Capitolo 68
Ritorno a scuola.Siamo stati via solo un paio di giorni, ma appena varcata la porta della scuola capiamo che ci siamo persi più di quanto avremmo immaginato.
Alcune persone -soprattutto i compagni di classe di Matthew- ci guardano e ci sorridono, alcuni addirittura ci salutano. Io ricambio i saluti imbarazzata perché non conosco metà delle persone che mi si parano davanti chiedendomi come fossero andate queste mini vacanze con Matt. Per fortuna, lui liquida tutti con poche parole e mi lascia tranquilla il più possibile.
Ma i problemi non sono finiti con qualche piccolo pettegolezzo o qualche verifica fissata in più.
«Avete saputo l'ultima?» Sento dire da una ragazza seduta al tavolo dietro al nostro in caffetteria. Guardo Matthew, che ha gli occhi posato sulla ragazza dietro di me che parla. Capisco che anche lui è curioso e sta palesemente origliando la conversazione. «Steven e quella tipa, come si chiamava?, si sono lasciati!» Esclama entusiasta e io mi acciglio involontariamente, mentre gli occhi color nocciola di Matt scattano nei miei.
Non ne sapeva niente neppure lui, a quanto pare.
«Come?» Chiede un'altra ragazza ancora.
«Sì, da qualche giorno da quanto ho capito.» Riprende quell'altra ragazza e Matthew si passa una mano fra i capelli spettinati. «Si dice che a lui piaccia un'altra.»
Matthew fa una smorfia come per dire «chi l'avrebbe mai detto?» e ridacchio inconsciamente. Lui sembra essere contento di questa mia reazione perché si lascia andare a un piccolo sorriso.
«E chi sarebbe questa?»
Dovremmo smetterla di ascoltare i discorsi altrui, ma stanno parlando di quella che era la mia migliore amica e non posso fingere che non mi importi più nulla di lei quando è chiaro che non è così.
Posso far finta che non mi interessi più di lei e dei suoi sentimenti, ma la verità è che ci tengo, ci tengo più di quanto dovrei.
Non riesco a smettere di sperare che tra di noi le cose si possano sistemare, anche se la vedo dura per noi. Ci siamo allontanate drasticamente e forse la colpa è di entrambe, e non solo sua come prima sostenevo.
«Bea.»
Istintivamente sgrano gli occhi.
Bea è sempre stata tollerante nei confronti di Natalie, non l'ha mai trattata male.La campanella suona e le ragazze del tavolo dietro al nostro se ne vanno con mille schiamazzi. In poco tempo, restiamo solo io e Matt nella caffetteria. Io ho un'ora di buca, mentre lui è esonerato dalla lezione di storia a causa di un progetto.
Tira fuori il suo quaderno da disegno e comincia a disegnare senza più degnarmi di uno sguardo. Ma mi conosce, sa che ora come ora mi serve tempo per metabolizzare la cosa, per decidere cosa fare. Inoltre, so quanto a lui piaccia disegnare. È una cosa che non fa spesso di fronte a me, anche perché quando lo fa è come se si trovasse su un altro pianeta. Quando ha in mano la matita smette di ascoltare tutto ciò che lo circonda, si isola.
Poche volte sono rimasta con lui a vederlo disegnare, ma è bellissimo. È bellissimo vederlo così concentrato su ciò che fa. Il cipiglio sul volto, l'espressione concentrata, le labbra premute in una linea dura e le mani poste sul foglio da disegno del suo quaderno nero, simile al mio.
«Allora?» Chiede dopo qualche secondo di silenzio, in cui ho esaminato come al solito la sua smorfia concentrata. «A che pensi?» Mi risveglio dal mio stato di trance e lui alza lo sguardo. Mi guarda da dietro le sue lunghe ciglia castane.
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Fallin all in you
Teen Fiction[COMPLETA] You know I've been alone for quite a while haven't I? I thought I knew it all Found love but I was wrong More times than enough But since you came along I'm thinking baby You are bringing out a different kind of me There's no safety net t...