Pasqua

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Giulia si sentì sollevata dal suo letto e piano aprì gli occhi, era tra le braccia di Sangio che la stava portando fuori sul prato, era la mattina di Pasqua ed era il loro giorno senza telecamere.
-Buongiorno- le disse lui quando si accorse che Giulia aveva aperto gli occhi lentamente.
-Buongiorno, ma che stai facendo?- gli chiese interrogativa e ancora frastornata.
-Ti ho portato fuori- disse lui mentre la stendeva sul telo che aveva sistemando precedentemente.
-Si di questo me ne ero accorta ahaha, perché siamo fuori?-
-Perchè oggi non siamo ripresi, perché oggi ci riposiamo e perché sta mattina ho una gran voglia di stare soli prima che tutti gli altri si intromettano. Soprattutto ora che Deddy è senza Rosa ahah- da quando era successo Sangio e Giulia avevano avuto un grande difficoltà a passare dei momenti da soli, e gli andava benissimo entrambi adoravano il ragazzo e tutti gli altri, ma ovviamente il tempo da soli diminuiva ancora di più e già non era molto.
Così il cantante aveva pensato a una piccola sorpresa da farle, la mattina presto prima che tutti si alzassero.
Lei rise allargando le braccia, lui si sdraiò accanto a lei rispondendo all'abbraccio, coprendosi anche con una coperta.
-Grazie- sussurò lei, nascosta tra le sue braccia. Lui le fece alzare il volto poggiando entrambe le sue mani intorno al suo viso, lei sorrise e lui la baciò. Si scambiarono baci per moltissimo tempo, quasi non parlarono, non ce n'era il bisogno.
-Sei bellissima- le sussurò lui tra un bacio e l'altro, dopo aver sbirciato l'aveva vista con i capelli arruffati e il viso riposato e struccato, la maglia che usava come pigiama le era scesa da una spalla e quello le doveva una bellezza inspiegabile per lui.
Le infilò le mani sotto la maglietta e le accarezzò il corpo, amava toccarla e sentire la sua pelle rabbrividire al suo tocco. Lei non si scostava più ormai, gli aveva concesso la sua più totale fiducia, e anzi i momenti più spinti stavano iniziando a piacerle molto, man mano che si scoprivano lei lasciava andare una sua preoccupazione o paura. Giulia infilò le sue mani tra i suoi capelli e gli iniziò a lasciare baci sul collo lentamente, lasciando che lui sentisse i suoi sospiri per le sua mani che scorrevano sul suo corpo, aveva capito che farsi sentire era una cosa che gli piaceva molto, infatti il ragazzo prese a mugugnare anche perché lei aveva strusciato la sua gamba fra le sue.
-Sai che non possiamo andare oltre di così vero?- gli chiese lei, sussurandolo.
-Si, lo so- sospirò lui pesantemente, facendola ridacchiare e smettendo di fare quello che stava facendo.
-Però dopo in doccia- le disse allora lui sperando in qualcosa almeno quel giorno, era da quando erano entrati nella casetta del serale che non si erano potuti permettere di fare niente. Lei ridacchiò e disse -Vedremo-
-Vedremo eh? Allora non ti do il mio ovetto per te-
-Che cosaaa? Beh allora io non ti do il mio- entrambi avevano pensato alla stessa cosa.
-No me lo hai fatto anche tu?- sospirò lui, che aveva sperato di farle una sorpresa originale.
-Eh si, sei tu che mi hai copiato-
-Ma se non lo sapevo-
-Beh ma mi hai letto nel pensiero- e gli fece una linguaccia.
-Ma guarda te questa oh. Dai magari sono di marche diverse-
-Aspetta lo vado a prendere- e Giulia si alzò.
-Non svegliare nessuno- si raccomandò lui, volendo sfruttare tutto il tempo possibile.
La ballerina tornò dopo poco con lo stesso uovo del ragazzo, identico.
-No vabbe non ci posso credere- sbuffò Sangio.
-Che ci vuoi fare Gio sulle sorprese non pupi battermi- disse lei risistemandosi per terra.
-Beh intanto ti ho portata qui-
-Solo perché io non ce la farei ad alzarti dal letto-
-Sese- rise lui.
-Quindi mi dai il mio uovo?- lo intimò lei.
-Se tu mi dai il mio- i due ragazzi si sorrisero e si scambiarono attentamente le uova fra di loro, come se fosse uno scambio di alto livello.
Aprirono le uova e iniziarono a mangiare un po' di cioccolata.
-Cosi ingrasserò e basta- sospiro Giulia, facendosi guardare da lui che notò che si era sporcata il viso.
-No così ti sporcherai e basta. E sai cosa si fa per pulirsi... la doccia- esclamò lui soddisfatto, facendola ridere, per poi baciarla intensamente.
-Giulia, Sangiooo venite, dove siete?- la voce di Deddy, che sembrava un bambino disperato li fece dividere.
-Ed ecco che si incomincia- sospirò lei sulle sue labbra.
-Già, già, un giorno lui mi dovrà ripagare per tutto questo, io li lasciavo anche da soli in stanza- boffocchiò lui. I due rientrarono in casetta e iniziarono la giornata insieme agli altri, si fecero gli auguri e iniziarono a cucinare per il pranzo.
Giulia avrebbe solo dovuto girare il sugo, per evitare che combinasse casini, mentre Sangio tagliava come suo solito le patate. Si scambiavano sorrisetti di intesa una volta ogni tanto, ma c'era sempre qualcuno che si metteva in mezzo.
-Allora questa pasqua tutti insieme- sospirò Enula, tutta contenta.
-Non siamo tutti insieme- sospirò Deddy seduto sullo sgabello, facendoli ridere tutti. Quella sua nostalgia di Rosa, stava diventando tragicomica a tratti.
-Dai De manca poco e vi rivedrete- lo intimò Aka.
-Mi manca lo stesso-
-Lo sappiamo, ma vedrai che quando vi rivedrete sarà tutto ancora più bello- gli disse Enula, comprensiva nei suoi confronti.
-Lo so ma è strano stare qui senza di lei. È come se ti portassero via Ale o come Giulia senza Sangio- spiegò Deddy con sguardo disilluso. Enula e Sangio si guardarono per poi spostare gli sguardi sotto i loro rispettivi punti di riferimento nella casa, che stavano improvvisando un qualche strano balletto.
Sangio riflettè un attimo su ciò che sarebbe potuto essere stare lì senza di lei, strano davvero strano, ormai si erano costruiti una loro bellissima quotidianità e se qualcuno l'avesse rotta sarebbe stato orrendo.
-Wiiii allora qui abbiamo concluso qualcosa- arrivò Giulia sulla spalle di Ale, spezzando quel silenzio malinconico che si era creato fra di loro.
-Esatto qui abbiamo fame- continuò Alessandro facendola volteggiare dopo averla poggiata per terra. Quei due erano così simili in realtà e bellissimi da guardare dal di fuori.
-Bisogna solo apparecchiare al volo- disse Tancredi.
Dieci minuti dopo erano tutti seduti al tavolo e fecero un brindisi di buon augurio per la festività.
Sangio e Giulia sedevano vicini e lui non perdeva mai l'occasione per poggiarle la mano sulla gamba. Lui finiva sempre ciò che Giulia lasciava nel piatto, non senza rimproverarla.
-Non puoi non voler finire le lasagne-
-Gio sai che mi riempio subito- si lamentò lei.
-Bah assurdo- e finiva di mangiare nel suo piatto.
Dopo aver finito il pranzo, i ragazzi proposero una partita a carte e si misero a giocare per un po' di ore, Giulia dopo un po' si stufò  e se ne andò sul divano, Sangio avrebbe voluto raggiungerla se non fosse che gli altri lo costrinsero a rimanere al tavolo con loro.
-Dai rega ho perso per la quarta volta ba- esclamò dopo la fine della partita, alzandosi e cercando Giulia sul divano, che però non c'era più, la trovò con Sam sulle gradinate che ridevano davanti a dei video, e di certo non se la poteva portare via, così si mise insieme a loro a scherzare, finché Sam si alzò e andò via lasciandoli finalmente soli.
-Che ti avevo detto sta mattina- le disse lui, mentre se la portava sul petto.
-Ahaha hai ragione- ridacchiò lei.
-Sai che puzzi un po'- le disse annusando la sua testa e beandosi del suo profumo.
-Ma smettila va, tu puzzi-
-Direi di sì, doccia?- Sangio aveva un obbiettivo e non avrebbe rinunciato.
Lei lo guardò, la faceva sentire desiderata e per lei era una cosa nuova e le smuoveva tutto. -Ok- annuì nel suo collo.
-Ok?- richiese lui sorridente.
-Ahaha si scemo- e si alzò da lui -Ti aspetto tra cinque minuti- Giulia uscì e iniziò a camminare verso il bagno di camera sua, che usava praticamente solo lei ormai.
Lui si fermò a guardarla, era eccitato all'idea e corse verso camera sua a prendere il suo accappatoio, Deddy però lo raggiunse in camera.
-Oi- entrò, Sangio imprecò mentalmente.
-Ei- e lo vide sdraiarsi sul letto.
-Ti voglio bene lo sai brody-
-Anche io- rispose lui sbrigativamente.
-Che stai facendo?-
-Vado a farmi una doccia-
-Uh se mi aspetti vengo e ce la facciamo nel bagno grande-
Che si doveva inventare.
-Nono bro voglio riflettere un po'-
-Anche io non è che sia in vena di parlare molto- niente non capiva.
-De-
-Si?-
-La doccia non me la faccio nel bagno grande- provò a fargli intuire lui.
-E perché?- lo guardò perplesso -L'altra doccia sta nella camera di Giulia-
Sangio lo guardò come per dire appunto, ma lui non capiva.
-Vabbe se non vuoi passare del tempo con me basta che lo dici- 'O santo cielo' penso Sangio.
-No bro non è quello, me la vado a fare da Giulia, con Giulia-
-Ahhhhh, eh dillo prima- rise Deddy.
-Pure tu potresti essere un po' più intuitivo- rise il biondo.
-Eh vabbe Giulia è così innocente, non me la riesco a immaginare-
-Eh bravo continua a non farlo- rispose Sangio, mentre stava uscendo dalla porta sotto lo sguardo malizioso di Deddy.
Aprì la porta del bagno e la chiuse a chiave per evitare qualsiasi tipo di inconveniente, vide che Giulia era sotto la doccia e il vapore non gli permetteva di vedere oltre.
Lui si sbrigò a svestirsi e quando entrò in doccia, finalmente potè bearsi della vista della sua ragazza totalmente bagnata e svestita.
-Pensavo non arrivassi più- disse lei con tono innocente, mentre continuava a sciacquare i capelli.
-Si lasciamo stare, Deddy voleva farsi la doccia insieme a noi praticamente- sbuffò lui, prendendola per i fianchi avvicinandola.
Lei rise sulla sua spalla, lasciandoci un bacio sopra.
-Allora vuoi lavarti si o no?- gli chiese lei, iniziando a bagnargli i ricci con il getto d'acqua, passandoci la sua piccola mano.
Lui annuì e prese a baciarla, intensamente. Giulia presa da una grandissima spinta di sicurezza, che lui le dava sempre in qualche modo, prese l'iniziativa e decise che per quella volta sarebbe stata lei a metterlo al centro dell'attenzione e non il contrario dato che fino a quel momento non avevano fatto oltre che i preliminari e di certo non avrebbe voluto consumare la sua prima volta in quel modo.
Gli fece togliere le sue mani dalla sua schiena per potersi spostare, gli baciò il collo, mentre poggiava la mano di lui sul suo seno, così da potergli sospirare vicino all'orecchio. Lui sembrava per la prima volta sotto il suo più totale controllo, non era mai successo era sempre stato lui,anche giustamente a condurre il gioco.
Dopo un po' Giulia iniziò a scendere con i baci, finché non si mise in ginocchio, arrivando alla V del ragazzo, soffermandosi sul quel punto. Lui intanto si era poggiato con la schiena alla parete della doccia, era stupito da quella presa di iniziativa e il pensiero di quello che stava per accadere per la prima volta per lei, lo faceva eccitare ancora di più, come tutto  con lei del resto.
Tirò fuori un sospiro pesante quando percepì il calore delle labbra e della lingua in quel preciso punto. Era già successo con altre ragazze, ma con lei era tutto amplificato, il fatto che lei gli si stesse concedendo in quel modo voleva dire che lei si fidava ciecamente di lui, e questo lo faceva sentire importante, lo coinvolgeva emotivamente.
-O cazzo Giu- sospirò, mentre gli poggiava una mano sui capelli, per farle capire che andava bene e che poteva aumentare la velocità. La sensazione migliorò ancora di più quando Giulia iniziò ad aiutarsi con la mano.
-Cristo- Sangio abbassò la testa, fino a quel momento tenuta su ad occhi chiusi, sapeva che se l'avesse guardata sarebbe stato peggio e infatti dopo averla vista in ginocchio su di lui, a fare quello che stava facendo, nuda, completamente bagnata dall'acqua, non potè trattenersi ancora a lungo e venne 5 minuti dopo.
Una volta finito, lei si alzò con lo sguardo verso il basso, si vergognava come una ladra, ma era contenta di averlo fatto godere per una volta solo lui.
Lui rimase con gli occhi chiusi e immobile un po' di tempo. -Mio dio Giulia cosa mi stai facendo- sospirò, rendendosi conto di quante emozioni gli avesse fatto provare solo in quei pochi istanti di tempo.
-Non andava bene?- chiese lei a testa bassa, fraintendendo la frase.
-Oh nono, andava benissimo- ridacchiò lui facendole alzare il volto, eccola la Giulia bambina insicura, pensò lui, notando come ci volesse un attimo a farla tornare in quel modo. Lei arrosì e si nascose nell'incavo del suo collo.
-Mi fai provare delle sensazioni che non immagini- le disse allora, volendole far capire che per davvero andava bene.
Lei ridacchiò e dopo avergli scoccato un bacio sulle labbra, chiuse il getto d'acqua e uscì dalla doccia, mentre lui l'abbracciava da dietro. Le prese l'accappatoio, facendoglielo infilare, chiudendolo per bene. E poi si coprì anche lui.
La ribaciò appena finì di coprirsi, non sembrava intenzionato a staccarsi.
-Gio ci dobbiamo asciugare a meno che tu non voglia farci ammalare- rise lei, riuscendo a sfuggire alle sue labbra per pochi secondi. Lui fece dei versi di lamento, senza allontanarsi, prendendo il phon mentre continuava a baciarla.
Le asciugò i capelli e poi lei asciugò i suoi, si rivestirono in bagno infilandosi i pigiami e uscirono da esso.
-Io penso che salterò la cena- esclamò lei sdraiandosi sul letto.
-Lo immaginavo però, mi accompagni  lo stesso- disse sollevandola dal letto.
-Maaa comeee non ti è bastato il tempo in bagno?- chiese lei ironica.
-Assolutamente no- rispose lui tutto fiero.
Sangio se la tenne in braccio per il resto della serata, sembrava che avessero la colla e la prima a stupirsi di quel atteggiamento era proprio Giulia, abituata lei a richiedere attenzioni 'Se questo è quello che ottengo lo farò più  spesso' penso divertita mentre lui era praticamente sdraiato su di lei mentre erano sulle gradinate con gli altri, Sangio non ascoltava niente e nessuno se no il respiro, il cuore e le parole della ragazza, quel giorno era totalmente perso per lei.

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