Complementari

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-Giulia vuoi dire qualcosa?- Maria le stava chiedendo con un sorriso tenero.
-Eh? Emh ahahahahah- e scoppiò a ridere.
- Nulla? Sicura?-
-No si io, cioè sai che non sono brava in queste cose-
Sia lei che Sangio ridevano mentre i loro nomi roteavano sul LED del palco del serale, uno dei due sarebbe andato all'eliminazione finale, ma sia lei che lui sembravano abbastanza tranquilli. Ne avevano parlato spesso in precedenza dopo lo scontro tra Deddy e Rosa, si erano rassicurati molto, si erano ripromessi di non piangere e di mettercela tutta in ogni caso, non sarebbe mai stata la fine, ma solo l'inizio.
Ora al ballottaggio non ci stavano finendo per l'eliminazione diretta, ma solo la provvisoria quindi l'ansia era anche meno.
-E tu invece Sangio vuoi dire qualcosa?- chiese la presentatrice.
-Ehh non saprei ahaha-
-Ma come mancano le parole anche a te-
-Ehh si, mi ha contagiato ahahah-
-Ma guarda un po'. No invece la volevo dire io una cosa su questi due. Ora al di là del rapporto e ok quelli sono cavoli vostri e va bene, però cioè a guardarli sono gli opposti no? Lui sempre convinto, lei che non riesce ad aprir bocca. Eppure quando poi si esibiscono è come se si scambiassero, lei prende tutto il suo carisma e lui la sua leggerezza- terminò Maria rivolgendosi alla giuria.
-Beh si, si completano, si vede proprio che c'è un pezzetto di arte di uno in quello dell'altro, e questo in realtà è davvero lo scambio più bello che due artisti possano farsi, sempre al di là poi del rapporto in sé- aggiunse Stash osservandoli bene.
Il pubblico nel mentre era in fermento, mentre loro due si sorridevano, coscienziosi di tutto quello che si erano regalati l'un l'altra.
Al ballottaggio vinse Sangio e ora stavano rientrando in casetta, Giulia avrebbe dovuto aspettare di sapere se fosse uscita contro Tancredi, che era molto forte e quindi non dava per niente per scontato l'idea di uscire.
Mentre tornavano in casetta aveva sorriso e tranquillizzato tutti sul suo stato d'animo, stava bene, aveva dato il massimo, era fiera di sé. Tenne la mano di Sangio per tutto il tempo fino a che non arrivarono in casetta e lei si isolo da tutti, sistemando le cose qua e là.
Sangio si accorse dopo un po' di tempo che era sparita in camera sua senza mai uscirne, così decise di raggiungerla, potevano essere i loro ultimi momenti insieme.
-Oi- sussurò, vedendola nella sua tranquillità a piegarsi delle cose.
-Oi- sospiro lei senza guardarlo
-Stai davvero sistemando le tue cose?-
-Beh si-
-Mh potrebbero essere i nostri ultimi baci e tu ti metti a piegare le cose?- chiese lui ironico, mentre cercava di abbracciarla, ma lei scappò via dalla sua presa, voltandosi verso lo scaffale. Giulia continuava a riordinare imperterrita e lui non capiva perché.
-Perchè mi stai ignorando?-
-Non ti sto ingnorando-
-Mh, non capisco, sei offesa perché ho vinto io al ballottaggio?- chiese stranito lui, abbastanza convinto che non fosse quello il motivo.
-Ma figurati Gio- e gli fece un piccolo sorriso guardandolo, dimostrandogli che non era arrabbiata con lui.
-E allora cos'hai perché non mi parli mh?- riprovò ancora Sangio, afferrandole un braccio e facendola voltare verso di lui.
-Non voglio sentire quello che dovrai dirmi se sarò io- ammise lei a testa bassa.
-In che senso? Cosa dovrei dirti?-
-La verità- sospirò lei, mentre si rigirava verso la sua valigia.
-Di cosa parli?-
-Non voglio ascoltarti salutarmi, non voglio ascoltare le tue raccomandazioni o i tuoi ultimi rimproveri, non voglio ascoltare ciò che mi dirai e basta- sbuffò lei.
-Ma perché scusa?-
-Perchè con tutte le probabilità del mondo sarà un addio e io non voglio, non sono abbastanza forte da sentirtelo dire-
Sangio rimase in silenzio per 5 minuti, non sapeva cosa dire, non è che si fosse preparato un discorso per l'occasione, non capiva di cosa Giulia avesse paura.
-Ok senti tanto ancora non è sicuro, io non credo che uscirai tu, quindi non parliamo va bene. Ma abbracciarmi? Quello ti va?-
Giulia si girò piano e poi lo abbracciò, più forte che poteva. Se fosse stato l'ultimo se lo sarebbe voluto ricordare in ogni istante e dettaglio.
Un quarto d'ora dopo Giulia era insieme a Tancredi nella camera di Tanc, mano nella mano ad aspettare che Maria gli comunicasse chi sarebbe dovuto uscire.
