A Sacrofano cap 24

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Alice
Mentre andiamo dalla nonna, dove ci aspettano anche i miei genitori tornati apposta da Ravenna per passare le feste insieme. Marco, invece é rimasto in Giappone da Yukino. Perciò ho invitato Giacomo da noi. Claudio su mia insistenza racconta per sommi capi la sua vita passate, cose che in realtà mi aveva detto già. Soprattutto dopo l'omicidio di Valerio, il trans suo ex vicino di casa. Ora aggiunge che il padre era un portantino dell'ospedale e la madre una bidella (scritti nel libro), pertanto non navigavano nell' oro. Lui per migliorare la sua vita e diventare dottore si è dedicato sempre allo studio lasciando stare le amicizie. Appena ha potuto se n'è andato di casa, trasferendosi in un campus. Giacomo é riuscito a diplomarsi e poi ha lavoricchiato per il mondo, ha fatto anche l'animatore dei villaggi, fino a diventare un promoter di onlus e associazioni in Africa ed America latina. Purtroppo i genitori sono morti qualche anno fa .... uno dopo l'altro per un tumore..... lui non ha potuto fare niente! Voleva portarli via da quell' appartamento popolare.... ma loro non hanno mai voluto, lì c'erano i loro amici... Lui ogni tanto andava a trovare la prof Margiotta ritrovata dopo l'omicidio.
Avrei voluto conoscerli i suoi genitori, sono sicuro che la mamma mi avrebbe parlato di lui con tenerezza....per chiamarlo biscotto!
"Come mai ti chiamavano biscotto? Eri tenero..."
"Come tutti i bambini..... del resto!" Minimizza
"Dai raccontami qualcosa.... un aneddoto familiare.... una cosa tenera...." imploro.
"Alice lo sai che non mi piace rivangare il passato.... e poi non mi ricordo!"
"Eh quando fa comodo a te non ricordi! Vabbè lo chiederò a Giacomo, sicuramente lui se lo ricorda, vuoi scommettere?"
"Lo sapevo che non dovevo chiamare a Giacomo per venirci a prendere, ma ormai la frittata è fatta! Però te lo dico non metterti a fare il terzo grado come col commissario...."
"Quale terzo grado.... è una chiacchierata tra quasi parenti no? Giacomo é un quasi cognato"
Guardandolo di sbieco....
"Perché io che sarei un quasi marito? Che sono queste etichette?"
"Dai Claudio stavo scherzando, certe volte sei proprio pesante!"
Arriviamo a Sacrofano senza che si sbottoni un altro po'. La nonna è la prima che mi abbraccia, poi afferra il dottorino e lo porta dentro..... prima che lo ripresenti ai miei che già lo conobbero all'omicidio di Tamara. I miei mi abbracciano chiedendomi come sto. "Io sto benissimo a Palermo...... sto con Claudio, vi ricordate di lui? È il direttore ora".
"Bravo"dice papà mentrevmamma sorride e basta. "Ora andiamo a vivere insieme...." aggiungo. La nonna lo sa già, ci sentiamo quasi tutti giorni. I miei sono un po' sbalorditi, però dicono quasi all'unisono "se siete convinti..."
Mamma aggiunge "cosi sono anche più tranquilla non sapendoti da sola...."
"Mamma a parte Claudio ho un sacco di amici e mi trovo molto bene, molto più di Roma, anche se mi mancate molto." Poi mentre la nonna prepara il caffè chiacchieriamo un po' raccontandoci gli avvenimenti accaduti a me e a loro, ovviamente nascondendo la caduta ed il resto. Dopo il caffè vado a preparare la valigia, doveva essere una, ma sono diventate due, lasciando Claudio con loro. Quando sono partita ero depressa, perciò portai con me cose casual e neutrali con poche scarpe adatte per il lavoro e solo una decollete. Oggi perciò prendo l'abbigliamento più colorato ed il repertorio eleganti, vestiti ed altre scarpe e sandali.
Sale mia mamma che mi viene a chiamare per la cena. "Alice, allora sei felice? Sicura di andare a vivere con lui? Guarda che é una decisione importante! "
"Certo mamma, amo molto Claudio e pure lui, é venuto lì per me..... non ti preoccupare! "
La vedo sospirare, solo ora si rende conto che sono una donna che prendevla sua strada.
"Vi sposerete? O non vuoi sposarti? Era il tuo sogno da bambina!"
"Era un sogno, ora c'è la realtà, vedremo...... ma l'importante é stare bene insieme..."
Non insiste e scendiamo dagli altri....
Trovo la tavola gia apparecchiata e nonna che serve la lasagna nei piatti..... proprio leggero per la sera... guardo Claudio sgomento. Minsiedo accanto a lui e gli prendo la mano sotto il tavolo. Mangiamo con gusto ed i complimenti di Claudio. Dopo c'è l'abbacchio con le patate....e come altro contorno la parmigiana di melanzane. Si per nonna é un contorno, mentre per Claudio è un piatto unico. Lui vorrebbe disertare fermandosi alla lasagna e giusto un pezzo di carne, ma la nonna gli riempie il piatto.
Aggiungendone un altro con le melenzane.
Claudio assaggia soltanto....
" Ho preparate due teglie in più per voi, cosi domani non cucinate..." dice la nonna.
Ricordo quando me le portavo a Roma....
"non era necessario" prova a rifiutare Claudio.
"Mi fa piacere e so che ad Alice piacciono tanto"
Ecco la nonna tira in ballo me.... mentre Claudio mi guarda storto come se fossi una mangiona. Ed un po' lo sono è vero.... che ci posso fare?
Presenta anche un bel dolce, un panettone con la cioccolata, il mio preferito. Lo addento con somma gioia mentre Claudio rifiuta gentilmente.
"Che buono il panettone della nonna..... Claudio dovresti assaggiarlo..." gli dico con la bocca piena. Lui scuote la testa.....
"Bella di nonna, ne ho preparato uno in più che ve lo portate e fate colazione in questi giorni...."
"Ora capisco tutto...da chi hai preso..." dice Claudio. Mamma e papà si mettono a ridere.... e papà aggiunge "è la copia di mamma".
"Sono onorata di essere come la nonna" dico e l'abbraccio forte....
Chiacchieriamo un altro po' mentre lavo i piatti con nonna che mi chiede sottovoce di Claudio ammiccando.
"Vabbè è meglio che andiamo a dormire, si è fatto tardi " disse il mio comprensivo caro papà, tirandosi dietro mamma che evidentemente voleva interrogare ancora Claudio.
Anche noi li seguiamo ed andiamo a dormire nella mia vecchia camera da letto.
"Ecco qua la tua cameretta da ragazzina o da infante dovrei dire?" Dice Claudio guardandola miriade di pupazzi, peluche e bambole in giro.
Una anche sul letto, che sposta sulla scrivania... "non penso che ci vorrai dormire insieme vero Sacrofano? " mi prende bonariamente in giro lo so.... mi avvicino a lui poggiandogli le lani sul torace... "e secondo te con questo bell' esemplare di uomo, io dovrei dormire con una bambola?"
Inizio a sbottonargli la camicia....
"Non sei regredita all'infanzia allora...."
"Cosa te l'ha fatto pensare?"
"La cucina della nonna.... i genitori protettivi.... la stanza da bimba.... manca qualcosa?"
"Accidenti a te Claudio!" Sbotto e mi siedo sul letto. Lui si toglie la camicia dai pantaloni e si inginocchia davanti a me....
"Alice possibile che ancora non capisci quando scherzo...." poi mi bacia e mi stende sul letto. Lentamente ci spogliamo a vicenda e mentre entriamo sotto le lenzuola perche io..... io ho freddo.... mentre lui è un termosifone vivente.... dice "la stanza dei tuoi genitori dov' è? "
"Non ti preoccupare é al lato opposto, ci passano tre stanze...... non si sente niente!
"Perché hai gia provato? Hai portato qualcuno?"
"No, non ho portato nessuno.... gelosone".
"Non sono geloso, era solo curiosità. È normale, hai un passato, come me...."
"Mmmm non me la conti giusta. Comunque Marco ha portato qualcuna, ma dopo che i miei se ne sono andati...
Lo tiro a me "siamo tranquilli..."
"Mica tanto.... tu gridi se non te ne sei accorta.... se é troppo ti tappo la bocca..... non vorrei domattina trovarmi con i tuoi col fucile spianato."
"Che esagerato! I miei non sono così..... credo! E poi lo sanno che dormiamo insieme.... siamo adulti e andiamo a convivere."
"Se sei convinta tu.....ma tuo padre c'è l'ha il fucile, una pistola..."
"No, mi pare di no".
"Speriamo! E se usa un coltello?"
"I miei non sopportano la vista del sangue..... ancora non si sono abituati che io sia diventata un affettacadaveri..."
"Che bel modo di definirci...."
"Se ci pensi è vero, anche se un po' riduttivo."
"Bando alle ciance e nel dubbio.... contieniti..."
"Claudio non hai paura di niente, hai paura dei miei...."
"Non è paura.... è timore... non mi é mai capitato..."
"É un sinonimo..." lo prendo in giro, poi lo stringo a me...."dai baciami, non ci pensare.... se non importa a me.... poi c'è la nonna che ci difende."
"Tua nonna è una forza... vi assomigliate tanto."
"Mmmm lei dice che con trent' anni di meno un pensiero l'avrebbe fatto con te."
"Ha buon gusto tua nonna..."
"Lei mi spingeva sempre verso il dottorino..."
"Devo ringraziarla allora..."
"Pensa a ringraziare me ora, ancora non ho visto niente! "
"Sacrofano mi provochi..... ti faccio vedere io...."
Così mi dimostra ciò che è capace di fare..... e più volte in verità mi ha dovuto tappare la bocca!

allieva 3 La Manes scombinatutto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora