In ospedale cap 5

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Alice
Mi sveglio tutta dolorante in un letto che non è il mio. Guardo meglio, c'e nonna vicino a me. Vorrei abbraccciarla, ma non ho forze, sono piena di tubi e tubicini legate ad un lavaggio e ad una macchina, bip bip bip! La nonna subito chiama l'infermiere che arriva correndo, mi controlla e monitora la macchina. Piano piano riesco a parlare e chiedo alla nonna che è successo. "Bella di nonna non ti ricordi?"
Io ho un vuoto mentale, poi inizio a ricordare le ultime scene che ho visto, Claudio e la suprema...
Riesco a dire solo "non mi sono sentita bene" e inizio a piangere.
"Non ti ricordi la caduta?"
La caduta? Quale caduta? Ah si! Ero sulle scale. Oddio! Mi sarò fatta mica tutta la rampa di scale? La nonna dal mio sguardo mi sembra capire e dirmi qualcosa!
"Alice, tu hai avuto una bella botta in testa, sei stata in coma per 3 giorni. Ti sei fatta tutta la rampa di scale cadendo con la testa".
La nonna inizia a piangere......
"Nonna, ma il bambino sta bene vero? Dimmi che non gli è successo niente!"
Anche se le sue lacrime mi danno un brutto presentimento.
Infatti...... "Mi spiace cara, ma l'hai perso, era troppo poco".
Inizio a piangere disperata, il mio bambino...... Non è possibile, ero così contenta, una nuova vita, il frutto del nostro amore. Ma quale amore? È tutta colpa di Claudio e di quella! Li odio!
"Calmati tesoro bello, il medico ha detto che potrai avere altri bambini, non ci sono problemi". Ma io non riesco a smettere, sono un fiume in piena. Non riesco a capacitarmi, come sia potuto succedere....... È andato tutto a rotoli! Quella donna ha distrutto la mia vita, mi ha preso Claudio, hanno ucciso loro il mio bambino, come mi avessero buttato loro dalle scale.... È orribile! Un incubo! Ditemi che non è vero! Che è tutto un incubo! Che mi sveglierò tra le braccia di Claudio col nostro semino......
Stacco il lavaggio e mi fiondo tra le braccia di nonna. Lei si asciuga le lacrime e dice piano "cara, là fuori ci sono Lara, Cordelia e Claudio che sono preoccupatissimi per te."
Come sento nominare Claudio m'infiammo "preoccupato per me? È colpa sua se il bambino non c'è più. È lui che l'ha ucciso! Non lo voglio vedere. Non voglio vedere nessuno. Quello str.....o non voglio vederlo mai più! Ha distrutto tutto!"
"Cara lo dici ora, calmati, poi potete recuperare e avere altri figli, sta veramente male!".
"Lui sta male??? Nonna tu non capisci, lui mi ha tradito con la suprema, non mi ha detto niente! È tutta colpa sua! Non lo voglio qui! Non voglio vederlo più! Digli di andar via!"
"E Lara e Cordelia le faccio entrare? solo 5 minuti per far vedere che stai bene."
"Va bene!"
Sono sconvolta, lui sta male? Dopo tutto quello che ha fatto! Deve uscire fuori della mia vita....
Nonna ha lasciato la porta aperta..... sento la sua voce, vuole entrare. Inizio a tremare tutta e non capisco più niente. Inizio ad urlare con tutto il fiato che ho in corpo "devi andare via! Non voglio vedere la tua faccia mai più! È tutta colpa tua! Hai distrutto tutto! Hai ucciso il nostro bambino! Hai capito! Lo hai ucciso tu con quell' essere orribile....". Urlo come una pazza ed entra l' infermiere che mi fa una siringa e dice che è meglio sedarmi e non far entrare più nessuno. Intravedo Lara e Cordelia dispiaciute all' uscio, prima di addormentarmi.
Mi sveglio dopo un sonno agitato e vedo nonna vicino a me. Lei si accorge che sono sveglia e mi accarezza la fronte ed i capelli. Io sento la bocca impastata e non riesco a parlare. Voglio dargli la mano, ma ho di nuovo attaccato il lavaggio.
"Cara non dire niente, riposati che c' e n'hai bisogno!"
Si.... Non vorrei pensare a niente, ma subito i ricordi affiorano alla mia mente. Dovevo dire a Claudio del bambino, speravo che fosse contento, anche se non era nei nostri piani. Mi amava, me l'aveva detto all' aeroporto. Pensavo già ad una famiglia con lui, a casa sua o in una casa nuova, nostra, senza scale. Erano sogni, solo sogni, distrutti in un niente, in un attimo! Non devo pensarci! Chiederò qualcosa per dimenticare, per resettare come un computer.... chiedo a nonna di Lara e Cordelia.
"Chiama Lara col mio telefono, dille di venire con Cordelia. Anzi dille di far venire anche Paolone. Ho voglia di vederli".
Nonna prende il cellulare dalla mia borsa e va a chiamare fuori dalla stanza. Loro mi aiuteranno a non pensare.....a dimenticare.... quella giornata assurda! Iniziata con la Manes che voleva parlarmi.... chissà che voleva dirmi....... È perché poi in biblioteca? Poi un pensiero assurdo! aveva organizzato tutto........chiamare Claudio....
La porta aperta.......farmi sentire tutto......per farmi sapere di loro.......del tradimento, è davvero un essere orribile! Sono distrutta! Come Claudio ha potuto farmi questo? con una persona così cattiva, si meritano l'un l'altra ovviamente!
Lui ha pensato solo al suo lavoro, al suo tornaconto personale, al suo nome scritto dappertutto, che si illumina come su un cartellone pubblicitario, l'amore per me è passato in secondo piano. Già aveva perso il treno per l'america (l'aereo), non poteva perdere anche quest'occasione, che la Manes gli offriva.
Provo ribrezzo per lui e per quella mantide che si è ritrovato accanto. In questo momento non so come rientrero' in istituto, ma per ora non voglio pensarci.
La nonna rientra dicendo che faranno il più presto possibile. Le dico di andare a casa a riposarsi, non si è mossa mai di qua. Anzi le chiedo "chi ti ha accompagnato qua?"
"Mi è venuta a prendere Lara, per dirmelo da vicino, è una ragazza d'oro. Ha sbagliato Marco a farsela scappare".
"Brava, le dirò di accompagnarti a casa nostra per riposarti un po'. Vai in camera mia."
Il tempo di parlare un po' e arrivarono i tre dell' ave Maria, così mi sembravano. Tristi e mogi.
"Niente piagnistei, vi ho fatti chiamare per farmi svagare un po'. So che siete curiosi, di sapere quello che è successo, ma ora non ne riesco a parlare. Ne parleremo più avanti........ forse!"
"Non ti preoccupare cara, non è importante" dice Lara.
"Ma più in là dovrai affrontarlo" esclama Cordelia.
"Paolone raccontami qualcosa, fammi ridere un po'" gli dico.
"E che sono un pagliaccio?" ribatte, poi ridendo incomincia a raccontare le disavventure di quella giornata. Mi servivano giusto loro per dimenticare per un po' le mie di disavventure!

allieva 3 La Manes scombinatutto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora