Paranoie? cap 2

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Alice
Dopo mezz'ora Claudio arriva con una fame da lupo. Gli chiedo com'è andata con la Manes e come gli sembra. Lui è molto colpito, è decisa, preparata e sicura di sé stessa. Ha parlato con tutti i professori e si è presa un po' di tempo per confermare o cambiare i posti, i responsabili di laboratori e delle lezioni e specialmente di vicedirettore, è molto importante. Già ha detto che andrà in giro e controllerà tutti. "Domani farà i colloqui con voi specializzandi. Perciò preparati psicologicamente, non fare brutte figure o commenti strani come con Malcolmes."
"Che bella opinione hai di me!"
"Sacrofano hai il brutto di vizio di parlare prima di riflettere".
Pensandoci è vero. Poi rifletto su una frase che ha detto.
"Hai parlato di vicedirettore? Ma perché vuole togliere la Wally? Il supremo l'ha sempre apprezzata molto e dato fiducia. Penso che l'avrà presentata bene, come ad altri prof del resto".
"Certo, però lei ha fatto capire che vuole valutare personalmente e gli piacciono le persone ambiziose."
"Come te. Hai qualche possibilità? "
"Può essere, vedremo."
Quest'ambizione di Claudio non so dove ci porterà. Per lui il lavoro è sempre al primo posto. È quasi un anno che stiamo insieme, ma con tanti tiri e molla, tanti dubbi..... però lui è rimasto per me a Roma. Potrebbe sostituirmi o addirittura lasciarmi per il suo lavoro? Dico sempre che non devo farmi paranoie, ma è inutile ci casco sempre!
Claudio ha finito di mangiare mentre io ho solo spiluccato, nonostante adori il sushi. Claudio mi osserva "C è qualcosa che non va? Sei preoccupata per la Manes?"
"No, anzi si, mi da l'impressione che devo giustificare il mio posto là, mi sembra che devo lavorare sempre il doppio!"
"Semplicemente perché ti distrai e pensi centomila cose insieme. Devi dedicarti ad una cosa alla volta, specialmente a quello che ti dà la Wally, che è quella che conti di più, almeno per ora e soprattutto non farti coinvolgere dai casi, non sei Jessika Fletcher!"
Sistemiamo la cucina e gli dico "Allora mi ci vuole un bel massaggio rilassante......"
"Ecco qua il tuo massaggiatore personale" e mi prende in braccio portandomi sul letto. In men che non si dica mi trovo senza vestiti con le sue mani addosso. Prende l'olio e mi massaggia come lui sa fare. Chissà dove e come ha imparato. Gliel' ho chiesto una volta e lui è stato evasivo, perciò non approfondisco, forse é meglio non sapere.
Dopo una notte piena di passione con un uomo sorprendente, la mattina inizia la solita routine e la solita corsa. Il tempo che suona la sveglia che lui è già sotto la doccia. Io indosso la sua camicia appoggiata su una sedia, ne metterà un' altra, e vado a farmi il caffè. Mentre sale, mangio due biscotti, pensando al discorso di ieri a cena. Se nominerà vicedirettore Claudio, non lo vedrò mai, forse solo la notte, se non sarà troppo stanco. Per lui sarebbe un bel colpo, ma per me sarebbe una tragedia! Forse la fine di tutto! Sono troppo melodrammatica forse? Ma no! Pensiamo positivo! Ecco il mio uomo vestito di tutto punto entrare in cucina. "Il bagno è libero! Corri che fai tardi!" Mi alzo sulle punte perché sono scalza, gli accarezzo una guancia con la mano mentre do' un bacio sull'altra. So che quando sarò uscita dal bagno lui sarà già uscito, magari già seduto nel suo studio, per come corre in auto.
In istituto il tempo è segnato dai colloqui con gli specializzandi. Comincia con quelli dell' ultimo anno, perciò per la prima volta non sarò la prima, considerando l'ordine alfabetico.
Cerco di non stare in ansia, considerando che Lara sta peggio di me, visto che è stata lasciata dal fidanzato alias Marco, mio fratello. Mi ha appena detto che non vuole stare un attimo in più in quell' appartamento, perciò già oggi andrà a prendere le sue cose per trasferirsi da noi.
Arriva il mio momento.....il colloquio non va niente male, penso! Praticamente, mi sono preparata, le rispondo quello che vuol sentirsi dire! A parte la passione per questo lavoro che è vera, ho fatto capire che sono ambiziosa, che metto il lavoro al primo posto, che amo fare i progetti in team, ricerche sperimentali ed eventuali stage per nuovi metodi, apparecchiature eccetera. Ho mentito, non sono per niente ambiziosa, non m'impegno abbastanza in tutte le cose che ho detto, ma ci posso provare ed in team ho paura di fare brutta figura! Ma devo superarlo e poi voglio fare bella figura, soprattutto se voglio stare con Claudio alla luce del sole, combattere per lui e dimostrare quanto valgo.
È la pausa-pranzo e lascio andare via gli altri al bar dicendo di voler finire un lavoro, ma in realtà voglio andare da Claudio a raccontare del colloquio. Sto per andare quando lo vedo scendere le scale con la Manes, lei lo prende a braccetto. Io mi nascondo e li vedo uscire insieme. Allora vado al bar dagli altri, meglio che non sto qui da sola a rimuginare. Mi farei film inutili. Quante volte ha pranzato col supremo e colleghi, magari lei vuole sapere di più e lui è bravissimo e per di più un belvedere, non devo pensare male! Poi non lo vedo più perché devo finire un lavoro per la Wally. Non voglio che parli male di me alla Manes. La sera vado da Claudio e come di solito, ultimamente non è rientrato ancora. Preparo una cena semplice e lo aspetto sul divano. Lui arriva finalmente e lo vedo strano, ma euforico. Glielo dico ma lui nega. Gli chiedo subito del pranzo, che l'ho visto e gli parlo del colloquio. Lui mi risponde che è stato come un pranzo di lavoro. Io gli credo, gli voglio credere. Però poi butto là "Non è che è interessata a te?"
"Ma no, che dici! Mi apprezza per il mio lavoro."
Ma ha gli occhi bassi nel piatto, continua a mangiare.
La notte é meno passionale del solito, ma più dolce.
Il giorno dopo non riesco neanche a salutarlo, scappa di corsa.....
In istituto non lo vedo proprio, poi quando passo per andare al laboratorio lo vedo scendere le scale. Stava da lei. Non devo farmi le fisime, ora. Non posso fermarmi, Anceschi mi aspetta e poi c è gente.
In serata mentre preparo il borsone mi arriva un messaggio, è lui, ha una cena di lavoro coi colleghi per un progetto. È urgente!
Si giustifica troppo, non l'ha mai fatto. Prima diceva semplicemente che era subentrato un impegno, un imprevisto. Scommetto che c'è anche lei. Anzi quasi sicuramente, se c'è in ballo un progetto importante.
Lara e Cordelia sono contente che per una sera sono con loro. Ormai non mi chiedono più chi è mister X. Sanno che negherei e loro non ci credono.
Il giorno dopo sono al laboratorio con Anceschi quando passa Claudio. Io sono di spalle e sento il suo profumo "allora hai fatto conquiste eh! Bel colpo! Com é andata quando siamo andati via?Secondo me ti fa vicedirettore se ti giochi bene le tue carte! Ho sentito che la Wally non le va a genio."
Io resto di sasso e non so se lui mi ha visto. Mi giro per guardarlo,non potrà far finta di niente stasera. Lui mi guarda e risponde ad Anceschi
"Ma che dici? Sono andato via subito, scusami ma devo andare...."
Lo seguo con gli occhi e poi guardo Anceschi "mmmmmm qui gatta ci cova, ieri la Manes se lo mangiava con gli occhi!"
Non rispondo, continuo a lavorare facendo finta di niente, ma stasera mi sente! Può essere tanto e può essere niente! Ma perché è rimasto mentre gli altri sono andati via?
Quando vado da lui lo trovo stranamente già a casa e sta cucinando. È da un po' che non lo fa, non ha mai tempo. Ha qualcosa da farsi perdonare?
Mi avvicino senza perdere tempo e gli chiedo "è vero quello che ha detto Anceschi?"
"Sono solo sue supposizioni, Andrea mi tratta come gli altri, e poi sono andato via subito."
"Andrea! Ora la chiami per nome!"
"Siamo quasi coetanei, poi comunichiamo spesso, sarebbe ridicolo!"
Comunichiamo invece che parliamo mmm vuole nascondere qualcosa!
"Poi ho ottime probabilità di diventare nuovo vicedirettore e lavoreremo fianco a fianco".
"E far fuori la Wally?"
"Non proprio, rimarrebbero a lei la maggior parte delle mansioni che ha come insegnante e ricercatrice. Gli piace la mia ambizione, la voglia di rinnovare, perciò io lavorerei sull'innovazione, progetti con gli altri istituti e conferenze che alla Wally non interessano."
"Vedo che ne avete già parlato con tutti o da soli?"
Veramente è per questo che sono rimasto, mi voleva parlare di questo".
"Certo, parlate la stessa lingua. Basta che non te la infili in bocca" dico di getto.
Lui non risponde subito, ma poi nega.
"Anceschi ha detto che ti mangiava con gli occhi e pure io ho visto come ti guarda. Quella punta su di te non solo per il lavoro, ma anche per altro."
"Ma quando mai! Poi io sto con te!" Ma non mi sembra troppo deciso, come qualche giorno fa.
Si versa un bicchiere di whisky e va sedersi sul divano. Con me non beve mai e beve solo se c è qualcosa che non va.
Mi siedo vicino a lui "Claudio me lo diresti se lei si avvicinasse troppo?"
Lui non mi guarda "per non farti preoccupare forse é meglio di no. Ma non è successo niente. "
Gli voglio credere, non lo voglio perdere, ma generalmente Claudio mi guarda negli occhi. Forse è solo stanco, forse lei ci ha provato e lui ha detto di no, ma non vuole dirmelo per non farmi preoccupare. Si deve essere andata così. Gli prendo dalle mani il bicchiere e lo poso sul tavolino, poi lo prendo per mano e lo porto in camera. Questa volta prendo io l'iniziativa. Lo spoglio, sbottonandogli la camicia e poi i pantaloni. Lui mi lascia fare, sembra davvero stanco. Aspetta che mi spoglio, strano! Le altre volte è famelico! Mi spoglia subito! sembra pensieroso! Poi inizio a baciarlo e non ce n'è più per nessuno. Il giorno dopo è uguale alle altre mattine, lo fisso per notare un particolare diverso, ma è come al solito. Scappa via mentre io sono in bagno, normale amministrazione!

allieva 3 La Manes scombinatutto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora