Accademia.

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È il quinto anno di accademia e Giovanni è insieme ai soliti compagni di sempre, nel cortile a fumarsi qualche sigaretta, lui solo alla menta.
Si sono tutti un po' sciolti la cravatta, per aprirsi un po' il colletto della camicia che sono obbligati a indossare durante l'orario scolastico. L'ha sempre un po' odiata lui questa divisa, ma si tratta solo di quelle sei ore al giorno che può sopportare.
-Si zi dobbiamo cominciare a organizzarci per quest'estate fidatevi di me, siamo a maggio, più aspettiamo più pagheremo- Dennis stava provando a convincerli a prenotarsi una crociera, ma quasi nessuno del gruppo era favorevole.
-De', ma perché proprio la crociera, andiamocene in qualche isola greca, è più conveniente- Tancredi era il miglior organizzatore che potesse esserci.
-Per me va bene qualsiasi cosa- sospirò Luca abbastanza depresso come al solito suo.
-Tu Sissi che farai?- Chiede Giovanni, curioso della sua amica del quarto.
-Ah non lo so ancora, pensavamo di andare con Enu a Lanzarote, e per il resto scendo con Dario in Puglia, dalla sua famiglia-
-Gio non sviare il discorso! Dimmi che ne pensi- lo riprende Dennis facendolo scoppiare a ridere, seguito a ruota dagli altri.
-Bro non lo so come sono organizzato quest'estate, devo sentire i miei e vedere altre cose, voi organizzate e poi magari mi aggiungo- sospira pensoso.
In quel momento vede gli studenti della sezione dei ballerini uscire dalla loro sala principale.
Prima i maschi, infatti Dario e Alessandro e Sam cominciano a raggiungerli, poi le ragazze anche si sparpagliano per il cortile. Intravede Chiara e Mattia chiacchierare con Giulia e sorride solo a guardarla.
Lui e Giulia si sono ufficialmente fidanzati ormai più di un anno fa, ma tutte le volte che la vede sente una strana sensazione nella pancia.
Ha la sua solita divisa da moderno, i pantaloncini aderenti da ciclista, il top nero e Giovanni constata con gioia che ha infilato la sua felpa arancione.
Si copre spesso lei perché si sente in soggezione ad andare in giro troppo scoperta e Giovanni con tutti gli studenti più piccoli che ormai la conoscono in parte ne è felice.
Ha un bel corpo Giulia, dal terzo in poi ha cominciato a essere più attenta all'alimentazione. Quando l'ha conosciuta al primo anno era magra come un chiodo. Può dirsi felice Giovanni perché in terzo hanno cominciato a consolidare il loro legame da amici, e lui era attentissimo al fatto che rispettasse i pasti.
A fine terzo liceo si dichiararono i propri sentimenti dopo non si sa quanto di confusione nelle loro menti.
Si ricorda bene lui il pensiero di non avere una scusa per vederla quell'estate, erano così timidi che non avevano il coraggio di provarci. Lui era sicuro che lei ricambiasse, ma non era certo di volere una relazione, solo che appunto l'idea di starle lontano per 3 mesi, senza poter avere contatti con lei se non di messaggistica, gli mise così tanta tristezza che capì che voleva provarci. Poche scelte giuste aveva fatto in vita sua come quella di averla fatta entrare nella sua vita.
Lo aiutò molto durante il quarto, gli stette vicino anche nei momenti difficili, lo rimise un sacco in riga sotto un sacco di punti di vista, nonostante lui fece un po' di resistenza all'inizio.
Anche lei era cresciuta tanto anche se per lui era sempre piccola, nel senso buono del termine. Si divertirono anche moltissimo.
Il fatto poi di vivere quella relazione in un contesto come l'accademia, li aveva proprio resi già una coppia super affiatata.
Quasi convivevano ultimamente.
Il pensiero che di lì a pochi mesi si sarebbero divisi gli dispiaceva molto, ma provava a pensare in maniera più curiosa verso il futuro. Chissà quale sarebbe stata la loro nuova quotidianità.
Giulia è a pochi passi da lui, accompagnata dalla sua migliore amica e il suo ragazzo, quando il suo professore di dance hall la blocca per parlarle di qualcosa.
Giovanni letteralmente detesta quell'uomo perché la mette sempre in delle situazioni spiacevoli e le fa delle battutine ambigue e la cosa peggiore è che sa che non succede solo con Giulia, ma lo fa anche con altre ragazze.
Quest'anno pare averla presa di mira e le propone un sacco di progetti, che se non fosse che entrambi sono convinti fosse un pervertito, sarebbe anche bello.
Il problema è che Giulia, in quanto allieva, spesso si vede costretta a dover dire di sì e lui non è che può farci molto, non può incazzarsi con un professore, ci perderebbe e basta. Si limita ad accompagnarla quando può e la cosa assurda è che si è convinto ormai che quel dannato prof le mette le prove nelle ore in cui lui ha qualcosa da fare, Giovanni ne è praticamente certo.
Chiara lo ha raggiunto e ha visto anche lei chi ha bloccato la sua amica.
-Quel viscido, spero davvero di non esserci io al posto di Giulia l'anno prossimo- sospira la bionda mentre saluta gli altri.
