Capitolo 47: Scoperti!

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Capitolo 47
Scoperti!

Dopo essere stata a scuola oggi io e Lauren abbiamo deciso che ci eravamo meritate un bel pranzo in un ristorantino in centro aperto da poco, ma molto accogliente e carino.

A dire il vero, non ho molto appetito, ma Lauren non la smette più di parlare della sua fame da lupi e sono più che contenta di passare un po' di tempo con lei -ultimamente è successo sempre meno, a causa dei mille impegni.

Lei è stata molto impegnata a cercare di trovare una soluzione per il suo tradimento, ma ancora non mi ha fatto sapere niente del verdetto finale, lasciandomi così immaginare che non abbia proprio scelto.

Le ho detto più volte di farsi coraggio e affrontare Davis, che non mi è sembrato così malvagio da incazzarsi troppo. Si fa per dire.

«Questo ristorante è buonissimo.» Mi informa Lauren sventolando i suoi capelli neri con le punte rosa. Si siede a un tavolo di lato e si sbottona la giacca per lasciarla cadere sullo schienale della sua sedia. La imito, anche se in maniera più aggraziata. «Ci sono venuta qui con una mia amica appena ha aperto qualche giorno fa e devo dire che è davvero buono.» Lauren ha dei gusti un po' strani e diversi dai miei in fatto di cibo, quindi mi permetto di dubitare delle sue parole. Lei si accorge del mio mutismo e ribatte con leggerezza. «Non ti farò morire avvelenata, tranquilla.»

Le sorrido e mi sistemo per bene sulla sedia. «Non so neanche perché ho accettato di venire a pranzo con te.» Dico soprappensiero mentre leggo le pietanze sul menù. «Non ho fame.»

«Sei stata tutto il giorno a mangiarti quelle gomme alla ciliegia, è ovvio che ora non hai fame.» Mi brontola Lauren e appena il cameriere si fa avanti per ordinare lei elenca una serie di piatti, che non conoscono, ma sono molti.

Io mi limito ad ordinare un piatto di patatine fritte e dell'acqua naturale. Non ho fame, forse anche a causa dell'ansia e della tensione accumulata oggi a scuola; è stata una giornata pesante perché abbiamo avuto un compito e poi un'esercitazione di una prova difficile, che ci ha resi ancora più nervosi di quello che già eravamo.

Il cameriere ci porta poco dopo i nostri piatti, li ringraziamo e iniziamo a mangiare. Lauren sembra essere davvero tanto affamata, perché non si ferma un attimo e si mette in bocca una forchettata di penne al sugo una dopo l'altra senza neanche respirare.

«Da quando hai questo grande appetito?» Le chiedo scettica quando neanche il cibo piccante la convince ad andare più piano.

«Da quando sono nervosa.» Ribatte lei con la bocca piena e io aggrotto senza riflettere le ciglia. «Non mi guardare così, la storia con Davis mi sta molto a cuore e non riesco a pensare ad altro.»

Mi trattengo dall'alzare gli occhi al cielo; sono sicura che sia così, che sia sincera, ma questa situazione se l'è un po' cercata lei e, per quanto mi costi ammetterlo, è colpa sua. È stata lei ad andare con quel ragazzo e, come se non bastasse, lo sta tenendo nascosto a Davis, che, come per ironia della sorte, in questi giorni sembra mostrarsi ancora più dolce e carino nei suoi confronti. Tutta quella delicatezza hanno persino fatto sospettare Lauren che lui potesse sapere qualcosa di quella dannata festa di Natale, avvenuta ormai un mese fa, anzi sicuramente di più.

«Perché non glielo dici? Ti sentirai meglio dopo!» Le ripeto, prendo una patatina dal piatto e la porto alla bocca. Sono molto buone, ha ragione Lauren.

«Non vedo come potrei sentirmi meglio, sinceramente.» Dice lei con evidente insicurezza nella voce e nell'espressione del volto smunto. «Lo perderei e non lo potrei sopportare.»

«Ma mi hai detto che stare con lui e mentirgli sta diventando opprimente.» Le faccio notare ciò che mi ha rivelato poco tempo fa a scuola.

Sbuffa e appoggia le mani sul tavolo, interrompendo così la sua foga verso il cibo. «Sì, l'ho detto.» Conferma con ovvietà. «Ho paura che possa capire qualcosa da come mi muovo, da come parlo, da come mi esprimo. Ho ancora più paura che qualcuno possa andarglielo a dire, ma queste sono tutte paranoie perché nessun altro al di fuori di me, te e quel dannato tipo sanno di quella sera.»

Fallin all in youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora