La trappola cap 112

958 34 1
                                    

Alice
Torno a casa agitata come non mai... ma cerco di calmarmi... Claudio sta cucinando... con Fabio nella culla...
"E Leo dov' è? "
"Alla buon'ora... pensavo ti avessero rapito gli alieni... non hai risposto neanche alle chiamàte..."
"Scusami... non ho guardato il telefono... allora Leo?"
"È da Sara... non potevo cucinare e guardare lui..."
"Mi vuoi far sentire in colpa? Ho incontrato Silvia. "
"Ma che dici? Stavo scherzando... ma che ti prende... sei nervosa? È successo qualcosa con Silvia? "
"Cos' è? Un terzo grado?"
"Alice sei strana..."
"Sono solo stanca..."
Mi è passata la voglia di dirlo... ho paura che faccia uno sproposito... con una scusa mi allontano... "vado a prendere Leo! "
Perdo tempo chiacchierando con Sara... ritardo il confronto con Claudio... non ho portato neanche il cellullare. Intorno all' ora di cena torno a casa con Leo, con la scusa che lui voleva giocare con Cesare.

Claudio
Alice mi sembra strana... lei dice che è stanca... ma io sento che c'è qualcosa che non va... è da qualche giorno che è tesa... ma oggi di più... poi mi sfugge... non mi guarda negli occhi... vedo se a letto riesco a fargli dire qualcosa...
Alice si avvicina nel solito modo... si appoghia a me con la testa nell' incavo del collo... le braccia intorno ai miei fianchi... non so spiegare... ma sento qualcosa di diverso... la sento tremare...
"Hai freddo?"
"Un po'..."
La stringo sempre più..."ti riscaldo io..."
Lei non mi risponde... la guardo... le scosto i capelli dal viso... triste?
"Che hai? Stai bene?"
"Si... te l'ho detto... solo stanca... è stata un giorno pesante!"
Mi accarezza piano... ma la sento distante... non voglio insistere... per ora! Così mi addormento abbracciato a lei, con le mani nei suoi capelli.

Alice
Ho dormito poco e niente... mi e spiaciuto mentire a Claudio... ma è meglio che non sappia niente per ora... sicuramente dopo si arrabbiera'... quando lo verrà a sapere...ma almeno sarà tutto finito... spero! Mi voglio fidare di Silvia! Nel pomeriggio mi chiama... ha cercato di fare il più presto possibile... la telefonata non basta per farlo arrestare... ma indagato a piede libero... potrebbe acchiapparmi in qualsiasi momento... se vuole! sento un brivido corrermi lungo la schiena...
"Una soluzione c'è Alice... farlo cadere in trappola!"
"E come? Più di quello che ha detto?"
"Ma non a telefono... dal vivo... deve essere colto sul fatto..."
"Ma tu sei pazza..."
"È l'unico modo Alice... ma non ti preoccupare sarai microfonata.. e gli agenti vicino..."
"Ma non tanto vicino..."
"Sceglieremo noi il posto.."
"Posto... quale posto?"
"Quello dell'appuntamento... alla chiamata lo guiderai senza fartene accorgere ad un appuntamento... in modo che ci siano gli agenti dietro te..."
"Ma si crederà che vorrò andarecon lui..."
"No, tu dici che vai per sentire le sue scuse... comunque trova una scusa e vieni da me che ti microfono in caso che ti chiamano in questura o se ti telefona... ci prepariamo il discorso."
"E che dico a Claudio? "
"Ma perché non gliel hai detto?"
"Veramente no..."
"Sei impazzita? Lo sai che se la prenderà anche con me?"
"Glielo dirò che la colpa è mia..."
"Claudio arrabbiato è insopportabile ed impossibile..."
"Meglio dopo che ora... rischierebbe di far saltare tutto! Non mi permetterebbe di farlo!"
"Se lo dici tu..."
"Comunque qualcosa gli devo dire che gli porto Fabio..."
"Io ti consiglio sempre di dirgli la verità... dopo non voglio sapere niente..."
Porto Fabio da Claudio con la scusa di una mezza verità... uuna chiamata da Silvia per un caso vecchio che si è ripresentato...
"Ti ricordo che non sei una poliziotta... e la tua amichetta approfitta troppo di te..."
"Dai Claudio... quanto la fai lunga..."
"E tu ne approfitti che sono tuo marito.."
Con uno sbuffo me ne vado... correndo da Silvia... sperando che questa storia finisca al più presto... e allo stesso la paura che Carlo mi possa fare del male. Da Silvia manca poco e quello che mi chiama... arriva un esperto e praticamente mi indica lui come rispondere... portarlo ad un bar quasi isolato per una chiarificazione e sue scuse... per il giorno dopo... cosi c'e tutto il tempo di organizzarsi...
Tornando a casa devo parlarne con qualcuno... mi devo confidare con nonna... la chiamo... lei naturalmente mi dice di parlarne con Claudio... anche lei la pensa come Silvia... si arrabbiera' tantissimo... cosi si fa tardi... è inutile che torno in istituto...Claudio già starà a casa con le due pesti. Per colpa di questa vicenda... sto trascurando anche i miei figli... entro e mi ritrovo la scena identica ad ieri sera...
Leo non c'e....a giocare con Cesare da Sara.
Stavolta non lo vado a prendere subito... per non insospettire Claudio che già mi osserva sottecchi... avrà capito qualcosa? Lui ha un sesto senso... "mi devi dire qualcosa?" Infatti esclama.
"No perché? "
"E questo fantomatico caso?"
"Niente di importante..."
"Menomale... e sei corsa subito..."
"Ma no... che dici?"
"Qualcosa mi puzza..."
"Sei il solito diffidente..."
"Io ci azzecco sempre... ricordalo!"
"Vabbè... vado a prendere a Leo..."
Quasi scappo... ma non riesco a dirglielo... sto sbagliando lo so... ma glielo dirò quando tutto sarà finito... sperando che non glielo dica qualcuno prima... ma come lo viene a sapere... visto che è sempre chiuso nel suo ufficio?
Anche stanotte lo abbraccio... ma non riesco a lasciarmi andare... mi sento in colpa... lui non la da a vedere... aspetta un mio gesto... una carezza in più... ma sono bloccata... tesa... per domani... non riesco a pensare ad altro...
La mattina dopo invento un malore... non riesco ad andare a lavoro... lui è preoccupato... ma lo rassicuro... ho bisogno solo di riposo... dopo che vanno via faccio colazione con calma e poi mi avvio da Silvia... studiamo tutto nei minimi particolari... ci sono anche altri agenti che mi rassicurano... saranno li vicino... ma lui deve dire e fare qualcosa... altrimenti sarà inutile... ma loro interverranno subito... non mi devo preoccuparmi... non mi farà del male!

Claudio
Sono preoccupato per Alice... tra ieri e stamane l' ho vista proprio strana... più del solito...
Poi cerca sempre di venire a lavoro... anche per svagarsi... mi nasconde qualcosa...
Entra un collega... con lo sguardo basso...mi dive dire qualcosa di importante... non abbiamo tanta confidenza dice... ma me lo deve dire... per rispetto o per chiarire... lui avrebbe voluto lo stesso da me...
'Allora parla pure" gli dico sentendomi soffocare...ho un brutto presentimento...
"Il vice questore va dicendo che ha una storia con Alice... ma mi è sembrato una persona infida... che sa solo vantarsi... di avere tutte le donne ai suoi piedi... io non so se è vero o no... ma è meglio che tu lo sappia! Per decidere cosa fare..."
Lo ringrazio, ma non riesco a parlare... mi frana la terra sotto i piedi... ora faccio 2+2... mi torna tutto... perché Alice non mi ha detto niente... se è arrivata anche a lei questa voce? E se fosse vero? No.....non posso pensare che sia vero... l'ho visto un paio di volte sto Carlo... non sembra il suo tipo... neanche io lo ero... se è per questo...
Devo chiamarla... devo sentire la sua voce... è ora di pranzo... la chiamo... non risponde...
Vado a casa... può essere che si è addormentata...
Non c'è... doppia mandata alla porta... è uscita... io non avevo chiuso a chiave... entro... infatti non c'e.... richiamo... non risponde... dove cavolo sarà andata... se non stava bene? E se lo ha fatto apposta? Se è andata ad incontrare quello? Niente... non risponde.... e se chiamo Silvia? Non mi dirà niente... ora chiamo Amalia... Alice si confida sempre con lei... sicuramente saprà qualcosa... la convincero' a dirmelo...

Alice
Sto andando all appuntamento con Carlo microfonata... quando mi squilla il cellulare... è Claudio... fa contatto... fa un ronzio... lo metto in borsa... non posso parlargli ora... rischierebbe di mandare tutto all'aria...
Ecco Carlo... ci sediamo al bar a parlare... con un caffè... il cameriere è un poliziotto... non c'è quasi nessuno in giro... tutto previsto... per permettergli di parlare... io chiedo le scuse... lui prima me le fa... ma poi insiste per stare con me... per iniziare una storia... che io non voglio... gli dico...allora ad un certo punto lo porto verso la trappola... negando lo porto ad insistere a perdere la testa... lasciato il tavolino del bar vado verso l'auto in un posto isolato... ma presieduto da agenti... lui ormai è fuori controllo... mi spinge come previsto in un area dove non c'e nessuno... io vado nel panico... inizio a correre... ma lui spinge a terra... me lo sento addosso... lo graffio ... ma niente... io inizio a gridare... ma mi tappa la bocca... mi vuole spogliare... mi strappa la camicetta...mi sento morire... poi all'improvviso sento le urla degli agenti.... lui sbigottito si ferma... ma non si alza...me lo tolgono da dosso un paio di agenti... io scoppio a piangere e vedo Claudio che mi viene incontro.... io lo abbraccio piangendo mentre lui mi accarezza i capelli.
"Ora non ti dico niente... ma dopo mi senti..."
Io non mi sento bene... sarà la situazione... suggestione... sarà la caduta... ma mi sento svenire... mi fa male a pancia... le gambe...
"Claudio non sto bene... mi gira la testa..."
"Ti porto all'ospedale..."
Al pronto soccorso menomale non c'è nessuno... subito la visitano... toccando la pancia... la invitano a fare un ecografia...
Il dottore che è stata solo la paura... sta bene... poi mentre fa l'ecografia lo vedo socchiudere gli occhi concentrato... "controlliamo una cosa..." dice..."visto la caduta va tutto bene... ma perché non mi avete detto che la signora asetta un bambino?"
"Come? " rispondiamo all' unisono...
"Pure di 4 mesi... non lo sapevate?"
"MA io prendo la pllola..."
Poi faccio il conto... quattro mesi... quando ho iniziato a prenderla... dev essere stato quel primo giorno... quando la dottoressa ci ha detto che potevamo...lui non è riuscito a resistere!"
Mi giro verso di lui..." avevi detto che eri stato attento..." lui abbassa gli occhi vergognoso..
Però chiede al dottore..." si vede il sesso se è di 4 mesi?"
"Vediamo... " dice il dottore..." mi pare proprio che è una femmina..."
"Menomale...se era un altro maschio ti sparavo!"
"Gia avete un figlio"
"Veramente due..."
"Auguri allora... e state più attenta alle cadute... siete stata fortunata..."
Mentre andiamo a casa in auto gli chiedo come l'ha saputo della trappola...
"Alla fine te l'ha detto Silvia? "
"Veramente me l'ha detto tua nonna.."
"Lo sapevo che non dovevo dirglielo..."
"Me lo dovevi dire tu... mi stava venendo un infarto! "
"Tu saresti andato da lui e l'avresti preso a pugni!"
"Minimo..."
"Ma non avresti risolto niente... almeno così sarà fuori uso... verrà arrestato e cacciato fuori."
"Speriamo... altrimenti me la vedrò con Silvia..."
"Io ti dovrei strozzare... ma ti rendi conto che Fabio ha cinque mesi e io sono un'altra volta incinta?"
"È femmina..."
"Non ti dovevo stare a sentire... dovevo andare a dormire da un altra parte..."
"Ormai è così... che facciamo..."
"Ormai che vuoi fa? Menomale che è femmina... altrimenti me l'avresti pagata ad oltranza. Se penso che sto allattando e lo dovro fare ancora dopo... marò ti strozzerei..."
"Cosi hai il seno enorme per un anno..."
"Sorridi tu... non mi devi guardare proprio... hai capito?"
"Ma se non mi sai resistere... perciò stiamo a sto punto!"



allieva 3 La Manes scombinatutto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora