Una notizia inaspettata cap 161

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Claudio
Nello studio la dottoressa dopo aver parlato con noi è preoccupata dei crampi di cui soffre Alice,  del resto nelle altre gravidanze non ne ha sofferto... nei primi mesi.. solo alla fine...
Poi durante l ecografia aspettiamo di sentire il battito... ma non sentiamo niente...  ci guardiamo... poi guardiamo la dottoressa... "allora non è incinta... che cos'è?"
Lei è attenta... c è qualche macchia? Qualcosa? Oddio... non ci voglio neanche pensare...
"Non proprio... purtroppo ho una brutta notizia, la gravidanza è partita, ma è extrauterina..."
"Vuole dire che..."
"Che non andrà avanti... e più aspettiamo e peggio è.  I crampi sono un brutto sintomo..."
Alice fa gli occhi lucidi... già si era abituata all idea... anche se non lo voleva ammettere...
Anch io mentre stavamo in auto venendo qui gia stavo facendo progetti futuri... gia lo stavo immaginando... e invece niente... non ci resta che prendere appuntamento per.... toglierlo... non c è altro modo per dirlo... il più presto possibile... prima che Alice si senta male... qualche giorno... il tempo di prepararla...
In auto si sfoga per evitare di farlo davanti ai bambini... la faccio piangere tenendole la mano anche mentre uso il cambio... dopo i singhiozzi...
"Gia lo immaginavo un altro fagottino... mi ricordo quando gli altri erano piccoli e li tenevi in braccio... le smorfie.. il solletico... il primo sorriso."
Lo sapevo che già si era fatta il film... siamo arrivati... spengo l auto .... le accarezzo la guancia... asciugandole le lacrime...
"Lo so tesoro... ma purtroppo è andata così... non ci possiamo fare niente... pensa ai quei tre che ci aspettano..."
"Lo capisco... con la ragione capisco... ma il mio cuore non ne vuole sapere... sanguina... sono triste."
"Anch io...ma lo sai cosa possiamo fare? adesso andiamo da loro e ci facciamo consolare con tante coccole... Che dici?"
"Dico abbracciami..."
Io la abbraccio e devo trattenere le lacrime... non per lei... ormai... ma per non far preoccupare le pesti... soprattutto i maschi... capirebbero subito che c è qualcosa che nòn va.
Mi ero illuso infatti.... perché Alice non sa fingere... si pensava di dover dare una bella notizia anche se non ci aspettavamo di avere un altro figlio ed invece deve far finta di niente... non si può rivelare ai figli piccoli una cosa del genere... è triste e soprattutto sillenziosa... chiamo Giacomo per avere i rinforzi...

Alice
In un primo momento non volevo avere un figlio... poi mi ero quasi abituata all idea... visto il ciclo che non arrivava... ma ora... questa notizia mi ha distrutta... ho cercato di far finta di niente davanti ai bambini, ma non ci riesco... mi sono chiusa in camera a piangere... con Sara arrivata a consolarmi... sicuro è stato Claudio a chiamare lei e Giacomo coi bambini... che li sta intrattenendo... è un vero mattatore... dopo un bel po' andiamo a cenare... devo essere forte per loro... il giorno dopo è il compleanno di Sara e avevano programmato una cena speciale... ma vogliono cancellare tutto... pr me... ma io li convinco a non farlo... badare si bambini mi aiuterà a non pensare... e per un po' davvero ci riesco... a non pensare all operazione... se non fosse per i dolori... e Claudio... che dire del mio CC... è un tesoro... ma io lo so... si sente in colpa... è infatti è colpa sua... certo anche mia... ma più sua! Ma ora è inutile darsi le colpe... devo pensare ai bambini... che invece si accorgono del mio strano malessere...
"Mamma perché sei triste?"
"Mamma ti ho fatta arrabbiare?"
E io dico sempre di no naturalmente... ma chiudermi tutto dentro non aiuta... io vorrei accanto la mia nonnina, ma lei non può correre a Palermo ogni volta che ho bisogno... è sempre più anziana e non viene da sola. Anche in istituto mi riempio di lavoro per non pensare ed il risultato è che quando arriva il fatidico giorno crollo.... emotivamente parlando... so che anche Claudio soffre... ma lui non parla... si chiude a riccio... anche ora... vuol far sfogare me, ma lui non lo fa... magari lo fa per non accollarmi la sua sofferenza, ma non serve... non mi serve.
Di quel giorno non ricordo niente... ho rimosso tutto... o sarà stata l anestesia... e anche dopo... mi hanno dato dei sedativi per dormire... mi hanno tenuta sotto controllo per una notte, poi sono tornata a casa.... l ho vissuta come un incubo.... un incubo da cui vorrei svegliarmi, ma non riesco... non ci riesce nessuno... né i miei figli, né Claudio,  ne quel matto di Giacomo che cerca di farmi ridere in ogni modo, ne la dolce Sara... io avrei solo voglia di piangere e dormire... dimenticare tutto...  cadere in un oblio perenne... cosi nei giorni successivi... in convalescenza a casa mi sento in un limbo... e passo dal letto al divano e dal divano al letto, sulla sedia solo il tempo del pranzo o della cena, Sara e Claudio vengono a pranzo per essere sicura che mangio... mentre per la cena ci siamo tutti e mangio solo perché i bambini mi guardano straniti... parliamo poco... però ci coccoliamo molto... come dice Leo...
"Ti strapazzo di coccole..."
Non mi chiedono più niente perchéle risposte sono sempre le stesse... ogni tanto chiedono al papà...
"Mamma non sta bene? Quando tornerà come prima..."
E lui... "presto."
E quando loro fanno troppo chiasso e lui a ricordarglielo...
"Non fate rumore che mamma non sta bene."
Non so neanche quando tempo è passato e quando dovrei tornare al lavoro... ma non interessa... odio crogiolarmi nel mio dolore e fare la vittima... ma non riesco a fare altro... anche Claudio prova a farmi le coccole... ma io lo scosto... doveva stare attento... me l aveva promesso... e ora per colpa sua sto vivendo questo momento... devastante... mi sento defraudata... lui non l ha vissuta su di sé, non sa cosa significa... si crede che si può andare avanti subito come se niente fosse successo? Mentre prima dormivamo sempre abbracciati, ora gli volto le spalle... sono stanca dei suoi "come stai?".... non vede come sto? Sto male... embe? E anche dei suoi discorsi patetici... e ragionevoli... che ora dovrei smetterla... dovrei sforzarmi... di andare a lavoro... di uscire coi bambini...
Dopo diverse settimane... o un mese... prendo un caffè con Sara a casa mentre i bimbi sono a scuola e Claudio al lavoro... e mi sento più lucida... consapevole... non so perché... forse perché sono pronta.. perché è trascorso il tempo del lutto... forse sono guarita dal mio dolore... ma ora so che sono pronta per parlarne ed andare avanti... senza dimenticare il mio chiccolino che è volato lassù... che mi accompagnerà sempre... come l altro che persi anni fa sulle scale... certi folori bisogni viverli fino in fondo per capire e voltare pagina... ho fatto soffrire Claudio lo so e trascurato i miei figli... ma ora sono più forte di prima... credo! Abbraccio Sara... è una vera amica oltre che cognata... vado con lei a prendere i birbanti a scuola... saranno felici di vedermi dopo tanto tempo vestita per bene e non perennemente in pigiama... e soprattutto fuori casa.
"Mamma stai bene... sei bellissima! "
Capisce subito quel furbacchione di Leo.
"Mamma è sempre bella!"
Aggiusta il tiro Fabio.
"Mamma ci porti a prendere il gelato?"
Ecco la ruffiana di Lavinia... subito supportata dagli altri...
"Dopotutto dobbiamo festeggiare la rinascita!"
Esclama sottovoce Sara. 

Claudio
Arrivo a casa ed è vuota... strano... Alice è uscita... e anche i bambini dovrebbero essere qui... li doveva andare a prendere Sara.. possibile che??? Nell indecisione di chiamare Sara o Alice sento la porta che si apre... e lei con i bambini...
Lavinia mi corre subito in braccio.... rimbambendomi di chiacchiere...
"Papà... papà... la mamma ci è venuta a prendere con zia.. e abbiamo anche mangiato il gelato!"
È quello che capisco specialmente.
"Spiona... non lo dovevi dire." La sgrida Leo.
"Non fa niente Leo... non ti preoccupare... per una volta si può fare... basta che non diventi un abitudine però. "
"Oggi dovevamo festeggiare papà.. che la mamma sta bene.. è uscita!"
Ecco Fabio il mio ometto saggio...
Guardo Alice per una conferma... non so... ma lei evita il mio sguardo.. mi sembra imbarazzata...
Svia il discorso...
"Dobbiamo preparare la cena... che volete?"
"Pizza..." grida Lavinia con le braccia in su!"
Prima che lo dico io interviene Fabio..
"Mammaaaa... se lo chiedi è normale che dice pizza..."
"Allora cucino io... qualcosa di buonissimo che ti farà dimenticare la pizza." Dico io
"Niente mi farà dimenticare la pizza.. io amo la pizza!" Afferma col mento in su Lavinia con piglio deciso... ricordandomi la mia sacrofano che ora sorride...
"Scommettiamo?" Dico porgendo la mano a mia figlia.
"Scommettiamo. " sospira lei dandomi la mano.
"Però andate a giocare ora che io devo cucinare." Dico mettendomi il grembiule per non sporcarmi... contemporaneamente guardo Alice che vedo più serena... ma ora non possoamo parlare... mi devo concentrare per vincere la sfida... lei va dai bambini e poco dopo li sento ridere come i vecchi tempi... finalmente è tornata... dopo una bella cenetta sono soddisfatti...ma mia figlia ribadisce che la pizza è la pizza...non posso competere con lei...
Dopo una buona dose di coccole e cartoni vanno finalmente a nanna ed io posso parlare con la mia mogliettina ritrovata...però  non so da dove iniziare... nel frattempo inizio a mettermi il pigiama... lei si siede sul letto... poi viene dal mio lato... si siede di fianco a me...
"Ti ho trattato male... ti davo la colpa.. anche se sapevo che non era colpa tua... avevo colpa anch io... ma in certi momenti serve dare la colpa all altro... per andare avanti no?"
Questa l ho già sentita da qualche parte...
"Non importa tesoro... e ora?"
Lei sospira e mi sistema lentamente i capelli... come sa fare solo lei... "non lo so... bisogna andare avanti... ce lo dirà il tempo... ma il momento brutto è passato."
"Senti... volevo dirtelo... ma non sapevo se era la cosa giusta da fare... se era il momento... se vuoi ci possiamo riprovare davvero... vuoi un altro figlio?"
Lei mi prende il viso tra le mani... e mi bacia le labbra leggermente... poi sommessamente esclama... " Non credo sia la soluzione... e poi se succedesse di nuovo?. Non voglio rivivere questa situazione... poi abbiamo già queste meraviglie... non serve un altro... e abbiamo i nostri ricordi... li posso rivivere nel mio cuore.. quando voglio."
"Sei sicura?"
"Te lo direi Claudio..."
Poi mi toglie la maglia... "corichiamoci."
"Voglio sentire la tua pelle ..."
Dice prima che io le chieda qualcosa... mentre lei si sveste e si stende su di me.. appoggiandosi con l orecchio sul mio cuore ... la sua mano vaga prima sul mio corpo poi si intreccia alla mia mano... poi esclama...
"Claudio? "
"Si?"
"Anche se ho questi momenti io ti amo sempre... non dimenticarlo mai!"
"Lo so... anch'io amore."
Portandomi la sua mano alla bocca... le deposito un bacio... e lei mi bacia sul cuore... dicendo ..
"Per sempre!"
"Per sempre. "

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