lo sguardo da lui e io mi chiedo come faccia, io dopo neanche dieci secondi trovo necessario spostare lo sguardo e lei lo fissa così?
Lui le fa un cenno il capo e se ne va, deve essere una sorta di segnale perché gli occhi di Lauren saettano su di me. «Devo andare. Spero che oggi il tuo non-appuntamento possa andar bene.»
Alzo gli occhi al cielo e le tiro una pacca giocosa sul braccio. «Và.»
Non se lo fa ripetere due volte e raggiunge l'altro corridoio a gran fretta, sparendo dalla mia vista in pochi secondi.
Resto lì sulla soglia della classe ormai vuota e mi ritrovo a pensare a come sarà essere Lauren. Ai miei occhi, lei è un animo ribelle, una ragazza indipendente e forte, non ha paura di niente e non si fa problemi a dire le cose come stanno.

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Fallin all in you
Teen Fiction[COMPLETA] You know I've been alone for quite a while haven't I? I thought I knew it all Found love but I was wrong More times than enough But since you came along I'm thinking baby You are bringing out a different kind of me There's no safety net t...