-Secondo me ci sei vicina Chiare'- dice Dario, ridendo un po' per la faccia di Mattia, abbastanza contrariato dalla cosa.
-Settimana scorsa l'ho beccato a fissarti in sala 3- spiega il riccio.
-Guarda te questo- sputa Giovanni pieno di rancore nei suoi confronti, passandosi la mano sul viso. Vuole bene a Chiara, è la migliore amica di Giulia e tiene anche a lei, anche se la principale fonte di fastidio verso quell'uomo nasce proprio dal fatto che importuni così tanto la sua ragazza.
Continua a guardarla, è nervosa e imbarazzata, come al solito quando parla con lui, che le ha messo una mano sulla spalla e ha preso quasi ad accarezzarla, Giulia ha provato a spostarsi leggermente, ma lui ha fatto resistenza.
Sembrano quasi congedarsi proprio quando lui la lascia e lei lo saluta con la mano quando lui fa cadere praticamente apposta la sua bottiglietta d'acqua.
Giulia sbarra gli occhi quando lui le dice una cosa che Giovanni non può sapere, ma la intuisce quando la vede piegarsi per raccoglierla e leggermente arrossita quando si rialza. Mentre faceva questo movimento lui le ha palesemente guardato il culo.
Giovanni scatta e nonostante Dennis provi a fermarlo lui si dirige verso di lei. Non vuole fare scenate, ma ha visto abbastanza. Le spunta da dietro e le mette una mano sulla spalla.
-Salve- saluta il prof -Ciao Giu- le da un bacio sulla fronte.
-Ciao Giovanni, come procedono le tue canzonette?- ha questo modo di fare così da faccia da schiaffi con lui, che potrebbe veramente tirargliene un paio, ma deve contenersi, non gliela darà mai vista.
Giulia intanto gli si è stretta al petto, ringraziandolo silenziosamente di essere intervenuto.
-Possono andare sempre meglio. Avete finito?- Chiede nel tono più cortese che riesce a tirare fuori. Giulia annuisce sul suo petto.
-Sisi le ho detto tutto. Bene Giulia miraccomando eh lunedì alle 3-
-Si-
Il professore le fa un occhiolino e si congeda.
-Che voleva sta volta?- le chiede scocciato, mentre si girano verso gli altri.
-Un videoclip per l'orientamento- sbuffa lei dandogli un bacino sul petto.
Giovanni intanto ha voltato la testa e lo ha ribeccato a guardarle il sedere.
-Che cazzo di maniaco che è!- sbotta portandosela di fronte e camminando dietro di lei, avvolgendola completamente.
-Hai visto la bottiglietta? Te lo giuro Gio non vedo l'ora di non doverlo più sopportare. Non capisco proprio perché non lo cacciano via-
-Sai che ha un aggancio qui, altrimenti è impossibile da spiegare-
-Uff vabbe dai fammi distrarre come stai? Come sono andate le lezioni?- sospira Giulia, dando un bacio sul braccio di lui che continua a stringerla.
-Tutto bene, per fine anno uscirà un pezzo estivo-
-Che bello Gio, sono contenta-
-Tu invece?- le chiede poco prima di raggiungere gli altri.
-Ho ancora un po' di dolore al collo, ma va meglio- sospira lei dolorante.
Arrivati di fronte agli altri lui non si allontana, anzi comincia a farle una sottospecie di massaggio alla base del collo, sempre premuroso a quei dolori che le prendono.
-Allora che ti ha detto?- le chiede Chiara.
-Un video per l'orientamento, ma vi prego parliamo d'altro- Giulia alza gli occhi al cielo.
-Stavamo discutendo di quest'estate, ma il tuo ragazzo è noioso e non vuole farci sapere- si lamenta Deddy.
La ballerina alza la testa verso di lui, che le fa un sorrisetto innocente alzando le spalle.
-Mi avevi detto che non avevi nulla in programma- lo accusa piano.
-Non ho nulla in programma- le risponde lui.
-Non ci credo ci stai pisciando per Giulietta?- chiede quasi scioccato Dennis.
-No!- risponde quasi offeso lui -È che andrà a Milano per qualche settimana per delle audizioni e stage e io dovrei farmi un giro su per firmare con l'etichetta- spiega Giovanni.
-Si e per mettere una firma ci metti qualche settimana- gli risponde l'amico.
-Oh ma che vuoi De! Ovvio che non firmo e basta magari mi metto anche a registrare qualcosa, per ambientarmi-
-Si voglio proprio vedere a luglio chi ci sta in studio per te- lo prende bonariamente in giro Dennis.
-Sicuramente qualcuno più che per te- risponde Giovanni mentre ride.
-Vabbe facciamo finta che non lo fai per lei, di agosto che mi dici?-
-Abbiamo già preso i biglietti per Barcellona- dice Giulia con voce colpevole, dispiacendosi di aver monopolizzato così tanto l'estate di lui.
-Vedi?! Vuoi abbandonarmi- sospira fintamente melodrammatico l'amico.
-Sei tu che sei andato in fissa su no fidanzati per l'organizzazione- li spalleggia Tancredi.
La verità è che Dennis aveva da poco lasciato la sua ragazza storica, e voleva passare una vacanza a distrarsi solo uomini, e Giovanni quando aveva dovuto decidere tra la sua ragazza e la musica e una crociera piena di discoteche, non ci aveva messo molto a decidere. Odiava le cabine delle navi poi.
-Lo difendi pure?- chiese sbalordito al riccio. -Bene io vado in classe, sono stufo di ascoltarvi-
-Eddai De- cerca di fermarlo Sangio, ma ormai il moro si era defilato.
-Amo, mi dispiace davvero, se vuoi andare vai- Giulia si gira verso di lui.
-Ne abbiamo già parlato, caso mai se non scelgono la crociera potrei anche raggiungerli per un paio di giorni, ma se devo spendere duemila euro così, preferisco venire su con te e lavorare un po'- le accarezza il viso lui rassicurandola che non è una questione che riguarda esclusivamente lei.
Giulia gli sorride e si sente più serena.
-Ora devo tornare in sala amo- lo abbraccia per poi dargli un bacio leggero.
-Ti aspetto da te- le sussura lui all'orecchio, vedendola come al solito ridacchiare felice quando sa che dopo le lezioni potrà averlo tutto per sé in camera.
Si salutano e poi la vede incamminarsi con gli altri.
-Sangius dai andiamo, poi vediamo che riusciamo a combinare con Dennius- lo abbraccia Tancredi sorridente.
Qualche ora dopo Giovanni è entrato in camera di lei con la cena appena riscaldata nella sala comune. Si è steso sul letto e sta guardando dei testi al computer quando Giulia rientra a tratti triste.
-Oi- la richiama lui, mettendo da parte il PC.
-Ei, come stai?- gli chiede subito mentre comincia a svestirsi e a svuotare il borsone.
-Bene, tu? Hai una faccetta- si alza dal letto e le si affianca, leveandole dalle mani il borsone e sistemandolo più in là. Le prende il viso e si fa guardare.
-È venuto a vedermi a lezione, e poi davanti a tutti mi ha consegnato i vestiti per il video- sbuffa lei.
-Sono così terribili?- le chiede con mezzo sorriso provando a smuoverla un po'.
-Mah giudica tu-
Giulia prende il costume dal borsone e ne tira fuori un sottospecie di body intimo rosso di pizzo, adatto forse a video meno accademici.
-Scherzi?-
-Ha detto che ci posso mettere una giacca sopra- risponde lei sconsolata.
-Ma sei nuda! Ma che razza di video di orientamento dovrebbe essere- lui comincia a innervosirsi.
-Lo so! Poi davanti a tutti, sono diventa rossa come questo- Giulia si mette le mani in faccia e scuote la testa al ricordo.
-È lui quello che dovrebbe vergognarsi, capito?- le scosta le mani dal viso, ma questa cosa proprio non gli va giù.
-Non so proprio come fare amo- Giulia è disperata, l'unica persona da cui si è concessa a farsi vedere svestita più del comune è il suo ragazzo e i suoi genitori quando era piccolina, le scoccia da morire dover apparire in un video di orientamento così, ripreso tutto da lui proprio.
-Facciamo così, caschi il mondo sarò con te durante le riprese e se avrò lezione facciamo venire qualcun altro, ci alterneremo e poi ti presto una mia giacca, bella larga e lunga che ti metti sopra e se lui ti dirà di torglierla, gli dici di no, che non farai il video non importa le conseguenze-
Le dice queste parole con la faccia più rassicurante e ferma che riesce a farle.
Lo guarda lei trovando nelle sue iridi azzurre un porto sicuro e una soluzione a tutti i suoi problemi. Tutto è più semplice quando lo guarda.
-Va bene- gli fa un sorrisetto e lo abbraccia e lui ricambia. Gli ha sempre fatto molto ridere come lei scompaia quando la racchiude, e gli provoca anche un moto di tenerezza, è proprio la sua piccolina per quanto melenso questo possa risuonare alle sue orecchie.
-Che dici vuoi farti la doccia subito? O mangiamo prima?- le chiede dandole un bacio sul capo.
-Mi sono già lavata negli spogliatoi, fammi mettere più comoda e mangiamo- gli dice scostandosi dalle sue braccia.
Intanto fuori ha cominciato a piovere e lui si sente così al sicuro, mentre sistema la cena sul tavolino di camera Giulia e lei spoglia di tutto è alla ricerca di qualcosa da infilare.
-Perché ti sei lavata prima?- le chiede già sapendo la risposta, ma si diverte a prenderla in giro.
-Perché tutte le volte che faccio la doccia qui, qualcuno si intrufola sempre e ci mettiamo delle ore- ridacchia lei, arrossendo.
-Potresti dirmi di no eh- aggiunge lei, avvicinandosi di soppiatto.
-Sei tu che sei troppo convincente- ride lei, colpevole.
-Quindi è colpa mia eh?- la prende dai fianchi, coperti da una maglia larga delle sue, girandola verso di sé.
-Si tutta colpa tua- sorride lei, mettendogli le mani dietro il collo. Lui la solleva di colpo, facendola ridere.
La poggia sul tavolo, dopo aver spostato il più possibile la loro cena e dopo aver osservato per bene quel viso illuminato, prende a baciarla come ha aspettato da qualche giorno.
