Partenza cap 23

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Claudio
Mi sveglio praticamente addossato ad Alice...con la bocca sul suo collo e le mani sui suoi fianchi...
Vorrei svegliarla con le mie carezze , ma perderemmo troppo tempo a letto. Fra qualche ora dobbiamo prendere l'aereo per andare a Roma. Mi alzo e vado a preparare la colazione e poi la sveglio. Se fosse per lei dormirebbe fino a mezzogiorno. In un primo momento avevo pensato di andare in auto, ma comunque non ce la faremmo portare tutti i bagagli da Roma, li spediremo. Poi sono pochi giorni, sarebbe troppo stressante! Preparo il caffè con la moka e i cornetti con la nutella aspettando che sale..... se non ci riesce l'odore del caffe, vado a io a svegliarla.... ho lasciato le porte spalancate....
Eccola arrivare scalza, con i capelli arruffati e gli occhi assonnati. Com' è sexy con la mia camicia....
"Buongiorno sacrofano....hai un fiuto assoluto per il caffè?"
"Mmmmmm si..... hai preparato anche i cornetti.....sei un tesoro..."
Penso che ami la cioccolata più di me...... addenta un cornetto con gusto e poi mi salta addosso dandomi un bacio cioccolattoso....
Divora il cornetto e prende una tazza di caffè mentre io il mio. Poi mangia più tranquillamente il secondo cornetto mentre io prendo il latte con le crusche e cereali....mentre termino lei ha bevuto il resto del caffè lasciandomene un goccio.
Velocemente ci laviamo uno alla volta ache se preferirei fare la doccia insieme e non solo lei, vedendomi come mi guarda. Non possiamo fari tardi, però. Ci portiamo un bagaglio a mano..... lei non fa altro che sbraitare che porta poca roba...
"Alice sono solo tre giorni e passeremo il tempo a preparare scatoloni...."
"Andiamo anche da nonna..."
"Si, perciò non ti serve mettere in ghingheri..."
"Perche non andiamo prima dalla nonna e preparo le mie cose, così le portiamo da te e spediscono tutto insieme...."
"Mi sembra una buona idea sacrofano! "
"Io ho sempre buone idee."
"Certo certo" come quelle nei casi investigativi, in cui si rischia di mettersi nei guai, un giorno si e l'altro pure. Colpa anche di quel commissario che é peggio di Calligaris, la chiama anche per le novità. Sembra lei la commissaria...... di tutto!
"Dai muoviamoci.... altrimenti perdiamo l'aereo!"
Per velocizzare prendo anche la sua valigia nana.... ricordando il primo congresso insieme in cui rifiutai di portarla. Veramente anche l'unico.... non c'è stata l'occasione di fare il bis! Mi rifarò al ritorno.... anche se ora è una dottoressa...
Rivelatorio quel congresso..... ho capito che non era solo sesso.....un capriccio..... era lei che volevo..... la sua anima....... soprattutto la mattina col suo rifiuto sono stato malissimo. All'inizio pensavo che era il mio orgoglio ferito..... che nonostante tutto volesse ancora Arthur e non me. Poi ho capito di essere innamorato di lei e ho cercato di far tutto perché anche lei si innamorasse di me e non corresse dietro a quel reporter da strapazzo, che preferiva il suo lavoro di giramondo a lei. Piano piano mi sono sciolto, non indossavo la mia maschera cinica di conquistatore ed ero me stesso, mi divertivo a battibeccare con lei ai sopralluoghi e alle ricerche.... adoravo vederla arrabbiarsi e ridere...ma stavo male quando mi rifiutava.... quando vedevo che mi guardava in modo strano, che c'era un interesse che andava aldilà del rapporto professore-allieva. Mentre guido mi perdo nei ricordi.... quando l' ho vista sulla scala dell'istituto parlare con Arthur ho sentito che la stavo perdendo, anche se in realtà lei non era mai stata mia..... eccetto quella notte.... in cui ha dato colpa al vino.... anche se io non ci credo molto....le ha solo sciolto i freni inibitori.... mi voleva ma aveva paura.... si sentiva in colpa per Arthur che credeva il suo grande amore romantico. Ritornando a quel giorno d'estate...... mi sono aperto a lei sperando scegliesse me e non di seguire Arthur a Parigi. Infatti ha scelto me e da lì é iniziata la nostra storia tra alti e bassi...... non è andata sempre bene.....con Sergio che si é in messo in mezzo.......io che ho fatto il cretino, chiudendomi a riccio e inveendo contro di lei.... lei con le sue insicurezze...... che si scontravano con le mie! Poi é ritornato quello stupido reporter ed io ho avuto paura. Non ho saputo vedere oltre il mio naso. Per poco non l'ho persa, ma lei no! Mi ha raggiunto all'aeroporto e io per la prima volta le ho confessato di amarla! Ne abbiamo avuti di problemi, ma siamo ancora qui! Prima era una ragazzina, ora è una donna ed io un uomo nuovo, lei mi rende migliore di quello che ero.... ero uno stro...o megalomane..... chiuso, cinico, pessimista, ora lei mi ha aperto gli occhi....vedo o almeno cerco di vedere il mondo coi suoi occhi. Ci sono servite quelle telefonate a distanza per conoscerci meglio, aldilà della fisicità, della chimica tra di noi e soprattutto a lei per perdonarmi. Credo che se fossi volato subito da lei a Palermo mi avrebbe spaccato la faccia e buttato fuori..... ora é felice...... siamo felici....
Certo c'è da lavorare sui nostri caratteri ogni giorno e mediare, sempre.... e con la convivenza sarà dura.... ma dopo quello che abbiamo passato abbiamo la scorza dura...... non possiamo mollare.... lei ascolta la musica uscire dalla radio. Per una volta non gira ininterrottamente per trovare la canzone giusta. Io le poggio una mano sulla gamba e lei si gira a guardarmi, prima di coprirla con la sua. Mi accarezza con una tenerezza immensa....... sembra leggermi dentro... "a che pensi?" Chiede.
"Niente, mi rilasso.... sono stanco..." voglio fare il misterioso..... non rivelare tutti i miei pensieri....
"Mmmm tu pensi sempre a qualcosa, stavi pensando a come andrà l'istituto senza di te.... tutte le cose in sospeso e se arriverà qualcosa d'importante, ma non ti preoccupare non mandano niente nelle vacanze di Natale. "
"Come mi conosci bene Sacrofano!" Dico sorridendo. Lei intreccia la mano alla mia e così cambio la marcia. Arrivati all'aeroporto facciamo una corsa al check-in, siamo giusto in tempo. Naturalmente i posti sono vicini e l'aereo non fa in tempo a decollare che lei si addormenta con la testa sulla mia spalla ed una mano nella mia. Non riesco a toglierla e per poco non mi viene un crampo alla mano.
Con un po' di fatica la sveglio e lei mi guarda dal basso verso l'alto con un mezzo sorriso..... mi lascia finalmente la mano e si stiracchia sbadigliando.... "siamo arrivati?"
"Si togliti la cintura...."
"Mmmm non ho la forza..."
"Ce l'hai solo nella lingua...."
"Eh? " io sorrido per farle capire che scherzo, è ancora mezza addormentata..... le tolgo la cintura e lei con entrambe le mani mi prende il viso e mi bacia con passione tanto da togliermi il fiato! "Sacrofano contieniti c'è gente!" Dico quando riesco a parlare...
"Quante storie per un bacio.." ribatte....
Meglio che non la rispondo.... sono tutti in fila nel corridoio per scendere dall' aereo, mentre noi siamo bloccati ai nostri posti per colpa di quel suo bacio estemporaneo...... togliamo i bagagli dalle cappelliere e scendiamo quasi per ultimi. Menomale abbiamo solo i bagagli a mano, percio corriamo fuori dove ci aspetta Giacomo, mio fratello con la mia auto. Glielo presento questo mezzo pazzo perché lei non lo conosce, ancora non ha avuto questo onore...... ma temo che lo avrà presto. Infatti in auto Giacomo la rimbabisce con le sue domande.....
"Come fai a sopportare mio fratello?"
"Guarda che io sono quello serio della famiglia, s tu sei quello psicopatico..." gli dico.
"Dai Claudio..... tuo fratello è simpaticissimo..... forse se l'avessi conosciuto prima...." insinua...
Mi giro e la guardo storto, visto che lei è seduta dietro..... lei scoppia a ridere..... "sei geloso?"
Io non rispondo incrociando le braccia. "Giacomo raccontami qualcosa.... di quando eravate piccoli, com'era Claudio, cosi come é  ora?"
Lui si fa una grassa risata "che significa come è ora? Come sei Claudio? Non mi pare un complimento questo!"
Alice
Come mi diverto! Claudio sembra un bambino che mette il broncio.... suo fratello é spiritoso, simpatico, allegro.... mentre lui cerca sempre di fare il serio della situazione. Vorrei sapere tutto di lui, non mi racconta mai niente del suo passato, accenna solo qualcosa e di malavoglia. Ora cerco di farmi raccontare qualcosa da Giacomo..... sembra più propenso... almeno fino a quando arriviamo a casa di Claudio.  Dove praticamente Claudio già vorrebbe mandarlo via.... praticamente é stato quasi sempre così.....solitario! Pensava solo a studiare per diventare medico.... io volevo qualche aneddoto più come dire personale, ma Giacomo ha paura di sbottonarsi..... di essere sgridato da Claudio.  Però mi rivela un segreto segretissimo.... da piccolo lo chiamavano biscotto.... a chi? Come a chi....? A Claudio.... non ci posso pensare.... ora a Claudio fumano le orecchie......"non mi chiamare così,  non sono più un bambino.... ora dobbiamo andare...."
"Giacomo perché non vieni anche tu da mia nonna? C è un letto anche per te, la camera di mio fratello."
"Con tutto il piacere, ma sarà per un altra volta, ho un impegno..... con la mia fidanzata..."
"Ue ti sei fidanzato?  E chi é questa sfortunata? "
"Claudioooo" lo riprendo.
"Non ti preoccupare Alice ci sono abituato, vedi  sono stato anch' io un po' donnaiolo, con la mia vita vagabonda,  ma ora mi sono fermato. Per modo di dire.... diviso tra tre stati, ma sempre più di prima..."
"Allora puoi venirci a trovare a Palermo?  Claudio ti ha detto che andiamo a vivere insieme? C'è anche la stanza per gli ospiti...
"Si sta casa aspetta a te..... solo questo gli dovevi dire...." si lamenta Claudio.
"Dai Claudio finiscila..." gli intimo.
"Finitela voi di chiacchierare, andiamo da tua nonna! altrimenti ci andiamo solo il 31 per il cenone..."
"Mi é venuta un' idea, perche non passate il capodanno con me e Sara ed i nostri amici? Restate adesso di più con tua nonna e poi venite con noi, senza che andate avanti e dietro.
"Per me va bene" ribatto subito, csi ho la possibilità di sapere qualcosa di più su Claudio.... sono curiosa..... e chissà quando lo vedrò nuovamente a Giacomo diviso tra mille associazioni e attività tra Italia,  Brasile e America latina. 
"Te pareva che non accettavi subito..... non ho possibilità di decidere tra voi due..." esclama Claudio,  poi rivolto a me "andiamo và "...
Giacomo mi fa un occhiolino dopo un abbraccio e corriamo via verso Sacrofano.




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