Era il sabato dopo la famosa clip del Venerdì, quella in cui i ragazzi avevano commentato Gaia, la nuova cantante.
Giulia l'aveva presa ovviamente sul ridere, in fondo Sangio non aveva detto nulla che lei già non sapesse, l'aveva un po' infastidita che l'aveva chiamata l'altra, ma aveva deciso di prenderla alla leggera, magari le aveva detto così solo perché stava parlando con gli altri.
Stavano facendo colazione tutti insieme, quando si sentì la produzione chiamare Giulia, lei guardò tutti stranita, ma corse nella sala dove le avevano detto di andare.
Arrivata, entrò e si ritrovò Dario, il suo amico ballerino di una vita.
-Noooooo- esclamò lei.
Lui aprii le braccia e lei gli corse incontro.
-Non ci posso credereeee- Giulia rise.
A un certo punto entrò Veronica.
-Ciao- entrò con un sorriso.
Giulia si staccò subito dall'amico.
-Carini che siete, allora Giulia ti chiederai perché Dario è qui-
-Non per farmi una visita?- lei disse immaginando a quel punto di cosa si trattasse. Dario era tipo uno degli allievi preferiti da Veronica, era stato proprio lui infatti a far andare Giulia agli stage di Veronica e Andreas.
-Non solo, dato che so che siete molto amici e l'altro giorno abbiamo montato un passo a due in palestra da me, ho pensato di farti questo regalo per il tuo primo passo a due sexy- Veronica espose la questione.
Giulia era fuori di sé, adorava quel ragazzo e insieme ballavano benissimo.
-Sei contenta?- disse finalmente lui.
-Sii troppo, oddio che bellooo-
-Va bene allora guardate il video e iniziate a lavorarci su da ora, buon lavoro.
I due stettero praticamente tutto il giorno insieme a provare, Giulia rimase con lui anche durante la pausa pranzo, non lo vedeva da così tanto che voleva sfruttare con lui ogni secondo.
Tornò finalmente in casetta, con la felpa di lui addosso, gliela aveva rubata per scherzare sul fatto che gli fosse veramente mancato tanto e non poteva seprararsene così presto. Effettivamente in quel giorno Giulia aveva riassaporato la sensazione di casa dentro quella sala.
-Oii sei tornata finalmente- esclamò Tommaso.
-Siii lo so infatti sono morta mamma mia- disse lei all'amico. Tutti avevano già finito di mangiare e stavano ridendo e scherzando nel salotto, notò con lo sguardo Sangio e gli altri chiacchierare con la nuova arrivata, rimase tranquilla era troppo felice per il suo nuovo pezzo.
Prese un piatto e ci buttò l'insalata dentro, per poi andarsi a sedere sul bordo del divanetto per parlare con gli altri.
-Ciao belli- disse subito.
E iniziarono tutti a chiacchierare con lei, si scambiò due parole anche con Gaia, le chiese come erano andate le prime prove eccetera. Sinceramente la trovava carinissima e voleva farsela amica.
Arrivò l'ora dei telefoni e lei e Sangio si misero sulla panchina di fuori soli, come facevano di solito.
Lei solitamente gli raccontava tutto, ma quello successo in giornata le aveva scatenato dei sentimenti così belli, che decise di tenerseli per lei, aveva paura che lui non capisse cosa voleva dire per lei la mancanza dei suoi veri amici, per lui era tutto semplice, l'approcciarsi e lo scherzare, Giulia invece faceva fatica, aveva paura del giudizio altrui e starsene con un amico con cui non dovesse preoccuparsi di cosa dovesse dire o come lo dovesse dire, la sollevava dal grande stress che aveva avuto in quel periodo.
Le arrivò la notifica di un messaggio 'Mi sei mancata Lolita' , era da parte di Dario, sorrise davanti allo schermo e iniziarono a scambiarsi messaggi.
Sangio non le stava dando troppa attenzione, quando sentì per la terza volta la sua risata nel giro di un minuto.
La guardò, aveva il viso incollato al telefono e vide che era su WhatsApp, poi la guardò meglio, ma quella felpa era nuova?
Le stava enorme non poteva essere sua, sapeva che Giulia rubava i vestiti un po' a tutti, ma quella non l'aveva proprio mai vista. Non gli parlò molto e Sangio si decise che non voleva sapere quale era il motivo, aveva paura di subire una qualche scenata di gelosia da parte della piccoletta.
-Oi Gio io vado, ho i muscoli totalmente distrutti- la ballerina si alzò e gli diede un bacio a fior di labbra -Buonanotte- e andò verso camera sua. -Buonanotte Giu- per la prima volta non era andato a dormire con in testa le parole di lei.
Il giorno dopo andò tutto come il giorno prima e il giorno dopo ancora, finché Giulia Mercoledì sera tornò con le lacrime agli occhi, si mise a cucinare qualcosa e Sangio la raggiunse.
-Oi che hai??- provò a chiederle.
-Nulla, nulla mi sono un po' emozionata alle prove- Giulia era sincera, ma Sangio per chissà quale motivo non gli credette.
-Dai Giu sono giorni che mi tieni il muso, lo so che stai aspettando che ti chiedo scusa, smettila di fare la gelosaa- disse lui, profondamente convinto di essere lui la causa del suo malessere, non voleva subirsi la scenata, ma addirittura vederla piangere lo fece fare un passo verso di lei.
Lei invece lo guardò stralunata, ma di che parlava si chiese, poi vide i capelli di Gaia sporgere sul divanetto e capii i pensieri del ragazzo. Aka e Deddy si erano presi le urla delle loro amate e Sangio pensava che Giulia sparisse in quei giorni perché era arrabbiata. In quel momento si sentì ancora più ferita, lei non gli aveva detto nulla perché davvero non c'era nulla da dire e lui pensava che volesse rompergli le palle.
-Guarda che io in testa ho la danza- disse scimmiottando le parole che lui ripeteva sempre, -Stai pure tranquillo non ho proprio nulla da dirti ora- e se ne andò, spegnendo il fuoco della padella, lasciando il cibo là, le si era chiuso lo stomaco. Sangio aveva peccato di egocentrismo e se ne rese conto in quel momento, Giulia non era arrabbiata per quello? E allora cosa aveva? Non la seguii e andò a parlare un po' con Gaia e gli altri.
Tutti si insospettirono, videro Giulia chiudersi in stanza e Sangio scherzare con la nuova.
La mattina dopo Aka chiese a Sangio che cazzo stesse combinando e lui rispose che non aveva fatto nulla e che Giulia fosse scazzata per altri motivi. La romana ascoltò quella conversazione ed entrò esordendo con un -Guarda che le persone non si appartengono, io lo so e tu dovresti impararlo- riferendosi ad Aka. La settimana scorsa non si sarebbe mai permessa di fare un commento simile all'amico, ma Dario le stava dando tanta forza, si era ricordata di non essere sola lì dentro e che poteva permettersi di difendersi un tantino di più.
Aka si zittì e a Sangio spuntò un sorriso.
Continuarono a mangiare mentre Giulia si mise la scatola per il pranzo dentro il borsone, per poi sedersi sullo sgabello per mettersi i cerotti e la cavigliera. Sangio le guardò le gambe e i piedi, erano rovinatissimi, provò ad aiutarla a mettersi un cerotto, ma lei glielo tolse dalle mani -Faccio io tranquillo- sorridendogli tranquillamente.
-Ma cos'è questa storia che devi mangiare in sala??- provò allora lui.
-Non è che devo, è che non voglio perdere tempo a fare avanti e indietro, i pezzi sono davvero tosti- disse lei.
Sangio si accorse che quella settimana lei gli aveva davvero parlato poco e ancora non aveva capito perché.
-Senti riguardo a ieri sera io...- Lui voleva provare a sistemare le cose.
-Tranquillo, sono stata io a essere evasiva e tu avrai tratto le uniche conclusioni che ritenevi plausibili- Giulia gli rispondeva con tranquillità, ma anche con più distacco.