Stando in accademia non si possono permettere grandi effusioni, nemmeno in cortile. Quando prima camera di Giulia era abitata da due coinquiline era davvero rarissimo riuscire a passare serate di questo tipo. Le due erano state espulse per non si ricorda nemmeno quale motivo e da qualche mese a questa parte il fine settimana e ogni tanto anche di più, passa le sue serate qui con lei. Si sono imposti di evitare tutte le sere per non essere esagerati, ma la cosa non gli dispiacerebbe così tanto.
-Perché non ti sei tolto la divisa?- gli chiede lei tra un bacio e un altro.
-Mi sono scordato- finge lui.
-Mhmh sisi- sorride lei. Lei sa perfettamente che l'ha tenuta perché sa che le piace tanto e poi gli piace un sacco quando Giulia distratta dai baci si mette a sciogliergli la cravatta.
Sembrano quasi una moglie e un marito che si ritrovano a casa dopo il lavoro e la cosa un po' lo intriga e diverte.
Si è poggiato con le mani al tavolo e praticamente la sovrasta a tal punto che se non fosse ben agganciata con le gambe al suo bacino, sarebbe caduta all'indietro.
Gli sta provando a sciogliere il nodo ma lui la spinge troppo indietro, lei scoppia a ridere e così lui si poggia solo su una mano, e porta l'altra dietro la sua schiena, se la porta quanto più possibile vicino.
Si è praticamente dimenticato della cena quando lei ha cominciato a baciargli il collo e sta finendo di sbottonargli la camicia quando bussano alla porta della camera.
Lei smette il suo movimento e si guardano confusi.
-Vado io, tu non farti vedere prima che non sappiamo chi è-
-Che palle- sbuffa lui, riabbottonandosi la camicia.
Lei ride prima di aprire la porta e scoprire chi è che li ha disturbati. Davanti all'uscio della porta ci sono Mattia e Cristian due ragazzi più piccoli di loro, sono compagni di corso di Dario.
-Ei ragazzi ditemi-
Giovani si rilassa quando capisce che non è nessun professore e non aspetta molto a comparire dietro di lei, cominciando a prendere il suo pigiama.
-Ah scusa ti abbiamo disturbata?- chiede Cristian educato.
-Nono stavamo per cenare- risponde lei sorridente, mentre lui alza gli occhi al cielo sperando di non essersi fatto vedere.
-Ti volevamo dire che il prof di dance hall ci ha chiesto di partecipare insieme a te al video, e niente ci ha mandato i video della coreo e ci ha chiesto di farteli vedere, ma non avendo il tuo numero- continua Cristian sorridente.
Giovanni è quasi rassicurato da quell'informazione, ci sarà qualche sano di mente con lei.
-Ah sisi certo- annuisce lei sollevata anche lei.
-Dallo a me!- esclama Mattia quasi risvegliatosi da una trance silenziosa.
Giovanni alza la testa dalla maglietta che ha finalmente trovato per osservare questo ragazzo quasi entusiasta di avere il numero di lei.
-Emhh ok ahahaha- Si mettono tutti e tre a ridere tranne Giovanni.
-Scusa è che sono un po' stanco-
-Fa niente, vai te lo detto-
Conclusa la questione Cristian la saluta e comincia ad  avviarsi convinto che il suo amico lo stesse seguendo.
Mattia invece è rimasto fisso a guardarla e Giulia gli sorride non sapendo che dire o fare, si gira verso Sangio per capire se c'è qualche cosa che si è persa.
Il più grande prende quello sguardo come una richiesta d'aiuto, e le va affianco.
-Ti serve altro?- chiede educato ma senza sorridere. Un altra volta il ballerino sembra risvegliarsi e arrossisce.
-Come? Nono, fatto ora io e Cristian andiamo, ciao- si gira verso dove crede sia L'amico e capisce la figuraccia, gli rivolge un sorriso di cortesia e corre via dove sente il richiamo dell'amico che evidentemente si è accorto della sua assenza.
Entrambi rimangono interdetti e scoppiano a ridere.
-Penso che nemmeno io ti ho mai guardato così imbabolato- ride lui.
-Dici che era per quello?-
-Mah non lo so sembrava in estasi a guardarti, ma guarda te oh, già devo pensare a quel maniano ci manca un latinista- sbuffa poi lui.
-Ma va sarà stato stanco- ride lei sedendosi a tavola,  da lui.
-Se se ti stava facendo la radiografia, con me dietro poi, ma si può? Ci hanno anche interrotti!-
-Dai brontolo finiamo di cenare che è già quasi freddissimo-
Mangiano parlando del più e del meno e una volta finito, lui si occupa di andare a buttare i piatti sporchi nella sala comune dove rivede i due ragazzi di prima. Si va a prendere un bicchiere d'acqua e Mattia lo raggiunge, prendendosene uno anche lui.
Non sa bene che fare dato che gli è messo praticamente affianco.
-Ne porti uno anche a Giulia?- gli chiede con fare simpatico.
-Emh no- lo guarda stranito.
-Non mi sono presentato prima, piacere Mattia-
-Giovanni- non sa nemmeno perché è ancora qui, fa per andarsene, ma lui lo riblocca.
-Da quanto state insieme? Sembrate in confidenza-
-Quasi più di un anno perché?- ora è quasi scocciato.
-No sai è che Giulia per noi più piccoli è un po' un mito, avendo vinto la nazionale. È davvero un piacere guardarla, io la trovo estremamente sensuale- dice lui convinto -Nel ballo, assolutamente, quando balla- si corregge dopo aver visto il viso contrariato del cantante.
-Si è bravissima, ma cosa c'entra con noi?- gli chiede retorico.
-No nulla è che non sapevo fosse in compagnia ero solo curioso- fa spallucce lui.
-Beh si è fidanzata e il sottoscritto non è intenzionato a lasciarla a breve. Sii sincero con le persone Mattia. Ora scusa ma torno da lei e vedi di regolarti non le piace sentirsi a disagio, già il professore è un pazzo, mi auguro che la aiuterai come collega e che non la metti ancora di più in difficoltà chiaro?- è duro nel dirlo, ci tiene che le cose siano chiare.
Il biondo annuisce e lui va verso la stanza.
È deciso a raccontarle tutto, si è anche innervosito per la sfacciataggine del ragazzo.
-Non hai capito quel tizio ODDIO- Si sbriga chiudere la porta dietro di lui e lo fa anche a chiave.
Giulia si è girata verso di lui e un po' imbarazzata gli spiega -Volevo provare la taglia-
La ballerina si era messa il costume e quando Sangio aveva aperto la porta non si aspettava minimamente di vederla così, tanto che si scorda di Mattia.
-Ok penso che dopo questo, non potrò vedere mai più un porno perché sei irraggiungibile- gli esce, squadrandola da capo a piedi.
-Giovanni!- gli lancia un cuscino tutta rossa, che lui schiva, veloce nel raggiungerla.
-Sei da mozzare il fiato amore- continua imperterrito a volerla imbarazzare, sta volta più elegante.
-Smettila dai- sorride lei, poggiando la testa sul suo petto.
Lui la stringe e alza gli occhi sullo specchio che c'è nella stanza.
-Per me possiamo stare così anche un quarto d'ora, sorride lui beffardo, avendo una visuale completa della schiena e del fondoschiena di lei.
Ci poggia le mani e lo accarezza, mentre lei sghignazza.
-Forse e dico forse potrei anche ringraziarlo per averti dato questo coso-
-Cretino- si prende un buffetto sul collo da parte sua, che si sgancia da lui.
-Sai cosa potresti fare invece? Andarmi a prendere le tue giacche- gli fa gli occhioni lei.
-Ma a me piaci così!- si ribella lui, restringendosela addosso.
-Ti prometto che dopo ti faccio un regalino vestita così se vai ora- sorride lei consapevole ormai di poterlo avere in pugno senza troppo impegno.
-Corro!- esclama lui con gli occhi sbarrati.
-Non aprire a nessuno eh- le raccomanda prima di catapultarsi fuori dalla stanza.
Ha già il cuore che gli batte forte e l'idea che lo attende lo fa sbrigare ancora più.
Entra in camera sua irruento e saluta al volo i suoi compagni.
-Sei da Giulia?- gli chiede Tancredi mentre lo vede smistare tra le sue cose.
-Si-
-Ma che cerchi?- gli chiede Deddy molto più calmo di quella mattina.
-Una giacca rossa o nera- riflette lui pensoso.
-Ne hai di giacche tu, ma a che ti serve?-
-Il prof quello là, gli ha dato praticamente un body intimo come costume e Giulia vuole una giacca larga per coprirsi un minimo- spiega Giovanni mentre l'immagine di lei che lo aspetta lo fa impegnare ancora di più.
-Che porco che è- sospira deddy.
-Si lascia perdere, poi prima è venuto a bussare uno alla porta, imbabolato oh, io non lo so guarda, mi è pure venuto a chiedere da quanto stessimo insieme-
-Lo sai che i piccolini sono così dai-
-Beh ma nemmeno cosi plateale dai bro-
-Guarda che tu in terzo eri proprio così eh-
-Ma che dici? Lei era la sottona oh!-
-Si va beh zi come ti pare, mica ti imbambolavi tutte le volte che ballava no-
-Vabbe ma quello è un altro discorso e poi sapevo non fosse fidanzata, questo conta cazzo!-
-Come preferisci credere tu- rincarò la dose Tancredi.
-Vabbe vaffanculo io torno da lei- sorride soddisfatto lui con le sue giacche in mano.
-Le protezioni zi- lo prende per il culo deddy e lui lo rimanda a quel paese prima di uscire fuori.
Evita in tutti i modi qualsiasi persona possa fermarlo a parlare. È entusiasta quando gira l'angolo verso il corridoio.
Vede che il prof sta camminando verso camera sua e la sola idea che lui possa effettivamente vederla così, farla morire di vergogna e rovinargli la serata gli fa accelerare il passo.
-Salve prof ha bisogno di qualcosa?- chiede il cantante prima ancora che lui lo avesse notato. Si piazza di fronte alla porta determinato a non farlo nemmeno bussare.
-Si volevo chiedere a Giulia se aveva provato il costume che le ho dato-
-Si lo ha fatto-
-Beh se non ti dispiace vorrei parlare con lei- ma Giovanni non si smuove nemmeno di un millimetro.
-Guardi mi dispiace dirglielo, però non potrebbe venire a fare visita agli studenti oltre l'orario scolastico e poi Giulia ha un forte mal di testa, mi ha chiesto di non far entrare nessuno perché voleva provare a dormire-  risponde nella maniera più convincente possibile.
-Ah cavolo mi dispiace, beh dille che sono passato allora- punto sul vivo il professore si congeda e se ne va.
Giovanni entra finalmente nella stanza e Giulia gli chiede come mai ci ha messo così tanto.
-Il nostro amato prof voleva entrare qui, l'ho dovuto fermare- sbuffa lui porgendole le giacche, che lei comincia a provare.
-Grazie per aiutarmi sempre- gli sorride lei dolce dallo specchio.
-Sai che ti amo- l'abbraccia da dietro e le da un bacio nell'incavo del collo. Sorridono nello specchio e poi Giulia comincia a farlo indietreggiare.
-Che fai?- le chiede lui sorridente.
-Una cosa che ti piace- ridacchia lei facendolo sedere sul suo letto.
Si sfila la giacca e poi si piega in ginocchio, gli bacia la pancia mentre comincia a sbotonargli il pantalone e lui le accarezza il capo.
-Non voglio che ti fai male alle ginocchia- sospira lui, già su di giri.
-Tranquillo non ci vorrà molto- ridacchia lei lasciandolo definitivamente nudo.
-Fai la gradassa ora eh- ride lui guardandola felice che lei si sia convinta dopo tutto questo tempo che effetto ha su di lui.
-Zitto va- lo manda giù con la mano e comincia a usare le labbra sulla sua zona più sensibile.
Giulia ha imparato a conoscerlo. Cosa gli piace e cosa no e la ama sempre un po' di più per questo, per come stia attenta al suo piacere, tanto quanto lui sia al suo.
Ha ragione a dire che non gli ci vuole molto, ogni volta ci prova a resistere un pochino di più, ma oggi ha questo body che potrebbe mandarlo al manicomio e la visuale da dove è lui è assolutamente soddisfacente.
-Oddio Giu- viene e si lascia andare a questo sospiro finale. Lei si stacca e ridacchia, soddisfatta di aver avuto ragione.
-Dicevi scusa?-
-Ride bene chi ride ultimo vieni qua- l'afferra per un braccio e la porta sopra di sé.
Ridono insieme e lui comincia a baciarle il collo, accarezzandole le coscie.
-Ora vedi di controllare i tuoi versetti-
La prende in giro lui, infilando finalmente le dita verso il suo centro.
Giulia gli si aggrappa come fa sempre, in preda a lui e a alle cose che le fa provare.
Si stupisce quando dopo un po'le si posiziona sopra e si unisce a lei.
-Questo secondo round?- sospira lei quasi divertita.
-Sei troppo eccitante, lo sai- le dice lui con un sorrisetto beffardo.
-Sei bello- gli dice mentre lo osserva, dal basso. Le piace molto questa sensazione, averlo così vicino, petto contro petto, mentre si danno baci distratti. Non pensava che la loro intimità potesse aumentare sempre di più, invece si sentiva sempre un po' a casa con lui, ogni giorno sempre di più.
-Tu lo sei-
Un'oretta dopo erano stesi sul letto, lui era poggiato alla testiera del letto, lei poggiata sul suo petto, guardavano una serie mentre lui continuava un po' a massaggiarle la schiena.
Lui era così attento e poi quando stava con lui i dolori che la sua disciplina le portavano, si scioglievano sempre.
-Hai tutta la coscia destra livida amore- osserva lui mentre la sente così rilassata su di lui.
-Sono caduta da una presa- gli spiega lei serena.
-Beh cazzo-
-Sai che è sempre così-
-Altro che cantante, qui devo prendermi una laurea in fisioterapia- scherza lui.
-Ahahahaha scemo. Piuttosto domani che lezioni hai?-
-Giu domani è sabato- ride lui per quanto lei sia praticamente su un altro pianeta.
-Ah vero- lo segue lei nelle risate.
-Vuoi dormire?-
-Nono stiamo guardando la serie-
-Io  la sto guardando tu stai solamente combattendo per non addormentarti così su di me-
-Non è colpa mia se sei così bravo nei massaggi- ridacchia lei.
-Dai facciamo così-
Giovanni prende a stendersi e sistemarsi due cuscini così che lui sia rialzato.
La fa accomodare sul suo petto e l'abbraccia, dopo averla coperta. Abbassa il volume della TV e le dice -Dormi Giulie-
-Ti amo Gio, buonanotte- sussura sul suo petto, dopo avergli dato un bacio.
-Ti amo anche io piccola, dormi bene-
La capisce bene la stanchezza di Giulia, è davvero una trottola. Si ricorda bene i tempi in cui si erano appena conosciuti e lei dormiva così poco. Era sempre così stanca e tanto più magra, ogni tanto aveva quasi paura svenisse.
Ora la vedeva molto più serena e in parte era contento che lui centrasse qualcosina.
Il lunedì era arrivato e Giulia era lievemente in ansia per quelle prove. Come era certo,  il professore aveva scelto degli orari in cui Sangio non sarebbe potuto essere in sala con lei, quindi Giulia chiese una mano a Serena, una ballerina del suo corso che in quelle ore aveva pausa. Si era mostrata molto solidale con lei e anche Sangio ne era contento.
Entra in sala coperta dalla sua giacca e cominciò a riscaldarsi con Cristian e Mattia. Le riprese incominciano e le cose procedeno anche fin troppo tranquillamente, nonostante i sorrisi imbabolati di Mattia e le occhiatine del prof.
-Ok Giulia ora togliti la giacca per il mini assolo-
La ballerina si blocca immediatamente, e guarda Serena alla ricerca di occhi amici.
-No prof mi dispiace, ma non la tolgo- riacquistato un po' di coraggio si espone.
-Giulia, sono io l'insegnante, te lo ricordi vero?- la guarda con un sorriso infimo.
-Si, e mi dispiace, ma non mi sento a mio agio senza- è ferma nel modo in cui lo dice, nonostante si percepisca una certa tensione.
-E come mai?- chiede tranquillamente.
-Sono troppo svestita-
-Giulia hai un bellissimo corpo, ma poi sai che le ballerine devono fare questo e altro-
-Si, ma questa è una scuola e ciò che mi vincola a lei non è un contratto di lavoro, quindi dovrei sentirmi libera di poter dire di no- si sente molto in difficoltà a dire queste cose, ma deve provarci.
-È stato il tuo ragazzo a dirti di non farlo?- sorvola lui il suo appunto.
-Cosa? No?- ora è sbalordita.
-Senta guardi che Giulia ha ragione- interviene Serena, alzandosi e affiancandola.
-Ah ora capisco, ti ha mandato lui, questa cosa è assurda, mi sento quasi accusato- esplode il professore.
-Ok perché non ci calmiamo? Che differenza fa per lei con la giacca o senza giacca prof? Va bene anche così- si aggiunge Mattia.
-Si qui nessuno la sta accusando di nulla prof, il ragazzo di Giulia non c'entra nulla- anche Cristian prende le sue parti.
La ballerina si sente davvero protetta dai suoi compagni e ne è molto felice.
Il prof li guarda in difficoltà, non sa come rispondere.
-Io vorrei solo vedere- esclama mettendosi le mani in faccia -Ok, 5 minuti di pausa- aggiunge capendo di star esagerando.
Giulia guarda i compagni e gli sorride, ringraziandoli.
-Vado a prendere un po' d'aria- aggiunge e va verso l'atrio esterno.
Mattia la raggiunge dopo qualche minuto e lei ormai si sente tranquilla con lui.
-Grazie per avermi aiutato dentro-
-Tranquilla, è davvero un maniaco-
-Già-
Mattia le si avvicina e sorride imbarazzato.
-Allora come va il tuo anno scolastico?- Giulia finisce la frase, ma lui nemmeno la guarda che si butta sulle sue labbra.
Giulia è esterrefatta, lo allontana subito.
-Ma sei impazzito!-
-Scusa, è che, non so cosa mi è preso, scusami. Non dirlo a Giovanni ti prego-
-Ma scherzi? Non mentirò al mio ragazzo, di cui sono innamorata! E in ogni caso anche se fossi stata single non avevi alcun diritto. Ma ti sembra il modo?!- Giulia è furiosa, si era giusto giusto tranquillizzata per il suo professore e in un momento di calma lui ci aveva provato.
Rientra rabbiosa dentro la sala e dice a tutti che lei ha finito e non continuerà il progetto. Non da il tempo di ribattere a nessuno che corre fuori di li.
Serene la segue e si fa raccontare cos'altro era successo.
-Non ci posso credere- l'amica è completamente esterrefatta, quel Mattia le stava simpatico.
-Si, che poi non è nulla di che, è il momento in cui è successo. Esco da una stanza in cui c'è un maniaco e arriva lui che prende e si permette di baciarmi, che razza di figura ci fai?-
Passa un'oretta a sfogarsi con Serena e poi va verso l'ala dei cantanti per togliersi il peso con Giovanni il prima possibile.
Lo trova nell'aula di teoria musicale, aspetta che il professore esca e entra dentro.
Il ragazzo è seduto e sta scherzando con i suoi compagni. Enula si accorge di lei e lo richiama.
I loro occhi si incontrano e lei lo chiama con la mano.
Gli fa strano che lei irrompa così in classe, lo avrà fatto giusto una volta e la cosa lo preoccupa.
-Ei dimmi, cos'è successo?-
-Stavo provando, poi mi ha chiesto di togliermi la giacca, abbiamo cominciato a discutere e gli altri mi hanno anche aiutata, il prof ha chiesto una pausa e io sono uscita, Mattia mi ha seguito e mi ha baciata, ti giuro che non ho ricambiato per mezzo secondo, giusto il tempo di realizzare. Ero così arrabbiata che sono scappata via. Sono venuta qui per dirtelo prima che lo vieni a sapere da altri, e poi pensa che mi ha chiesto anche di non dirtelo, che faccia tosta!- Giulia era rossa in viso, non l'aveva mai vista così arrabbiata, ma prima lasciarsi prendere dal nervoso Sangio la squadrò, non se ne era accorta ma era andata in giro solo con la giacca ed il body per tutta l'accademia.
Gli scappa un sorriso.
-Che cosa ridi tu!-
-Sei andata in giro così e nemmeno te ne sei accorta- ridacchia lui abbracciandola, sapendo già che sarebbe arrossita.
Ride anche lei.
-Ero così furiosa- Si giustifica sul suo petto.
-Vieni, ti prendo la tuta nello zaino, oggi avevo palestra- le prende la mano e la porta in classe, mentre recupera le cose.
-Che ha combinato il malato sta volta?- le chiede Tancredi comprensivo.
-Si altro che il malato, sta volta vado a litigare con i più piccoli- risponde sbuffando Sangio.
-Ah si eh? Beh Giulietta ti voglio bene, ma sei proprio bella così- Deddy le fa un occhiolino, scherzando, meritandosi uno scappellotto dall'amico e una linguaccia da lei.
-Dai vieni amore- Giovanni le riprende la mano e la porta agli spogliatoi.
-Sicuro che non viene nessuno?- gli chiede lei mentre comincia a togliersi la giacca.
-Si- la osserva lui, beandosi di quella vista per quei pochi secondi in più.
-Sei arrabbiato?- gli chiede Giulia mentre si sfila il body.
-In questo istante ho solo te in mente, ma sono sicuro che appena mi lascerai in classe, mi prenderà un tic di quelli forti finché non vado a parlare con quel coglione-
-Dai scemo! Non voglio che ci litighi-
-Non ci litigo se lui mostra un minimo di rispetto per te e per noi. Se si scusa giuro che non gli faccio nulla-
-Si è scusato-
-Si perché era imbarazzato fino al midollo perché la più bella della scuola gli ha dato palo- sorride lui sghembo, andandole incontro.
Si scambiano un lungo bacio.
-Non sono la più bella della scuola- ridacchia lei.
-Mhmh per me si e mi sa anche per un altro paio di persone eh-
-Mi dispiace davvero, mi ha presa alla sprovvista-
-Amore tu non c'entri nulla ok? Mi fido di te, so benissimo che non c'entri nulla, e poi ha mancato di rispetto a te, in primis- la rassicura lui, certo delle sue parole.
-Dai ora torno alle mie lezioni, ti scrivo dopo ok? Cerca di tranquillizarti- le da un bacio in testa.
-Non ne fanno più come te- sorride lei, veramente grata di avere uno come lui nella sua vita. Le tira un bacio da lontano e si separano.
Giovanni ha un obbiettivo preciso per questo pomeriggio: andare ad acchiappare quel tizio e diglierne/daglierne 4, dipendentemente da come si comporterà. Sa bene che Giulia si è difesa da sola, e non vorrebbe fare il geloso, però non è giusto che lui si comporti così e la cosa proprio non gli scende.
Esce dall'aula alla fine della lezione e chiede a Sissi Dario che lezione dovrebbe avere.
Lo trova ed entra subito nella sala.
-Mattia, scusami, possiamo parlare?- ha la faccia serissima e non ammette un no come risposta.
Il biondo lo segue fuori, mandando uno sguardo neutro al suo amico.
-Mi dici cosa ti è venuto in mente?-
-Cosa ti ha detto lei?- chiede confuso.
-Mi ha detto come ti sei comportato-
-Lo sapevo, ma guarda che non è andata così! È stata lei a baciarmi, mi è saltata addosso-
-Ok questo è il colmo. Senti coso, non ti meno perché non voglio guai, ma non sarai tu a farmi dubitare di lei chiaro? Mi fido ciecamente e sono sicuro al cento per cento di quale sia la verità, cosa cerchi di fare mettere zizzania? Ma quanti anni hai 5? Sei veramente uno scemo. Non voglio sentire altro da te, ma voglio che ti scusi con lei in modo sincero e non perché hai preso palo, sei davvero uno stronzo e hai una gran bella faccia tosta a provare a mentirmi- lo ha guardato tutto il tempo negli occhi, per essere chiaro e mostrarsi serissimo.
-Hai la fidanzata poco fedele, io ti ho avvisato amico- Mattia alza le mani e se ne va.
Giovanni è sconcertato da quello che ha provato a insinuare su di lei, ma chi pensa di prendere in giro.
Durante l'intervallo si è fatto raggiungere da Giulia e gli ha raccontato tutto e lei ne è rimasta ancora più furiosa.
Lo vanno a cercare insieme per mettere una fine a quella storia.
-Ma mi dici con che faccia dici cazzate simili?- lo ferma Giulia, davanti a tutti gli altri del suo corso.
Mattia chiaramente aveva pensato che la situazione non si sarebbe sviluppata così e davanti alla faccia arrabbiata di lei, rimane muto.
-Non sai più che dire eh? Pensavi davvero ci avresti fatto litigare? Tu?- continua Sangio.
-Io...-
-Tu niente, stacci lontano, a tutti e due, se la ritocchi io ti faccio del male, chiaro?-
-Non voglio mai più sentirti Mattia, mettitelo bene in testa- aggiunge Giulia, che poi prende sottobraccio Giovanni e lo allontana da quella faccia da schiaffi.
-Sto stronzo oh- continua lui.
-Sono veramente impressionata dalla situazione, ma vabbe non voglio più regalargli il mio tempo e i miei pensieri e nemmeno tu devi farlo- sospira lei, fermandosi di fronte a lui. Gli accarezza il broncio e lo bacia.
-Che dici oggi facciamo uno strappo alla regola?-
-Ti aspetto in camera amore mio-




Volevo solo dire che non ho nulla contro Mattia e sinceramente nemmeno ho seguito il programma benissimo. È tutta pura immaginazione.

one shot sangiulia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora