Eantrambi si girano nei loro rispettivi letti, ne lei ne lui riescono a dormire. Giulia vuole le sue braccia che la circondando e un'immotivata voglia di averlo. Lui vorrebbe solo stringerla e dirle che la trova bellissima, soprattutto ora.
Lei si alza per prima decisa a infilarsi sotto le sue coperte, ma lui nello stesso momento decide che può permettersi di fare un passo avanti e di andarla ad abbracciare, se è questo quello che vuole, deve smetterla di nascondersi a lei.
Si incrociano a metà stanza, gli occhi sbarrati, non sanno se dirsi la verità o inventarsi una scusa.
-Io- cominciano entrambi. Giulia decide che è stanca e vuole solo baciarlo, così si slancia verso di lui e lo bacia, infilando le dita nei suoi ricci scompigliati. Lui accoglie contento il suo gesto e le circonda il viso con le mani. Le scioglie la cipolla e passa infilare le sue dita fra essi. Lei passa le sue mani sulle sue spalle, pronta a lasciarsi andare come non faceva da un po'. Inizia a indietreggiare nella speranza che lui capisca e lui lo fa, la conduce verso il letto. Si stendono su di esso, e continuano a baciarsi, cosa di cui lei si stufa rapidamente e decide di infilare una mano nei suoi pantaloni. Lui è sorpreso dal suo gesto e comincia a baciarle il collo mentre lei lo tocca. Scende con le mani oltre la schiena e stringe portandosela sempre più addosso.
Lei gli toglie i pantaloni e sollevandogli la maglietta comincia a baciargli il petto, comincia a dargli attenzioni con la bocca e lui non è così sorpreso che una come lei voglia avere il controllo della situazione, ed è per questo che è fermamente convinto che abbia bisogno del contrario. La lascia fare per non molto dopodiché le alza il viso e la riporta sotto di se. Ricomincia a baciarle il collo e piano piano a toccarle il seno, la vuole far aspettare, che se la goda.
Lei ricomincia a toccarlo e lui le allontana le mani -Vuoi che duri si o no?- le sussurra all'orecchio, ridacchiando. Lei lo guarda e si sente per la prima volta non semplicemente usata, questo suo modo di fare, non l'ha mai avuto nessuno con cui è stata e la sorprende dato che non sa come muoversi.
-Lasciati andare- continua lui passando le dita lungo tutto il suo ventre, passando a toccarle da sopra il tessuto le sue parti più sensibili. Lei decide di fidarsi e rilassando il suo corpo in tensione, si lascia andare a lui e crede di raggiungere per la prima volta nella sua vita un orgasmo con un' altra persona.
Lui la spoglia e guardandola desideroso passa a baciarla, comincia da polpaccio per poi proseguire.
Giulia sente di non avere mai avuto un intesa sessuale così con nessuno. Dopo dieci minuti afferra la sua testa da quei ricetti che ha arruffato ancora di più.
-Non avevo finito- ridacchia lui divertito.
-Nemmeno io con te- sussurra allora lei. Lo fa stendere e gli si piazza sopra, comincia a muoversi sentendosi bene come mai prima d'ora.
-Giu, il preservativo, se non lo metto subito- sussurra lui in modo confuso.
-Prendo la pillola- afferma sicura lei, continuando nei suoi movimenti. Giovanni evidentemente continua a non essere contento di essere solo sotto il suo controllo, così alza il busto e finisce per mettersi seduto, il viso tra i suoi seni e le mani di Giulia libere di scorrere fra i suoi capelli e la sua schiena pallida.
Quando si sente al limite le afferra il viso e la guarda, prima di baciarla per soffocare quei gemiti pesanti, che non riesce a contenere. Sfiniti si sdraiano sul letto dopo essere andati velocemente al bagno.
Lui la avvolge con le braccia e finalmente cadono nel sonno, stretti l'uno all'altra.È passata una settimana da quella sera, non ne abbiamo riparlato più, si è creato un clima di dolce imbarazzo quando ci siamo visti quelle poche volte durante questa settimana, risatine e rossori sono i miei due migliori amici quando c'è lui in giro, o a lezione mentre penso a lui, a come ci siamo toccati, a come è stato. Lavorare questo weekend è stato difficile, non riuscivo a non pensarci, a cosa avrebbe pensato del mio lavoro, al fatto che non sopportavo quei gesti degli uomini nel prive, ogni minimo tocco su una spalla o su una gamba, se prima provavo solo indifferenza, ora non riesco a pensare che non è giusto che qualcuno mi sfiori così, quando c'è lui.
L'unica altra cosa che mi ha tenuto un tarlo nella testa è stato questo ammiratore segreto, ne ho parlato con il capo e si è dimostrato scioccato per il fatto che qualcuno mi avesse drogato, mi ha assicurato che d'ora in avanti non faranno più offrire drink in questa maniera e che assumeranno dei camerieri per controllare ancora di più. Io poi ho chiesto se in qualche modo si potesse scoprire chi fosse, ma lui mi ha detto che non sapeva nemmeno si fosse creata questa situazione, ma che d'ora in avanti avrebbe cercato di mantenere alta l'attenzione per capire chi fosse.
So che non è stato così gentile per me in se per se, ma che lui ha bisogno che il locale abbia rigore e ordine, non si può permettere che una ragazza, magari cliente, venga molestata o drogata, salterebbe fuori un casino. So quanto ci tiene per cui mi sono tranquillizzata.
Sono tornata a casa e ho quasi sperato di potermi infilare nel suo letto e tenerlo stretto per tutte le volte che avrei voluto questa settimana, ma quando ho aperto la porta dell'appartamento sono rimasta basita. Lui e Camilla erano sul suo letto, lei lo abbracciava da dietro. Seppur entrambi vestiti le parole di Giovanni mi risuonarono nella testa 'io sono un po' un donnaiolo, prima di te ho sempre avuto un aspetto misterioso con le ragazze' me lo aveva detto durante la nostra prima cena insieme.
Non ho provato rabbia, ma ho aperto gli occhi e la delusione si è impossessata di me. Per lui sono una come tante, è stato bello, ma nulla di più, nulla di serio, altrimenti forse lo avrebbe detto, altrimenti non starebbe nello stesso letto con Camilla.
Mi strucco e mi sbrigo ad andare a dormire in camera di Chiara, a cui ho scritto, non voglio essere qui quando si sveglieranno domani mattina.
-Oh ma che è successo- mi chiede una volta aperta la porta.
-Giovanni sta dormendo con una- mi limito a dire.
-Lo stesso Giovanni che settimana scorsa a quest'ora ti stava scopando come mai nella tua vita- mi dice schietta come al solito.
-Esatto-
-Vuoi parlarne?-
-Forse domani mattina, ora sono le 6 e voglio solo dormire-
-Sei una grande amica Giulia- scoppiamo a ridere e ci infiliamo nello stesso letto abbracciate. Menomale che c'è lei.
La mattina dopo ci svegliamo tardi come al solito e mentre sale il caffè Chiara mi guarda, mentre ho un sorrisetto sul volto e rispondo a un messaggio. Giovanni mi ha scritto una ventina di messaggi preoccupato come non mai su che fine avessi fatto, aveva paura mi avessero drogato di nuovo e fossi finita non so dove.
Gli ho risposto che ho dormito nella stanza di Chiara, che stavo bene, niente di più niente di meno.
-A cosa è dovuto quel sorrisetto-
-Giovanni si è preoccupato di dove fossi-
-Beh settimana scorsa ti hanno drogata è comprensibile, questo non toglie che aveva un'altra nel letto-
-Già, non so bene che fare, so di non poter avanzare pretese, ma non so se mi può andare giù questa cosa, cioè io mi conosco so che se volesse potrebbe farmi innamorare in due secondi. Credo di dover mettere dei paletti per tutelarmi- spiego alla mia amica.
-Beh innanzitutto digli che la camera è tua e non si può portare tipe a caso, caso mai andasse lui da loro. Secondo si forse è meglio se la chiudi ora, io non lo conosco, ma se già dopo una settimana ha fatto così, non è un buon segno, per quanto poi possa essere una bella persona, magari è come il 99% degli uomini a questa età, no impegno. Comunque parlaci non è giusto nemmeno ragionare sulla tua sola prospettiva-
-Lo so, ma se dovesse confermarmi la nostra teoria, non so come farò ad averlo tra i piedi-
-Quanto ancora deve stare da te?-
-Non lo so, non credo molto, queste dannate tubature si saranno aggiustate mannaggia-
-Mentre per l'ammiratore, ti hanno più detto niente?- mi dice passandomi la tazzina di caffè.
-No in realtà nulla di nuovo, mi ha detto solo che aumenteranno la sicurezza in generale...speriamo sia solo un tipo un po' strano-
-Magari è sposato- abbozza lei facendomi ridacchiare.

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one shot sangiulia
Short StoryRaccolta di momenti di Sangiovanni e Giulia, nascono tutti dalla mia immaginazione