Sangio era in cucina con Deddy e Ale vicino.
-Come sta Giulietta?- chiese Ale.
-Ma penso sia un po' tesa- spiegò il riccio.
-Che vi siete detti in camera?- chiese invece Deddy.
-Nulla non voleva che le parlassi, ci siamo solo abbracciati-
-Vabbe si sarà stata la tensione- provò Deddy.
-Sisi penso di sì, però vabbe è stata strana. Comunque ora l'importante è capire chi esce, poi vedrò cosa le è preso- commentò ancora Sangio, impaziente di scoprire il verdetto.
Tancredi e Giulia spuntarono mano nella mano dal salotto e il cantante iniziò a salutare gli altri con la mano, intendendo che sarebbe stato lui a uscire. Giulia gli rimase dietro, dispiaciuta, in fondo fa male togliere il posto a un altro, a una come lei poi. Incontrò gli occhi celesti di Sangio per due secondi, era ovvio che anche lui fosse triste per l'amico, ma era anche sollevato dall'avere ancora la ballerina in giro per la casa, anche se non lo avrebbe mai ammesso.
Finiti i saluti, Giulia andò finalmente a farsi una doccia, per sbollire tutta l'adrenalina.
-Oh brody io me ne vado in camera di Giulia, così magari riesco a parlarle- disse Sangio a Deddy mentre finivano di stuzzicare qualcosa in cucina.
-Vai, vai, innamorato- scherzò Ale.
Si sdraiò sul letto della ballerina in attesa che finisse la doccia.
-Che ti avevo detto?- esclamò lui appena lei entrò in camera, facendola sobbalzare.
-Oddio Gio- esclamò, facendolo ridere.
-Sei contenta?- le chiese poi, vedendola sedersi sul letto.
-Mh contenta non lo so, mi dispiace per Tanc, però si è ovvio che sono felice di rimanere-
-Sei stata bravissima non potevi essere tu-
E lei arrosì.
-Vieni qua stupida- e l'attirò a sé, facendola sdraiare.
-Cosi ti bagnerai tutto con i capelli- rise lei.
-Non mi interessa- rispose lui serio, continuando a stringerla.
-Perchè prima non volevi che ti parlassi?-
-Te l'ho già detto non voglio ascoltarti mentre ci salutiamo l'ultima volta-
-Ma perché?-
-Perché lo sai che mi fa male questa cosa-
-Ma anche a me mancheresti tanto-
-Non è questo-
-E allora cosa?-
-Tu non mi addolcisci mai la pillola, e lo so che fai bene a fare così, ma io l'addio con te non potrei proprio sopportarlo, sarebbe la fine della mia prima storia, registrato in diretta, mentre io vorrei dirti milioni di cose, che non potrei dire, e tu che me ne diresti due o tre, le giuste. Ne una di più, ne una di meno. Non potrei, davvero-
-Ma perché parli di addio poi, lo dici sempre anche tu sta per finire tutto, settimana più settimana meno, che cambia-
-Gio io ti conosco-
-Tu mi conosci e?-
-E non voglio avere quella conversazione punto-
-Perché sei convinta che sarà la nostra ultima? Che quando uscirai sarà finita? È questo? Perché lo pensi?-
-Lo hai detto sempre tu, qui dentro è un altro mondo, fuori c'è la vita vera, hai sempre ammesso di credere di non conoscere nessuno davvero, come se nessuno dei legami che hai qui vorrai riportarlo fuori-
-Beh ma con te ci conosceremo anche fuori-
-E se li non ti andrò più bene? Qui sono abbastanza perché ti faccio sorridere. Ma lì c'è un mondo di gente con cui puoi andare più d'accordo, persone più mature, persone più adatte. E non ti sto obbligando a dirmi il contrario, ma proprio perché so che è la verità io sapevo che tu me l'avresti detta in qualche modo, e nonostante io ne sia consapevole detto da te so che mi spezzerebbe il cuore in due-
Sangio rimase in silenzio. Non voleva illuderla sapeva che in parte aveva ragione e che dirle che magari anche a lei lui non sarebbe piaciuto fuori era una follia, Giulia era persa per lui e non come personaggio, ma come persona e questo non sarebbe cambiato. Era la sua di testa che viaggiava e volava e magari sarebbe cambiato il suo pensiero su di loro usciti da lì, era una cosa che aveva messo in conto.
Pensò a lungo sul cosa dire, mentre Giulia pensava che quella conversazione fosse terminata e piano stava cercando di scacciare quei pensieri, stringendosi a lui.
-Hai sentito cosa ha detto Maria su noi due?- chiese a un certo punto.
-Si- sussurrò lei.
-E che ne pensi?-
-Boh Gio lo sai che senza di te non sarei mai riuscita a diventare quello che sono, è ovvio che c'è un po' di te in quello che faccio-
-Eh ma hai sentito che il discorso era anche su di me-
-Beh si c'è Lady che ti è andata molto bene, sicuramente un po'di merito è anche racchiuso in me. Ma insomma anche Luca e Deddy hanno scritto un pezzo sulle ragazze e non è andato così bene, quindi alla fine il merito è tuo-
-Ahah no Giu non parlavo di quello. Loro hanno detto leggerezza e semplicità in quello che scrivo in generale non solo su Lady-
-Mh-
-Giu ascoltami io ora non ti so dare le risposte che vuoi sentirti dire, però senti questo percorso mi sta lanciando come artista, da qui partirà tutta la mia carriera, e tu sei la metà di questo percorso, ci sarà sempre un po' di te in me e viceversa e questo è un dato di fatto, non cambierà mai, rimarrai sempre nel mio cuore anche tra quarant'anni quando non ci parleremo più- disse lui citando quello che lei aveva scritto nel suo diario.
-Non sei solo la mia ragazza qui dentro, sei una persona che mi ha mostrato che al mondo ci possono essere persone ancora genuinamente buone, che possono ancora sorprendersi davanti alle piccole cose, senza pregiudizi o pre concetti. Mi hai fatto emozionare più di qualsiasi altra persona e la mia musica si nutre di emozioni, di sentimenti. Quando balli hai un qualcosa dentro e mano mano che passa il tempo lo vedo sempre di più, e sapere che sono in parte la causa di tutto mi fa sentire gratificato a livello umano, mi hai lasciato proteggerti, ti sei fidata di me e delle mie parole sempre, non mi hai mai messo in discussione e questo mi fa sentire migliore. Non potrò mai dimenticarmi di tutto questo sappilo. E  anche se non so come andrà, non lascerò che finisca tutto così, ti cercherò fuori di qua, ci rivedremo te lo prometto-
Giulia sapeva che non le avrebbe mai dato la certezza totale di tutto e in realtà quella tecnica aveva anche funzionato, avevano costruito un rapporto solido, di continuo confronto, Giulia aveva imparato a esprimere le sue emozioni ,a domarle ragionando. Quelle parole la consolarono, erano cose importanti e sapere che anche lui era cresciuto grazie a lei la gratificava.
Sorrideva come una scema.
-Va un po' meglio con queste paranoie?- le chiese lui vedendola ridere. Lei annuì e si rinascose nel suo collo.
Quanto la potesse amare in quel momento era inquatificabile, così piccola e forte allo stesso momento, sembrava una storia da cinema la loro.
Il futuro è sempre una cosa incerta e farsi promesse futili è da persone scontate, loro non lo erano e non lo sarebbero mai state, i legami tra le persone sono molto più complessi di un mi manchi e un ti amo, ci sono le sfumature dei caratteri che si scontrano, c'è il tempismo, la distanza, gli impegni, ma se lo si desidera una persona ci può rimanere dentro fino alla fine, perché finché rimarrà nel nostro cuore quel filo che ci lega non si spezzerà mai, le cose cambiano, ma ciò che una persona ci dà rimane se custodiamo il ricordo con cura. Forse ancora non lo sapevano con certezza, lui soprattutto, ma sarebbero rimasti uno nella mente dell'altro per tanto tempo, indipendentemente da tutto.
Giulia prese una penna un giorno, disegnò sulla sua e quella di Sangio un angolo di 90°, aggiungendo sotto
'Complementari'. Lui, a sua insaputa, copiò quel piccolo disegno su un pezzo di carta, così che venisse uguale a quello disegnato da Giulia, nonostante fosse un semplice angolo.
Tornato a casa tempo dopo, in una mattinata tranquilla, lui scriveva dei pezzi e il suo pensiero cadeva sempre su di lei, così decise che era il momento di fare ciò che aveva pensato il giorno di quel disegno.
Tatuò quelle piccole linee sul suo petto, proprio accanto al cuore.
Giorni dopo si rivedero e chiusi in camera di Giulia, mentre si scambiavano baci e sussuri, lei gli tolse la maglietta, notando quel piccolo disegno, lo tracciò con le dita, mentre lui la osservava incuriosito dal sapere se lo avesse riconosciuto.
-Ma questo è?- chiese la ragazza guardandolo negli occhi.
-Si-
-Ma te lo sei tatuato? È finto?-
-Ahaha no è vero- le scostò i capelli dal viso, accarezzandola come spesso faceva.
-Perché?-
-Perché nemmeno io voglio che ci sia mai un addio tra noi, sarai sempre qui Giulia sempre. Non è una promessa d'amore, ma un ricordo indelebile della ballerina più bella che potrò mai incontrare, dell'artista che più mi segnerà nella mia vita e di questo ne sono certo-
Come si può arrivare ad avere un rapporto del genere entrambi non lo sapevano, si sfiorano emozioni indescrivibili, improbabili da ritrovare e irripetibili.
Un bacio e poi l'altro seguirono a quella dichiarazione, a distanza di un po' di tempo lui stava mantenendo ciò le aveva promesso durante quella conversazione intrisica di paura e un'altra volta lei non pote non pentirsi di averlo scelto nonostante tutto.

one shot sangiulia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora