Ritorno a casa cap 155

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Alice
È arrivato purtroppo il momento di andare via, tornare a casa... la cosa più brutta è salutare la nonna, chissà quando la vedrò un altra volta, lei è molto importante per me, forse più di mia madre, anzi togliamo il forse, la tentazione di rimanere è forte, ma alla fine sempre a casa devo ritornare... non possiamo restare qui... il nostro lavoro è a Palermo ormai... la nostra vita... Claudio fa il supremo, qui lui non avrebbe possibilità... finché c'è la Manes... e forse anche dopo... i bambini si sono ambientati là... hanno i loro amichetti... ed anche io tanti amici... tra cui Silvia... anche se ogni tanto temo che Gabriel la lasci. Mentre preparo i bagagli... ripenso a quando Claudio mi ha chiesto di andare a salutare i vecchi colleghi ed io ho rifiutato per colpa della Manes... mi sono detta che non ho voglia di rivederla... ma di che ho paura? Io ho la mia vita con Claudio, i nostri figli... che devo temere dopo tanto tempo? Devo essere solo fiera di ciò che ho... Claudio é mio.... e lei che ha.? solo la carriera? O ha un compagno... un figlio? Chissà se Claudio lo sa e non me l'ha detto... sa che la Manes è un argomento tabù... l' ho perdonato... ho perdonato la sua debolezza di allora... ma poi non ne ho voluto più sapere niente... forse è ora di chiudere il cerchio... di andare e salutare l'istituto da cui sono scappata... certo non parlare con lei... ma di mostrarle la mia famiglia... nonostante la bassezza che ha compiuto lei all' epoca... poi non so che potrò combinare se me la trovo di fronte, penso che dovrò usare molto autocontrollo per non tirarla per i capelli o offenderla nel peggio dei modi, anche se non è da me. Se non fosse stato per lei non sarei mai andata via da Roma, non sarei a Palermo... però nello stesso tempo ora Claudio non sarebbe supremo e forse non avrebbe mai capito di volere una famiglia con me, dei figli... questo non lo potrò mai sapere...
"Ma che fai, sogni?"
Sobbalzo alla voce di Claudio...
"I bambini hanno finito di mangiare?"
"Si, sono anche pronti... aspettiamo solo te... cosi andiamo con calma..."
"Si... aiutami coi bagagli.."
"Certo!"
Ma mentre prende un borsone lo fermo... prendendogli la mano...
"Senti... ho cambiato idea... andiamo a salutare in istituto? "
"Sei sicura? "
"Abbastanza. "
"Non vorrei sedare una rissa..."
"So controllarmi..."
"Al massimo dovrò intervenire... ma sono contento che tu abbia deciso così. "
"Come hai poca fiducia in me..."
"Dai... stavo scherzando... lo so che andrà tutto bene... sai sempre come comportarti... e lo farai anche ora!"
Gli stringo le mani e poi lo abbraccio appoggiando la testa al suo petto, sono ancora in pantofole... lui mi accarezza la testa con una mano, mentre con l'altra il fianco... poi mi alza la testa e mi dà un bacio in fronte...
"Che mi fai la melodrammatica ora?"
"Che stupido!" Dandogli un buffetto sul braccio...
"Andiamo va..."

Claudio
Non me l'aspettavo da lei... che decidesse di andare in istituto... ma questo significa che ha superato quel dolore... che è maturata... sono contento... anche se anch'io non ho tanta voglia di rivedere Andrea, poi non é detto che la vediamo, può essere che è fuori o rintanata nel suo studio... poi a me mi tocca fino ad un certo punto...non certo come Alice. Comunque andiamo in cucina e salutare Amalia è uno strazio... sia per noi, sia per i bambini, che si sono affezionati... anche se la rivedremo in videochiamata, non sarà la stessa cosa!
Sistemiamo in auto i borsoni, valigia e tutto quello che ci ha preparato Amalia... si sente un odorinooooo... tra una valle di lacrime... andiamo in istituto... naturalmente scendono anche i bambini... col permesso della guardia, che è sempre la stessa da allora... andiamo a salutare i colleghi...
"Vedo che avete cambiato idea!" Esclama Lara vicino alla porta....
"Ueeee la famiglia Conforti..." continua Paolone... visto che loro non hanno proprio usato una voce bassa... si affacciano anche altri colleghi vecchi e nuovi... chiacchieriamo un po' con loro e poi portiamo i bambini a vedere i laboratori... e salutare Giorgio e Beatrice.
"Che bei bambini... vi siete dati da fare eh?" Commenta Beatrice... anche con lei non ci sentiamo da parecchio... dopo un lungo giretto ritorniamo nell' atrio... Lavinia stanca e spaventata da tanta gente sonosciuta mi alza le braccine... vuole venire in braccio, così la prendo... proprio quando scende dalle scale Andrea... che ci guarda tesa, mentre si avvicina noto la sua faccia bianca... anche Alice è tesa... viene verso di noi... con un soriso finto sul volto...
"Claudio, Alice... che sorpresa... volete ritornare da noi?"
Sto per rispondere quando Alice mi previene.

Alice
Vedo la Manes scendere le scale e per poco non mi viene un colpo, ci ha visti e viene verso di noi, tesa come una corda di violino... poi mette su un sorriso falso come lei... poi fa quella domanda... credo di circostanza... gli risponderei manco morta! Lavorare per te? Non esiste proprio...
"No... stiamo benissimo a Palermo... penso che sappia che Claudio è il direttore..."
Figuriamoci se lei non sa che lui è il supremo...
"Non so niente da quando ve ne siete andati... vedo che avete figli o sono nipotini?"
Ora le spacco la faccia... si vede lontano un miglio che è finta... poi perché portare i nipoti... per fingere una famiglia... è proprio una str...a! Non vedi che sono uguali a Claudio? Solo Lavinia è girata di spalle in braccio a lui!
Mi trattengo... e...
"Naturalmente sono i nostri figli... lei nel frattempo avrà formato la sua famiglia?"
Le chiedo sfacciata... se lo merita... lei sbianca e tentenna nel rispondere.... poi sbotta...
"Non credo siano affari suoi... buon viaggio!"
Si gira come un fuso e ritorna sui suoi passi verso il suo studio. Quando si chiude la porta Claudio si mette a ridere ed io lo seguo a ruota.
Mi manca da salutare solo la Wally... lo dico a Claudio e andiamo da lei...
"Claudio, Allevi, che piacere..."
e ci viene incontro... stranamente abbracciandoci, deve essere davvero contenta. Non è da lei essere così calorosa...
"Questi sono i vostri marmocchi? Vi siete dati da fare eh? Hai fatto bene a seguirla allora... Come va il lavoro? So che sei il supremo ora..."
Quante domande... non l'ho mai sentita parlare così tanto, eccetto nelle sue lezioni.
"Spero per lei Allevi che ci abbia fatto fare bella figura a Palermo. "
Risponde Claudio per me... posando Lavinia sulla sedia...
"Tutto bene Valeria... ed Alice è cresciuta tanto."
"Claudio ma li avete fatti con lo stampino? Sono tali e quali a te... spero che abbiano preso anche altro da te... e non la goffaggine e la distrazione della madre!"
Ecco... ti pareva... pensavo avesse cambiato opinione su di me...
Lavinia inizia a toccare sulla scrivania...
"Eccola un altra Allevi... come volevasi dimostrare..."
"Non si tocca... " gli dico dandole uno schiaffo sulla manina... ma mica forte! E lei subito...
"Papaaaaaa'..."
"Dai tesoro non ti lamentare, ha ragione mamma... ora scendi dalla sedia, andiamo via."
"Allora fatemi sapere come procede, teniamoci in contatto! "
"Va bene Valeria, buon lavoro!"
"Buon viaggio e mi raccomando Allevi!"
Ecco... l'ultima raccomandazione ed andiamo via... andiamo dritti in auto e partiamo...
"Come stai?" Mi chiede Claudio...
Tutto sommato bene... mi aspettavo peggio...
"Bene... veramente... e tu?"
"Benissimo... sicura che Andrea non ti abbia fatto effetto?"
"Che vuoi sapere? Se avrei voluto buttare lei dalle scale.?.. certo che si... ma mi sono mantenuta... poi non avrei risolto niente... il passato è passato..."
"Brava la mia Sacrofano! "

Claudio
Ora abbiamo chiuso il cerchio, lei ha messo davvero e definitivamente una pietra su ciò che è successo... ed io sono felice e soddisfatto... non mi sono mai pentito della scelta che ho fatto... mollare tutto e correre da lei... senza sapere niente e senza conoscere nessuno, anche se sarei stato il direttore...questo non mi ha mai spaventato... ma ero spaventato dalla sua reazione...lei menomale mi ha perdonato ed ora abbiamo una bella famiglia con tre bambini fantastici... sono davvero fortunato... ora non mi resta che fare questa sfacchinata per tornare a casa.. e domani si ricomincia...

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