Su richiesta di alcune di voi, ho scritto un capitolo simile a farmacia ma a parti inverse. Se volete potete sempre scrivermi le vostre idee per delle future one shot ❤❤
-Lasciatemi passare, posso aiutarlo vi prego- Giulia stava protestando contro gli uomini della sicurezza. Erano a un instore, di quelli per il nuovo album di Sangio e come di consueto Giulia lo stava passando nel van. Stava lavorando al computer per rivedere le date dei suoi impegni e rispondere alle varie e-mail di lavoro, fino a quando non sentii un particolare sgomento fuori dalla vettura e si preoccupò di verificare cosa stesse succedendo. Aprii twitter e capii che il suo ragazzo si era sentito male e aveva perso conoscenza. Saltò sugli attenti e poco curante di qualsiasi altra cosa scese dal van e cercò in tutti i modi di raggiungerlo, le fan la riconoscevano e la lasciavano passare, con un po' di fatica, ma ci era riuscita. Davanti alla sicurezza però non stava ottenendo lo stesso risultato. Stava protestando, mentre teneva stretta la sua borsetta e si malediceva mentalmente per non aver insistito di più con lui.
Era da qualche mese a questa parte che Giovanni aveva cominciato a soffrire di questi svenimenti con le convulsioni, stava facendo alcune visite per capire cosa ci fosse dietro, e intanto gli avevano somministrato un medicinale da prendere per via endovenosa. Giulia si era spaventata a morte la prima volta che era capitato.Erano fuori da un locale stavano tornando a casa dopo una serata con alcuni collaboratori di Sangio, era molto stanco e avevano deciso di andarsene a casa prima del previsto. Lui le stava tenendo la mano stretta, più del solito, lo guardò e lo vide pallido pallido.
-Gio amore tutto bene? Sicuro sia solo stanchezza?- gli chiede lievemente preoccupata.
-Si, cioè non lo so, mi sento strano- sussurrò poco convinto.
-Che ti senti? Vuoi sederti? Vado a cercare qualcosa da bere o da mangiare? Guido io eh- la ballerina iniziò a tempestarlo di domande, iniziando a sentirsi tremendamente in ansia.
-Ahah ma no tranquilla Giu, non so cosa ho, ma sto bene, magari mi ha dato fastidio qualcosa allo stomaco- la premura di Giulia parse dargli un po' più di colore al viso e gli fece spuntare un sorrisetto addolcito.
-Non so Gio non ti vedo molto bene, ora arriviamo a casa e ti ficchi nel letto, mi sono spiegata?- gli accarezzò una guancia gentilmente e lui si lasciò andare al suo tocco per due minuti. Ripresero a camminare e poco prima di arrivare alla loro auto, Sangio cadde a terra, Giulia provò con tutte le sue forze ad attutire la caduta.
-Gio, Gio, amore, oi, apri gli occhi amore-
Aspettò 5 secondi, provando a dargli degli schiaffetti leggeri sul volto, mentre con l'altra mano gli sorreggeva la testa.
Dopodiché chiamò il pronto soccorso e subito dopo Falso.
-Fabio, sono all'incrocio subito dopo il locale, Sangio è svenuto, ho chiamato il pronto soccorso, non so che fare per aiutarlo-
-Giuli, cazzo, sto arrivando-
Dopodiché Giulia cercò di tranquillizzarsi respirando forte e stringendogli le mani.
-Gio ti prego riprenditi, per favore- sussurrava mentre lo accarezzava.
-Giulia- Falso arrivò dietro di lei e le poggiò una mano sulla spalla, ma lei non si mosse dalla sua posizione.
-Ma com'è successo?-
-Non lo so Fa, non si sentiva benissimo, ma non ci siamo allarmati tanto, poi è caduto, non lo so cosa ha, non lo so- parlò lei con la voce spezzata.
Poco dopo arrivò l'ambulanza e gli infermieri lo caricarono sulla barella, costringendo lei ad allontanarsi.
-Piccolina vieni qui, Giulietta. Vedrai che starà bene- Fabio si preoccupò di abbracciarla, mentre la ragazza aveva il viso rigato da due lacrimoni.
-Vieni con me in ospedale con me?- gli chiese lei voltandosi verso di lui.
-Non c'è nemmeno da chiederlo, dai andiamo, dammi le chiavi-Aveva aspettato con i nervi tesi e la gambe tremolanti fino a quando non le avevano detto che si era svegliato e si presupponeva un accumulo di stress. Si era asciugata le lacrime ed era entrata nella stanza del suo ragazzo, pronta a riservare tutte la sua parlantina verso il dottore dentro la stanza del ragazzo.
Ora impossibilitata a muoversi dietro quegli uomini si sentiva nello stesso identico modo, aveva una paura folle, le gambe non ne volevano sapere di stare ferme, gli occhi le si stavano colmando di lacrime, ma allo stesso tempo sentiva una forza dentro che le stava facendo alzare e parlare convinta come non mai di fronte a quell'uomo, che però non si fidava e non la voleva lasciar passare.
-Giulia! Lasciatela passare, è la sua ragazza- Fabio stava proprio andando a prenderla dentro il van, immaginando che lei volesse stargli accanto e soprattutto che se Sangio si fosse risvegliato avrebbe voluto avere lei e solo lei li di fronte a lui.

STAI LEGGENDO
one shot sangiulia
Short StoryRaccolta di momenti di Sangiovanni e Giulia, nascono tutti dalla mia immaginazione