Capitolo 64: Matthew a Liverpool.

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Capitolo 64
Matthew a Liverpool.

Il viaggio verso Liverpool è stato divertente. Dopotutto, ogni momento passato con Matthew è simile a una scena comica sia a causa delle sue buffe smorfie che per il suo piccato senso del sarcasmo.

Abbiamo preso il treno stamani e siamo arrivati in città giusto per l'ora di pranzo. Matthew ha insistito per prendere qualcosa da mangiare per la strada, magari di fermarci a un fast food o qualcosa del genere, ma mia Nonna ci aspettava per l'ora di pranzo e ci ha preparato un sacco di cose da mangiare. Non potevo rifiutare, così abbiamo varcato la porta di casa poco prima di mezzogiorno.

Non sappiamo ancora di preciso quanto staremo, ma abbiamo portato entrambi una piccola valigia e uno zaino.

È stato strano chiedere a mio padre di andare dalla Nonna, ma lo è stato ancora di più spiegargli che sarei andata con Matthew. All'inizio non era d'accordo, si è opposto in ogni modo e ha litigato persino con zia Judith, che invece la trovava una splendida idea. Mi è bastato però fare una telefonata al signor Taylor e questi ha convinto mio padre a lasciarmi andare a Liverpool con Matthew. Adoro il potere che il signor Taylor ha su mio padre.

La madre di Matthew, invece, non ha fatto troppe storie anche perché Matthew è un ragazzo sveglio e indipendente, quindi penso che lei si fidi a lasciarlo andare da solo a giro, anche se non ha ancora compiuto i diciotto anni. Inoltre, era contenta che andasse con una ragazza, anche se esigeva di conoscermi al più presto. Per fortuna, Matthew è riuscito a raggiungere un compromesso: mi avrebbe incontrata dopo il viaggio a Liverpool con più calma.

E ora lo guardo mentre mia Nonna lo stringe in un forte abbraccio e mi mordo il labbro per non scoppiare a ridere per l'incredulità della sua faccia; non si aspettava di certo di trovare una donna esuberante e allegra come è mia Nonna.

Abbraccio Gloria, che come sempre si complimenta con me per la mia bellezza -ma dove poi? Mia Nonna lascia andare Matthew dopo un leggero pizzicotto sulla sua guancia e mi dedica le stesse attenzioni.

«Nonna.» La saluto e lei mi stringe forte forte a sé. «Grazie per averci ospitato.» Mi allontano da lei prima che mi stritoli dell'altro.

«Grazie a te per essere venuta, gioia mia!» Esclama tutta sorridente. «Giusto l'altro giorno dicevo a Gloria quanto mi mancava vedere i ragazzi qui per casa.»

Se mia zia fosse qui avrebbe da ridire su tante cose, ma io per fortuna non sono polemica come lei e mi limito a sorridere al viso dolce e rugoso di mia Nonna.

«Vi ho preparato un pranzo con i fiocchi.» Dice Gloria e si offre di aiutare Matthew a portare le valigie nelle nostre camere, ovviamente separate.

«Sai, non volevo sembrare all'antica, ma non mi pareva il caso di farvi dormire insieme.» Mormora mia Nonna quando siamo sole nel salotto, nel frattempo che Matthew e Gloria portano al piano di sopra le due valigie.

Arrossisco lievemente. Quando ho detto al telefono alla Nonna che avrei portato Matthew con me ho rischiato di diventare sorda tanto era euforica. Mi ha chiesto se fosse quel Matthew e io le ho risposto che non c'era nessun altro al di fuori di lui. Già faccio difficoltà ad aprirmi con un ragazzo come Matthew figuriamoci con un altro!

«N-No, va bene.» Le rispondo imbarazzata. In effetti, abbiamo dormito davvero poco insieme, forse solo una volta o due quindi non mi aspettavo niente di diverso.

In più, conosco mia Nonna e so anche come la pensa su certe cose come i fidanzati. Basti pensare a tutte le lamentele di zia Judith.

«Ti trovo più magra del solito, sai?» Mi domanda squadrandomi da capo a piedi e io mi sento ancora più a disagio. Per fortuna, tornano in salotto Matthew e Gloria, che ci invita tutti nella sala da pranzo.

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