Giulia si svegliò totalmente stordita, si guardò intorno, era per terra, con la sua borsa come cuscino, nella stanza di albergo di qualcuno, aveva una maglia addosso, ma non aveva idea di chi. Aveva riconosciuto che la camera fosse dello stesso tipo di dove alloggiavano loro, i ragazzi di Amici, ma non era di nessuno dei concorrenti ne era sicura. Cercò di ricordarsi qualcosa della sera prima. Erano usciti dopo la puntata del sabato ed erano andati in un locale a ballare e a bere un po', si ricordò di aver discusso con qualcuno e di aver bevuto un po'troppo, per poi aver fatto amicizia con dei ragazzi, per il resto fine vuoto totale. 'Cosa cazzo ho combinato' iniziò a ripetersi nella testa, quando visualizzò meglio le persone in quella stanza, un ragazzo era steso di fronte a lei e poi c'erano sia Rosa che Martina stese su due letti differenti e con due tipi differenti, ma almeno loro avevano ancora i loro vestiti. Giulia era terrorizzata, non aveva idea di cosa fosse successo e non sapeva come fare, iniziò a prendere le sue cose da terra, in modo cauto per poi correre fuori dalla stanza per tornare in camera sua. Si sentiva girare la testa in modo assurdo, non capiva nulla e riuscì a stento a rientrare in camera, dopo aver passato dieci minuti a capire dove fossero le chiavi. Una volta entrata si fiondo in bagno, dando di stomaco. Era distrutta, accasciata di fronte alla tazza del water, ma almeno si sentiva un po' più lucida. Decise di farsi una doccia calda e di mettere a lavare la maglia dello sconosciuto.
Una volta uscita dalla doccia, si mise il pigiama e un felpone nero addosso e si stese sul letto, cercando di ricordare finalmente cosa fosse capitato la sera prima. Una volta entrati nel locale si ricordò che lei e Sangio si continuavano a stuzzicare, con frecciatine e sguardi lascivi. In quel periodo niente era confermato tra loro, si erano baciati ma nessuno lo sapeva ed erano ancora molto lontani da potersi definire in una relazione.
Tutto era proseguito bene finché non vide Sangio che chiacchierava con una ragazza e questa che gli stava scrivendo il numero sul braccio e lui, che sembrava interessato, le aveva dato un bacio sulla guancia.
Ci era rimasta malissimo, sapeva di non poter pretendere niente da lui, ma cavoli, pensava fosse diverso da quel tipo di ragazzo. Decise quindi di ignorarlo, voleva andarci piano tra loro? Bene, ma non si poteva permettere di trattarla così. Gli venne in mente a quel punto la discussione che aveva avuto, era stata proprio con Sangio.
A un certo punto, mentre Giulia e le altre due ballerine andavano al centro della sala allontanandosi dal gruppo di maschi, Sangio le prese il braccio e le disse con tono abbastanza brillo
-Non mi parli più?-
-Hai già con chi parlare, non ti servo io-
La guardò stralunato, poi quando vide lo sguardo della ragazza indirizzato sul suo braccio, notò quella scritta, che si era già totalmente scordato.
-Ahhh sei gelosa ho capito- disse con sguardo ammiccante. Pensava di non averla ferita sul serio.
-No non lo sono, semplicemente mi sa che ho sbagliato opinione su di te- rispose lei, cercando di girarsi e andarsene, ma lui la teneva ancora ferma con il braccio.
-Ma di che parli?-
-Niente Sangio, niente. Dai continua a divertiti su- lo invito lei a tornare a stare con gli altri.
-Giulia, non sei la mia ragazza non ti devo rincorrere- Stava proprio rigirando il dito nella piaga.
-Nessuno ti ha chiesto di farlo- disse con tono acido.
-Giu vaffanculo- sbotto lui, lasciandole il braccio. Lei subito ne approfitto per dileguarsi da quel ragazzo che l'aveva veramente ferita.
Dopo quella discussione ricordava di aver bevuto di più e a quel punto la memoria le andava a tratti, avevano fatto amicizia con questi tipi, di cui due volti erano quelli nei letti con le due ballerine e quello steso di fronte a lei nella camera, poi ricordava di aver bevuto con loro e alcuni sprazzi del ritorno in albergo con quei tipi, per il resto vuoto totale.
Il pensiero di non avere idea di che cosa fosse successo con quel ragazza la fece andare in panico, l'aveva baciato? Cosa le aveva fatto? Perché aveva la sua maglia addosso? Tutti quei pensieri le correvano per la testa.
Nel mentre Sangio si stava dirigendo proprio verso camera sua, lui a differenza di lei se lo ricordava bene cosa era successo, dalla discussione in poi e aveva dovuto ammettere a se stesso che l'aveva seguita con lo sguardo per tutto il resto della serata, provando un forte senso di fastidio a vedere come quel tipo ci provasse con lei in modo così palese, le continuava a offrire da bere e le fissava il corpo, facendo anche delle faccie di approvazione con i suoi amici mentre lei era girata magari. Come lui erano messi Aka e Deddy che però, potevano esprimere liberamente il loro sconforto davanti a quelle scene, Sangio no, non aveva ancora parlato con nessuno dello strano, ma bellissimo rapporto che aveva creato con Giulia. Dovette stare fermo a guardarla tutta la sera mentre quel viscido se la portava dietro.
Era deciso a parlarle per risolvere la litigata, ma anche perché voleva assicurarsi che lei fosse in camera sua e non da quei tipi.
Bussò alla porta della camera delle ballerine e la voce stanca di Giulia risuonò con un -È aperto-era sicurissima fossero o Rosa o Martina.
Quando alzò lo sguardo e si ritrovò Sangiovanni di fronte si sentì sprofondare, e si alzò subito il cappuccio sulla testa per coprirsi ancora di più.
-Ei volevo parlare di ieri sera- disse lui stranito dalla ragazza, sembrava depressa.
-Non ce n'è bisogno- bisbigliò lei.
-Si invece, senti mi dispiace-
-Sangio davvero non importa, hai ragione tu- lo bloccò subito lei.
-Da come sembra non mi pare che non ti importi-
-Non sto così per te- rispose lei.
Giulia sembrava apatica, ma non poteva scorgere le sue vere emozioni in quanto il cappuccio le copriva gli occhi.
Sangiovanni si preoccupò un po', cosa le era successo?, davvero non gliene fregava nulla della loro discussione?.
-Ma cos'è successo?-
-Niente-
-Giulia- la ammonì lui.
-Gio non mi va di parlarne con te-
-Quindi che vuoi fare mandare all'aria il nostro rapporto?
-Guarda che non sono stata io a fare la testa di cazzo a cui non interessa nulla, ora ho un'altra questione personale da risolvere, quando lo avrò fatto verrò a parlare ok?- Giulia cercò di calmarsi e di essere un tantino dolce, per fargli capire che era seria. Lui la guardò, voleva trovare qualcosa da dirle che ne valesse la pena da ascoltare, ma non trovava le giuste parole, gli dispiaceva un po' che non si volesse rivolgere a lui per essere aiutata, ma effettivamente non si era proprio comportato bene.
Le fece un mezzo sorriso, accennando un va bene con la testa e uscì dalla camera della ragazza.
Giulia si ributtò sul letto in preda al panico, doveva scoprire cosa era successo con quel ragazzo, l'idea che si fossero baciati o qualcos'altro la faceva stare male, ma non per Sangio, ma perché aveva dato il suo primo bacio giusto qualche giorno prima, era stato speciale, ci teneva a ricordarsi le sue prime esperienze. Le dispiaceva aver trattato Sangio in quel modo, però era vero non era stato carino con lei e soprattutto come affrontava il discorso forse sono stata con un altro dopo che gli aveva sbroccato per una che gli aveva lasciato il numero?.
Finalmente rientrarono le sue due amiche e lei si precipitò a chiedergli cosa fosse successo.
-Non ti ricordi proprio nulla?- Rosa la voleva tenere sulle spine.
-No, ora dimmi daii- la pregò lei.
-Giuli tranquilla non è successo nulla, lui ha provato a baciarti ma tu ti sei sempre scansata, poi vi siete messi a parlare di bollicine che ne so- Martina la scanzonò dolcemente.
-E perché avevo la sua maglia addosso?-
-Perché un loro amico ti ha vomitato sui vestiti-
Giulia capi quello strano odore che avevano, ma non li aveva controllati ancora. Tirò un enorme sospiro di sollievo, non era successo nulla grazie a dio.
Si riprese in pochi minuti e tornò alla sua tranquillità, decidendo di riportare la maglia allo sconosciuto. Uscì dalla camera e andò a cercarlo, scendendo nella hall, immaginando che stesse facendo colazione.
Entrata nella sala vide i suoi compagni di viaggio al tavolo che stavano facendo colazione, tra cui Sangio, che subito le punto gli occhi addosso, vedendola più serena rispetto a prima.
Giulia guardò nei tavoli finché un ragazzo le urlò.
-Bollicine sono qua-
Giulia arrossì, davvero avevano parlato di quello? Si iniziò a indirizzare verso di lui, mettendo in mostra la maglia, che aveva accuratamente piegato.
-Ei scusami, ieri sera ero molto ubriaca e quando mi sono svegliata sta mattina sono filata in camera- disse porgendogli l'indumento.
-Ahaha tranquilla è stata una serata carina- rispose lui dolcemente, non sembrava uno stronzo. -Vuoi mangiare qualcosa?- propose lui, indicando la sedia affianco a lui. Giulia esitò un attimo a rispondere indecisa e qualcun altro sfruttò l'occasione per decidere al posto suo.
-Giu ti ho fatto la cioccolata calda, vieni?- un Sangio nervoso, ma controllato, sbucò da dietro di lei, con una tazza e un piattino pieno delle cose preferite di Giulia.
La ragazza non voleva essere maleducata e stava trovando un modo per uscire bene da quella situazione, ma Sangio non l'aspettò, la prese per un braccio e la trascinò via. La ragazza lasciò un ultimo sorriso al ragazzo sconosciuto, che aveva iniziato a ridacchiare per la scena.
-Ma ti pare il modo?- sussurò al vicentino, dopo essersi rigirata.
-Non mi interessa, ti si mangia con gli occhi e tu non te ne accorgi-
-Ma pure se fosse, non era il modo di trattarlo-
-Non mi interessa- rispose lui duro.
-Ma ti vuoi calmare poi? A te che te ne importa? Cos'è che mi hai detto ieri sera?-
-Giulia dopo ne parliamo, ma quel ragazzo è un viscido e non ti lascerò fare stronzate, già ieri sera non so come ho fatto a trattenermi, e non raccontarmi nulla della serata perché io non lo voglio sapere che ci hai fatto- Sangio aveva anche iniziato a muovere le dita
Allora se ne era accorto anche lui.
-Non ci ho fatto nulla- rispose lei contenta. Lui la guardò mentre lei sorrideva come un ebete mentre guardava il vuoto. Gli venne spontaneo sorridere, quale ragazza sarebbe stata così contenta di confessare di non aver fatto nulla con qualcuno davanti a un tipo che voleva conquistare? Solo lei, ma era proprio per questo che Sangio si era infatuato, lei era diversa da tutte.
Quando lo vide calmarsi davanti a quella sua affermazione, anche Giulia si calmò, risero entrambi lievemente e finalmente si sedettero a fare colazione insieme agli altri.
Deddy e Aka subito iniziarono a rimbombare di domande la ballerina, per sapere cosa avessero fatto Martina e Rosa e lei sinceramente continuò a dire che non si ricordava quasi nulla, ma che credeva nulla di che e che poi avrebbero dovuto semplicemente andare da loro e chiedere.
-Il dialogo è importante- iniziò a dire, buttando un' occhiata a Sangio.
-Esprimere i propri fastidio è importante- continuò, gli altri vedendola farsi così saggia, scoppiarono a ridere a queste sue frasi, Sangio incluso, che aveva colto la frecciatina.
Finirono di mangiare e Aka e Deddy occuparono la sua camera e il divanetto della reception per discutere con le ragazze e Giulia non sapeva dove andare.
-Vieni da me dai- Sangio la invitò a seguirlo, determinato a risolvere la situazione. Mentre camminavano, vide il ragazzo di prima che fissava Giulia mentre camminava, così le mise un braccio sulle spalle, doveva chiarire le cose anche con il resto della popolazione maschile.
Entrarono in camera di lui e si sedettero uno di fronte all'altro e Giulia iniziò
-Mi dispiace averti quasi fatto una scenata, tu non mi devi nulla. La cosa che mi ha fatto male è che pensavo tu non fossi quel tipo di ragazzo-
-Eppure poi ci sei andata con quel tipo di ragazzo- azzardò lui, colpita e affondata.
-Ero ubriaca e triste- si giustificò lei -E poi se vale per te, non vale neanche per me la legge che non ci dobbiamo nulla-
-Ma io non voglio questa cosa- rispose sincero.
-E allora perché sembravi felice delle attenzioni di quella ragazza?- chiese lei incerta,già in preda alle paranoie sul fatto che chiunque potesse essere più bella di lei ed era ovvio che lui fosse lusingato dalle attenzioni di qualche bella ragazza.
-Perché ho stupidamente pensato che ti avrebbe fatto ingelosire e saresti venuta da me- ammise lui.
Giulia rimase scombussolata, lo aveva fatto per lei?
-Mi sono scordato che tu sei unica nel tuo genere e che ti avrei ferita. Mi dispiace, non volevo ferirti e soprattutto non volevo farti pensare quelle cose di me, io sono molto preso da te e non guardo nessun altra, davvero Giu- voleva rassicurarla e scusarsi per quello che immaginò solo dopo che quelle azioni avessero scatenato in quella testolina piena di insicurezze.
A Giulia spuntò un sorrisino, allora non aveva sbagliato su di lui.
-E non voglio nemmeno più che ti nascondi da me con il cappuccio, perché mi piaci sempre, appena sveglia ancora di più-
Giulia sorrise ancora di più, mettendosi le mani in faccia.
Sangio aprì le braccia -Perdonato?- la ragazza si buttò fra esse, annudendo e ridendo allo stesso tempo.
-Però dato che sai che non ci ho fatto nulla, adesso trattarsi meglio quel ragazzo?- chiese, innocentemente.
-Adesso non esageriamo- rispose lui, provocando una grande risata.
-A tratti ti sveste in mezzo alla stanza e tu pensi a essere gentile-
-Ma non è vero daii, mica gli piaccio-
-Tu continua a pensarla così, basta che non ci passi più mezzo secondo da sola-
-Mhhh, tanto quando vuoi che lo incontro-
Queste furono le ultime parole famose, ovviamente lo rincotrò la sera dopo le prove, era da sola e lui sembrava addirittura che si fosse piazzato là ad aspettarla.
-Ei bollicine- la avvicinò lui.
A Giulia non sembrava un tipo promiscuo, ma il fatto che fosse già la, era un po' strano.
-ciao- disse lei timidamente, mandando nel dubbio un messaggio a Sam con scritto 'Ei vieni giù ad aiutarmi a portare le cose?'
-Parli con il fidanzatino?- chiese lui.
-Emh cosa? Nono ho scritto a mia madre.- menti lei.
-Quindi sei libera?- Giulia non sapeva che rispondere.
-Lo prendo come un si- la prese da un braccio, spaventandola e cercando di baciarla, lei riuscì a fargli resistenza.
-Ma come bambolina, non ci stai? Pensavo stessi facendo la difficile apposta- continuò lui a smuoverla.
-Lasciami mi stai facendo male- disse lei.
Nel frattempo Sam aveva ricevuto il messaggio, mentre era accanto a Sangio, nella sala da mangiare. Inevitabilmente il cantante lesse il messaggio e vedendo Sam stanco morto, si propose di andare al posto suo.
-Sei sicuro?-
-Sisi tranquillo-
Sangio scese e uscì, vedendo la scena che tanto aveva sperato di non dover vedere in quei giorni, cercando di vedere il buono delle cose come faceva lei.
Corse verso di loro e spinse via il ragazzo dalla ballerine -Cazzo fai?-
-Ma allora ce l'hai il fidanzatino- rispose il tipo con una risatina.
-Andiamo Giu- la prese per mano, mentre lei era a testa bassa. Si diressero verso camera di lei, che voleva darsi una sciacquata al viso prima di andare a mangiare. Lui rimase con lei, l'aspettò, per poi vederla uscire dal bagno triste, così andò ad abbracciarla.
-Avrei dovuto ascoltarti- disse lei, sentendosi protetta solo tra quelle braccia.
-Ma no Giu è che esistono degli stronzi e tu non sei abituata purtroppo o per fortuna. Stai bene? Ti ha fatto male?- le chiese premuroso.
-Nono sto bene, mi ha solo stretto un po' il braccio- rispose lei.
-Andiamo a mangiare mh?-
Lei annuì. -Però hai scritto a Sam eh?- scherzò lui, cercando di farla sorridere.
-Ahaha non volevo disturbarti- rispose lei.
-Sese, non ti fidi di me questa è la realtà- disse lui in modo drammatico, ottenendo ancora più risate da parte di lei.
Arrivarono a cena mano nella mano e tutti li guardarono straniti e ammiccanti, ma loro fecero finta di nulla e si sedettero tranquilli vicino a Sam.
-Ce l'avete fatta a uscire fuori eh- disse il ballerino contento.
I due si guardarono e si scambiarono un sorriso complice.
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one shot sangiulia
Cerita PendekRaccolta di momenti di Sangiovanni e Giulia, nascono tutti dalla mia immaginazione