La realtà era che l'aveva ferita molto, ma quella settimana lei voleva dare tutta se stessa in sala.
-Okkk- gli disse lui stranito, era la prima volta che Giulia gli faceva resistenza.
Giulia gli sorrise e gli passò una mano fra i capelli, 'a sta sera' e uscì.
Durante la pausa pranzo Deddy aveva passato a Sangio il tablet per vedere il daytime-Fidati brody questo lo vuoi vedere-.
Il vicentino premette su play e gli comparì la scena di Giulia che rivedeva per la prima volta Dario, su questo riconobbe la felpa che Giulia portava in quei giorni. Poi gli si presentò una scena. Giulia: ti va se tipo improvissassimo un po', per capire che metterci in quel pezzo che ci ha dato libero-
Dario: daje, daje.
Sangio vide quei due improvvisare un passo a due e ballare in perfetta sincronia, unendo i loro passi perfettamente.
Finirono con una presa, con lui che la faceva scendere su se stesso lentamente.
Giulia aveva le lacrime agli occhi, quando la musica si interruppe, lo abbracciò forte.
Giulia: non sai quanto mi sei mancato.
Dario: anche tu piccolina ahaha, oi ma che hai, dai noo perché piangii?
Dario le aveva sollevato il viso, lei non rispose e si rinfilò nelle braccia dell'amico. Lui le diede dei baci sulla testa. Poi la produzione aveva tagliato la scena e Sangio ritrovò i ballerini seduti uno di fronte all'altro, con lei che aveva ancora gli occhi rossi.
Giulia: pensa che non riuscivo a improvvisare così da mesi.
Dario: vabbe dai ci sta, comunque è un posto nuovo.
Giulia: eh lo so, appunto, mi sono proprio accorta di quanti mi manchi la mia saletta, Chiara e te ciccino. Qui alla fine sono tutti estranei e anche se non me ne rendo conto, mi sento in qualche modo giudicata ovunque io mi giri.
Dario: posso immaginarlo ciccietta. Dai vieni qui.
I due si riabbracciarono.
Dario: spaccheremo Venerdì vedrai.
Giulia: poco ma sicuro.
E si diedero il cinque.
Si vide il momento in cui si salutarono, lei lo riabbracciò per almeno un minuto.
Dario: che fai non ti stacchi??
Giulia fece no con la testa come una bimba.
Giulia: perché non puoi venire con mee???
Giulia si lamentò. La scena si chiuse con loro due che si salutavano con la mano finché si riuscirono a vedere per il corridoio, lui andava da un lato e lei dall'altro.
Sangio chiuse il tablet, era per questo tizio che Giulia era così strana?
Sicuramente aveva sbagliato a pensare che fosse gelosa, questa scoperta un po' lo fece rimanere male, in fondo gli dispiaceva che lei non lo fosse nemmeno un pochino. Non sapeva come comportarsi in quella situazione.
Giulia rientrò quella sera morta.
-Allora Giu porti un pezzo con un tuo amico, che figata- disse Tommaso.
-Siiii lo so, ma come fai a saperlo- chiese lei. -Lo hanno mandato sui daytime.-
-Ahhh- rispose lei capendo, sperò che Sangio avesse guardato così avrebbe capito per quale motivo Giulia era veramente strana in quei giorni.
-È pure un sacco carino- disse Gaia, facendole un occhiolino di intesa.
Giulia sorrise -Si è bello bello Dario, se vuoi te lo presento alle prove generali, basta che non rubi gli occhi anche a lui- scherzò Giulia. Sangio era scioccato da come quella situazione stesse prendendo una certa piega. -Tranquilla, lui mi sa che li ha veramente solo per te- Gaia stava contribuendo a far sentire in colpa Sangio e Giulia la stava adorando per questo.
-Ahahah nahh- disse lei senza però soffermarsi sullo smentire la supposizione della cantante.
Sangio era evidentemente nervoso, Giulia non gli aveva raccontato nulla, ne del suo amico, ne dei suoi problemi, niente di niente e sapeva che la colpa di tutto quello era sua. In più si dovette subire tutti quei commenti su questo Dario, che tanto le voleva bene.
Decise di alzarsi e andarsi a fumare una sigaretta, per prendere un po' d'aria, non sapeva proprio che fare, solitamente era Giulia che veniva a cercare un confronto e ora lui sarebbe andato anche da lei, ma a dirle cosa esattamente?
Rientrò dopo un po', ma Giulia era già andata a dormire.
Il giorno dopo ci furono le prove generali e Sangio vide Giulia starsene seduta sugli spalti con l'amico per tutto il tempo, lui le aveva fatto anche un massaggio alla coscia per scaldarle bene un muscolo.
Li chiamarono per provare e Sangio dovette ammetterlo, erano stati bravissimi, anche se il passo a due era estremamente sensuale, aveva notato tutte le volte che lui le aveva passato le mani sui glutei, quando le aveva baciato il collo, insieme a tutti i loro sguardi di intesa. -Sei un pochettino rosso brody- disse Deddy all'amico.
Sangio voleva che Giulia tornasse a parlargli normalmente, ma davanti a quel passo a due, gli salirono anche i dubbi sul fatto che veramente quel Dario l'aveva conquistata, era così dolce con lei, cose di cui una sensibile come Giulia aveva bisogno.
Li vide rimanere insieme anche dopo, anche insieme a Sam, che era sceso per fare i complimenti ai due.
Sangio prese una decisione, si alzò e andò a presentarsi in modo educato, mettendo però un braccio intorno a lei.
-Bravissimi davvero- gli disse sincero.
-Grazie mille- rispose Dario, tranquillissimo. Lui e Giulia erano solo amici per davvero.
-Uhuh qualcuno si è ricordato che esisto- disse Giulia sottovoce.
-Non l'ho mai fatto e lo sai- le rispose lui.
Lei fece spallucce. Era fiera di sé stessa, non aveva ceduto di fronte al silenzio di Sangio, quella volta aveva ragione lei e lui doveva chiederle scusa.
Li chiamarono per sedersi, la puntata stava per iniziare.
Giulia fece il suo passo a due, stra applaudito da tutti. -Sangio che ne pensi??- gli chiese Maria maliziosa.
-Bellissima- si limitò a dire lui, intendendo Giulia e non la coreografia.
Giulia e Dario si salutarono fuori camera.
-Miraccomando eh- le disse lui. Lei annuì.
-Spacca tutto- continuò lui.
Si abbracciarono e lei vide allontanarsi quel ragazzo che le aveva riempito le giornate di frenetica quotidianità.
Si andò a sedere e si sentii lo sguardo di Gio puntato addosso.
Finita la puntata rientrarono in casetta. Tra lui e lei c'era uno stranissimo imbarazzo.
A un certo punto Giulia era di fuori a parlare con la madre e Sangio decise di aspettare che lei finisse per provare a parlare. 'Chissà se le avrà mai parlato di me' pensò lui, con la madre Giulia parlava solo in catalano e non poteva saperlo.
-Scusami, sono stato uno stronzo- iniziò lui.
-Già- disse lei.
-Non dovevo addossarti una colpa che non avevi- continuò lui.
-Già- lei ripete. Sangio non la stava capendo, non stava dicendo le cose giuste?
La guardò come a dire, non ti seguo.
-Senti Sangio io so di essere stata una strasottona con te ok? E non me ne vergogno, provo dei sentimenti per te e non ho intenzione di nascondermi, ma mettiti una cosa in testa: non sei al centro del mio universo, come io non lo sono del tuo, solo perché non te lo ripeto praticamente tutte le volte che fai qualcosa di carino con me, come fai tu del resto, non vuol dire che tu lo sia. Non pensare che io sia senza filtri con te perché non è vero, anche tu sei un estraneo alla fine dei conti. Io voglio solo provare a conoscerti e fidarmi di te con il tempo, solo perché ti ho mostrato affetto, non vuol dire che puoi essere sicuro di tutto quello che penso o provo. Va a finire che quello a cui dai un dito e si prende il braccio sei tu. Pensavo mi avessi capita, invece vuoi solo una compagna di giochi, probabilmente non sei già andato da Gaia perché avrai pensato che sicuramente sarebbe più rompi cazzo di me.- Giulia finì il suo discorso, aveva paura di spaventarlo, non si era mai sfogata così con lui, ma voleva essere chiara.
Giovanni si era stranito già da quando lei lo aveva chiamato Sangio, ormai abituato sentire Gio da quelle labbra sottili. Si mortificò un pochino, lei aveva ragione su tutto, tranne sull'ultima parte.
-Non sono andato da lei perché ci sei tu nella mia testa e lo sai-
-No non lo so e non è vero, non dirmi stronzate, la tua priorità qui è la musica e non c'è niente di più giusto-
Sangio era senza parole.
-Vedi ho ragione. Tu non ti preoccupare più io terrò per me i miei sentimenti- Lei voleva chiudere il discorso, le veniva da piangere, stava allontanando il ragazzo per cui per la prima volta aveva sentito qualcosa di così forte.
-Giu io ho avuto una preoccupazione fottuta quando mi sono aperto a te. Per me non è semplice, per evitare di soffrire mi fotto da solo cercando di trovare motivi per cui le persone mi dovranno deludere, il problema è che molto spesso le persone rispecchiano le mie aspettative, ma tu no, tu sei diversa. Allora quando mi hai tenuto il muso l'altro giorno, la mia testa è stata egoista e ha pensato solo al modo in cui avevo sbagliato a fidarmi dell'ennesima persona. Ho sbagliato lo so, ma tu hai sconvolto il mio modo di essere e ho paura.- Sangio cercò di spiegarsi.
-Beh anche io, come vogliamo fare allora??Prendercela l'uno con l'altro o provare a fare un passo indietro?- disse lei con tono amareggiato.
-Io so solo che vederti parlare con Dario dei tuoi problemi e stare in silenzio con me, mi ha spezzato. So solo che vederti ballare con lui in quel modo e non degnare di uno sguardo me, mi ha ferito. E so solo che vederti ridere come una bimba con lui e non con me, mi ha fottuto il cervello- le disse lui, rivelando le sue emozioni, avvicinandosi.
-Tu non mi volevi ascoltare- Giulia disse per giustificare il suo comportamento.
-Hai ragione e ti chiedo scusa-
Ormai erano a pochi centimetri l'uno dall'altro. Lui alzò il mignolino e le disse
-Ti prometto che ti farò conoscere il vero me e che non darò più per scontato il tuo carattere o i tuoi pensieri e che eviterò di ricordarci che dobbiamo avere criterio. - Sangio rimarcò il fatto che quando diceva quelle cose a Giulia, le ricordava anche a se stesso; lei lo guardava, sapeva che Sangio era una persona buona. Gli afferò il mignolino, suggellando la promessa.
Finalmente lo abbracciò, al ragazzo era mancata davvero tanto.
-Mi sei mancato Gio- sussurò lei al suo orecchio.
-A me di più, mi hai fatto impazzire tutto solo- le disse lui, ridacchiarono.
-Poi facciamo che adesso ti cambi felpa eh, hai sempre questa ormai stai iniziando a puzzare- disse lui riferendosi alla felpa di Dario.
-Mhhh, ma mi sta così bene, poi ha così un buon profumo- lo prese in giro lei.
-Beh tanto la andrò a lavare, quindi non ci perdi molto. Ti do una delle mie ti ci vedo meglio- scherzò lui, ma non troppo.
-Mh se lo dici tu- disse lei con fare altezzoso.
-Lo dico io, lo dico io- disse lui abbracciandola da dietro e dandole un bacio sul collo, iniziando a farla camminare per rientrare dentro.

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one shot sangiulia
Short StoryRaccolta di momenti di Sangiovanni e Giulia, nascono tutti dalla mia immaginazione