Capitolo 34: Sei uno stupido.

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Capitolo 34
Sei uno stupido.


Le sue labbra si muovono dolcemente sulle mie e con una lentezza mai vista, mentre io me ne sto praticamente ferma. Ma come diavolo si fa a baciare qualcuno?

Una sua mano scivola dalla mia guancia al mio fianco e mi spinge più vicina a lui. Quel gesto inaspettato mi porta a socchiudere le labbra con un gemito di sorpresa e lui ne approfitta per infilare la lingua nella mia bocca, approfondendo così il bacio.

Le sue labbra si muovono più velocemente ora e io sposto titubante le mie mani sul suo petto coperto dalla giacca e le trascino fino al suo collo. Accenna un sorrisino, che mi mette ancora più in imbarazzo, tanto che arrossisco.

Tengo le palpebre ben chiuse e provo a muovere il mio labbro inferiore, è così dannatamente strano, ma mi piace un casino!

Le sue labbra si modellano sulle mie perfettamente, le sue dita scavano sul mio fianco e la mia mano si posizione sulla sua nuca, giocando con i capelli morbidi. Tira fra i suoi denti il mio labbro inferiore, facendomi così mancare il respiro.

«Ho sempre voluto morderti queste labbra.» Sussurra e un attimo dopo i suoi denti mordicchiano la mia bocca inerme sotto al suo tocco. «Ogni volta che lo facevi tu, volevo farlo io.»

Si allontana dopo poco, ma lascia un piccolo e dolce bacio a stampo sulla mia bocca. La sua è arrossata e sono sicura che pure la mia sia così. Ho le guance più calde, mi sento tutta più calda.

«Grazie vischio.» Mormora Matthew guardando le foglioline verde appese alla mia porta. Ridacchio e l'attimo dopo siamo di nuovo attaccati. Non so chi abbia fatto la prima mossa, ma so solo che le sue labbra sono così morbide e dolci sulle mie che potrei baciarlo per sempre.

Entrambe le sue mani ora sono sui miei fianchi e mi tira a sé di tanto in tanto, come se volesse tenermi ancora più vicina di quanto già non sia e vi assicuro che lo siamo molto.

Arrossisco ancora di più quando sono a contatto con tutto il suo corpo, i suoi capelli mi solleticano la fronte e sorrido pensando a quanto si sia chinato per potermi baciare.

Per baciarmi. Per baciare me.

Dopo un ultimo schiocco si allontana definitivamente e io presso le mie labbra fra di loro come ad imprimermi il sapore di quelle di Matthew sulle mie.

«Io mi sto annoiando a cena da me.» Dice a un certo punto, mentre le sue dita tornano a giocare con i miei capelli. «Ti va di stare un po' insieme?»

«Ora?» Chiedo conferma.

«Sì. Ci guardiamo How I Met Your Mother come avevano detto.» Propone allegramente e io non potrei essere più d'accordo di così.

«Camera mia.» Sentenzio decisa, ma il suo sorriso malizioso mi fa capire che forse la sua mente è andata in una strada tutta sua. «P-Per guardare la serie.» Preciso subito e lui ridacchia.

«Certo.» Annuisce e mi lascia un ultimo bacio sulle labbra. «Scavalco dal mio balcone.» Annuncia e, per quanto io possa odiare questa sua abitudine, non posso che essere d'accordo con lui stavolta.

Non voglio farlo entrare in casa dalla porta. Se lo facessi i miei fratelli comincerebbero a fare mille storie e mio padre uscirebbe fuori da camera sua chiedendo perché un ragazzo sta per entrare in camera mia alle nove e mezzo la sera di Natale. No, assolutamente no.

«Vai.» Lo spingo dolcemente e lui scavalca nuovamente la recinzione che ci divide, mentre io entro di corsa in casa.

Entro in salotto e per fortuna nessuno fa caso a me, tranne mia zia. «Come sta la Nonna?»

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