Che paura! cap 100

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Alice
Ho appena ricevuto il risultato delle analisi e come presumeva Claudio ho il ferro basso e qualche altro valore alterato... ma niente di preoccupante. Ho convinto Claudio ad aspettare la visita dalla ginecologa, tanto sto bene... a parte la stanchezza... saranno gli strascichi della crociera... finché non ho dei crampi allo stomaco...o è la pancia?  Sembrano quei crampetti da ciclo... ma io non lo ho piu! Ora si calma... ora si calma... no! Non si calma.... oddio... ti prego fa che non sia quello che penso... ho paura anche di dirlo! Sono istituto... nel mio studio...Mi siedo... con l'illusione che non succeda niente... che possa trattenere il semino che vuole scappare....non può succedere un'altra volta! Faccio respiri profondi ed i crampi sembrano sparire... ma dopo un po' si ripresentano... non posso fare finta di nulla! Devo andare da Claudio... ma ho un improvvisa voglia di andare in bagno... cerco di andarci lentamente... di non correre... oddio! Ho delle macchie.... ora ho davvero paura! Si insinua dentro me un senso sottile di angoscia... che piano piano diventa più grande... i crampi sono più lievi... mi permettono di andare da Claudio... sperando che sia come sempre nel suo studio e non in giro. Impreco contro la mia testardaggine di non voler essere andata dal dottore, secondo me inutilmente. Prego durante il percorso che mi porta da Claudio... che non se ne sia già andato. Apro senza bussare... menomale c'è ed è solo... sta per parlare... ma appena mi vede ...
"Alice ti senti bene... hai una faccia pallida..." io mi tocco la pancia e lui aggiunge " cosa c'è? " io scoppio a piangere...
"Ho dei crampi e.... poi in bagno ho visto delle macchie...... di sangue! "
"Corriamo in ospedale! "
"Andiamo dalla dottoressa.."
"No Alice, facciamo il pronto soccorso... li vedranno tutto."
Per poco non mi prende in braccio, ma io mi vergogno se ci vedessero gli altri, non voglio dare spiegazioni a nessuno... lo fermo..." posso camminare..."
Claudio corre come un pazzo ed arrivati al pronto soccorso dell'ospedale ci portano subito in una stanza con l'ecografia  Il dottore dice che il bambino c'è ancora... ma ci sono problemi... ho delle minacce d'aborto... pertanto devo stare a riposo completo. Non ci vuole spaventare a comprendo oltre le sue parole che potrei perderlo nonostante stessi a letto. Mi dà inoltre una cura da fare... con anche una puntura... che Claudio si premurera' di farmi. Torniamo a casa passando dalla farmacia... fortunatamente Claudio non mi riempie di improperi per la mia precedente  mancata voglia di andare dal dottore. Non parla, ma mi stringe la mano mentre guida, anche mentre usa il cambio. L'unica cosa che dice quando entriamo a casa è "ora ti metti a letto... poi dopo pranzo ti faccio la puntura!"
Io sono un medico legale... e apro, eviscero e chiudo cadaveri... ma ho paura di un ago! Ogni volta che dovevo fare una puntura da piccola mi facevo prendere per pazza! Solo nonna sapeva calmarmi... oddio voglio la nonnaaaaaa!
Naturalmente questo lo dico dentro di me... non mi sfiora neanche per l'anticamera del cervello di dirlo a Claudio. Fammi passare da paurosa dal temibile ed irreprensibile dottor Conforti nonché mio marito da poche settimane non ci penso proprio.  La devo fare... pertanto stringero' i denti, chiuderò gli occhi... cercando di non pensarci... di aiutare il mio chiccolino a restare nel suo nido. Claudio é il principe della sala settoria, usa il bisturi con leggiadria e leggerezza... pertanto sarà così leggero anche con l'ago. Se penso quanto sarà lungo questo mio riposo forzato... almeno due mesi... ma potrei farlo anche fino al nono per il mio chiccolino secondo. Sento un odore di buono venire dalla cucina.... Claudio sta cucinando... sto per alzarmi... ma mi ricordo mentre sto mettendo i piedi a terra che riposo assoluto significa letto... dovrò anche mangiare a letto? Lui odia mangiare a letto... le briciole... Aspetto comunque l'arrivo di Claudio che mi porta delucidazioni a proposito... voglio evitare errori inutili e suoi rimproveri.  Forse mi sono strapazzata troppo in crociera... ma che ne potevo sapere...ero andata dalla ginecologa ed andava tutto bene... poi del resto quando aspettavo Leo sono stata sempre bene. Il dottore ha detto che ogni gravidanza è diversa dall' altra..... poi la cosa non meno importante ... che non posso avere rapporti con Claudio. Il nostro rapporto si basa molto sulla fisicità e spesso comunichiamo fondendoci l' uno nell' altro... non so come farò... come faremo.... a farne senza. Ma per il mio chiccolino questo ed altro!
Sento i passi di Claudio che si avvicinano... eccolo con un vassoio in mano con un piatto e le posate...il tovagliolo. Io mi siedo sul letto poggiando la schiena alla tastiera. Lui prima attorciglia i veli della tenda del letto (a baldacchino) e poi mi sistema il vassoio sul grembo..."vado a prendere l'acqua..."
E ritorna con la bottiglia e bicchiere che posa sul comodino.
"E tu non mangi?"
"Non ho fame..."
"Dai, fammi compagnia..anche solo una forchettata.." lui sospira... capisce che per me è importante. Ritorna con un piatto con giusto due maccheroni.
"Mangia tutto... ho messo a cuocere anche la carne."
Sto per rispondere che non la voglio... quando ricordo le raccomandazioni del medico sull'alimentazione.  Perciò mangio lentamente la pasta e poi la carne sotto lo sguardo severo di Claudio. Poco dopo aver mangiato Claudio arriva con la siringa... io trattengo il respiro ed evidentemente faccio una faccia strana... perché lui dice... "mica hai paura della puntura?"
"Noooooo... perché dovrei? Tanto tu non mi fai male no?"
Lui sorride.. scuotendo la testa..."un medico legale che ha paura di un ago non si può sentire... non ti preoccupare ... non sentirai niente!"
"Sei anche mani di fata?"
"Finora non si è lamentato nessuno!"
"E grazie! Sono tutti morti!"
"È un piccolo dettaglio! "
Cosi mi fa ridere... e non mi fa pensare all'ago... è un attimo... non sento niente... dopo sento la medicina defluire nel mio corpo... è forte! Claudio va a portare i piatti sporchi in cucina e li mette nella lavastoviglie... mentre io mi stendo... sotto le lenzuola... ho un brivido di freddo.
Claudio ritorna e dalla sua espressione so che sta per dirmi che deve ritornare a lavorare.
"Resta con me..."

Claudio
Dio lo sa quando vorrei stare con lei... ma il lavoro mi aspetta... poi penso... è proprio così urgente?  Così necessario? Non posso prendermi un pomeriggio libero?... almeno oggi... è provata... e a dire la verità anch'io... abbiamo rischiato di perdere il bambino... e veramente ancora non è fuori pericolo... la guardo... ha bisogno di me... di sentirmi vicino...
"Faccio un paio di telefonate e torno..."
Chiamo il mio vice e Gabriel... spiego sommariamente la situazione e quello che dovranno fare al mio posto... chiedo a Gabriel di non far chiamare subito Silvia ad Alice... deve riposare... se ne parla in serata... o domani. Tanto lo so che chiusa la telefonata la chiamerà per raccontargli tutto... è normale... sono amiche dall' asilo. Vorrei averla un'amica come Silvia,  anche se è rompiscatole e fin troppo diretta. Riflettendoci però ho mio fratello... simile... mi basta ed avanza! Torno da Alice, stesa su un lato... con sto caldo si è infilata sotto le lenzuola...
Avrà freddo... sarà la medicina. Se mi metto così a letto schiattero' dal caldo, prima di liquefarmi... perciò mi spoglio e mi metto dietro di lei... poggiandomi alla sua schiena... abbracciandola.....Le poggio le mani sul ventre e la testa sulla sua spalla. Gliela bacio teneramente... lei mi accarezza la guancia ed i capelli...  "grazie!"
"Non devi!"
Lei mi accarezza le braccia... stringendomi più forte... "ho paura..."
"Io sono con te... la attraverseremo insieme..."
"Che cosa?"
"La paura!"

allieva 3 La Manes scombinatutto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora