Capodanno

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Era il 31 dicembre ed erano tutti in fermento per la festa che avrebbero fatto in casetta quel giorno. Avevano pensato a una festa a tema anni 70 e le ragazze si stavano divertendo a vestirsi insieme.
Giulia stava decidendo che cosa indossare, ma in realtà aveva la testa persa da un'altra parte, lei e Sangio si erano baciati qualche giorno prima e sentiva ancora le bollicine dentro di sé al pensiero. In casetta ancora si comportavano normalmente e ogni tanto si ritagliavano degli spazi di intimità, lei sperava che comunque quella sera lui l'avrebbe baciata allo scoccare della mezzanotte, anche se il dubbio c'era sempre.
-Giu alla fine ti metti questa?- Martina la richiamò dai suoi pensieri.
-Emh non lo so, il pantalone è così attillato- Giulia era insicura del suo corpo, e solitamente in casetta preferiva stare con i tutoni.
-Ma dai tu che te lo puoi permettere- rise l'amica.
-È vero lola- aggiunse Rosa -E poi che altro tieni da mettere che sia adatto?...Nulla infatti ja vestiti-
Giulia si cambiò, si infilò i tacchi e si truccò lievemente, andò poi a buttare un occhio in cucina. Trovò Evandro e Leo.
-Uhuhuh Lolita cosa non sei- esclamò Evandro. Giulia rise e finse di star facendo una sfilata.
-Allora Stabile che dici? Perché così belle?- Leo la stuzzicava ancora per quell'argomento.
-Almeno per capodanno me so impegnata- e gli fece un occhiolino, sgranocchiando dei grissini.
-State attenti che poi mangia solo quelli- Sangio spuntò da camera sua e si riferiva a quanto Giulia poco mangiasse. Aveva i jeans e una camicia di flanella, era fottutamente bello anche così, pensava la ballerina.
Si sedette vicino a lei e non facendosi vedere dagli altri due, le poggiò una mano sulla coscia.
Stettero li un'altro po' aiutando gli altri due a 'cucinare'.
-Ti manca un qualcosina a questo look- disse Evandro squadrandola per bene, e ricevendo l'attenzione sia di lei che di Sangio.
-Tipo?- chiese lei.
-Tipo un cappello o una bandana che ne so- Evandro lo stava facendo praticamente apposta.
-Eh io ho quello nero da pescatore, ma non ci sta bene- disse lei, ingenuamente.
Sangio aveva capito la mossa dell'amico e gli rivolse un sorrisetto complice.
-Ma come hai il re delle bandane come amico speciale e ti chiedi come fare- continuò Evandro.
-Dai vieni, quella rosa secondo me starebbe benissimo- Sangio le disse.
Si diressero in camera di lui e appena chiusero la porta, Sangio si avventò sulle sue labbra, cogliendola di sorpresa.
-Questi pantaloni ti stanno da Dio- disse lui tra un bacio e l'altro. Giulia arrossì e ringrazio il cielo che lui avesse gli occhi chiusi.
-Lo so che stai arrossendo- intuì lui.
A lei scappò una risata e si staccarono.
Poi Sangio prese la sua bandana rosa e Giulia fece per prenderela, ma lui si posizionò dietro di lei e gliela sistemò per bene.
-Ora si che prima no- disse lui tornando a guardarla.
-Ah ah ah- finse di ridere lei. -scemo-
Lui la riattirò a se -Scemo per te- e poi la ribaciò. Adoravano quei momenti di solitudine e sarebbero stati così per il resto della serata se non fosse che i ragazzi li richiamarono per la cena.
Si sedettero vicini e iniziarono a mangiare, la serata andava bene, se non che Sangio dopo la cena non fece molto più caso alla piccoletta e lei già immaginò come avrebbero passato la serata, niente più baci.
Si divertirono comunque, ballarono e risero tutti insieme. Allo scoccare della mezzanotte come Giulia ormai aveva previsto non arrivò nessun bacio, ma le andava bene così non voleva appesantirlo, però fu l'ultimo a cui fece gli auguri, meglio fu lui a farlo a lei. Giulia aveva finito il suo bicchiere di spumante ed era andata a poggiarlo in cucina, mentre il resto dei ragazzi era fuori. Dopo pochissimo si sentì cingere la vita da due braccia forti.
-Auguri piccolina- sussurò Sangio al suo orecchio.
-Auguri Sangius- si girò lei, guardandolo negli occhi.
Si diedero un bacio a stampo, molto più dolce e casto di quella serie che si erano scambiati prima.
Meglio di niente, pensò lei.
-Pensavi non te lo avrei dato eh?- disse lui.
Ma possibile che sapeva sempre cosa pensava.
Lei si scostò e con una finta faccia offesa disse -Ma la vuoi smettere di indovinare tutto quello che penso-
Lui scoppiò in una risata fragorosa.
Poi la prese per mano e iniziarono ad andare fuori, ma prima di uscire le disse.
-E ti prometto che non sarà l'unico della serata-
Stettero un'altra ora e mezza di fuori.
Quando arrivarono le 3 e qualcosa, tutti si erano iniziati a stendere da qualche parte e Sangio, un po' brillo prese la mano di Giulia e si diressero in camera sua.
Iniziarono a scambiarsi baci, ma non avevano la stessa foga di prima, erano più dolci, dopo un po' si sdraiarono sul letto e e si abbracciarono stretti. Poi Sangio si mise con il viso di fronte a lei e iniziò a fissarla, lei non capiva. Dopo un po' a lui spuntò un sorriso tenero.
-Che c'è?- Giulia disse ricambiando il sorriso.
Lui iniziò a dirle che non pensava potesse esistere una ragazza come lei, così pura.
-Sei proprio una bambolina- finì lui prima di abbracciarla stretta. Si scambiarono altri baci, su tutto il viso e poi si addormentarono stretti.
Giulia si sentiva veramente bene tra quelle braccia, in cui era protetta, perché sapeva che il ragazzo era sincero e sapeva che apprezzava quelle sue qualità che in tanti avevano disprezzato.
Sangio con quell'anima tra le braccia pensava a quanto fosse rara in quel mondo di egoisti, che aveva paura di perdersi totalmente per lei.
Si svegliarono il mattino dopo frastornati. Si guardarono semi impanicati, era già mezzogiorno e loro avevano dormito insieme, questo avrebbe fatto capire sicuramente la situazione a tutti i loro compagni in casetta. -Ho un'idea, ora io esco e se qualcuno me lo chiede, dico solo che ti ho portato la bandana- disse Giulia sussurrando. -Ok ok- rispose lui.
Vide la ballerina alzarsi in piedi, ma subito la riprese -Okok, ma un bacio dammelo-
Lei sorrise e gli scoccò un bacio sulle labbra, per poi uscire piano dalla camera del ragazzo.
Una volta uscita, in realtà, trovò ancora tutti che dormivano e fece un gran respiro di sollievo.
Si mise a preparare la colazione per tutti e lui la raggiunse poco dopo.
-Gg per noi dormivano tutti- disse a bassa voce. -Saremmo potuti rimanere anche noi a letto- Sangio le si era avvicinato, abbracciandola da dietro.
-Non avrei potuto cucinare i pancake- sorrise lei, fiera dell'unica ricetta che sapeva fare. Sangio notò solo in quel momento il piatto pieno di pancake posto sul bancone.
-Ma quanto siamo carine-
-Eh lo so milord- scherzò lei. Risero, ma nella testa di lui comparve la parola lady e per lei non c'era descrizione più giusta. Iniziò a immaginare un ritornello e poi gli venne l'ispirazione, corse subito in camera sua a segnarsi tutto. Giulia lo guardò stranita, ma si era impazzito?
-Cos'è quest'odorino?- Leo si era svegliato e aveva alzato lo sguardo dal divano.
Piano piano si alzarono tutti e fecero colazione insieme, ma dopo un'ora e mezza di Sangiovanni non ce n'era traccia. Deddy lo andò a cercare in camera sua. -Bro ti ho portato i pancake, li ha fatti Giuli- disse.
-Ah sisi, grazie- Sangio finse di non sapere già.
-Ma che stai facendo?-
-Sto scrivendo bro ho avuto un'illuminazione. Toh ti faccio sentire come la sto pensando.
Sangio gli cantò due strofe e il ritornello, c'era molto da lavorare, eppure Deddy sembrò entusiasta.
-Ma è fighissima-
-Ti piace bro?-
-Un botto. E vediamo com'è che la intitolerai? Giulia ti adoro?- disse con tono sarcastico. Sangio si sentì preso contro piede, era così evidente?? Rimase in silenzio non sapendo che dire.
-Ahahah e secondo te non me ne accorgo come la guardi o che occhiatacce mi mandi quando la prendo in braccio?- continuò a ridere lui. -Dai bro apparte gli scherzi, lei è davvero una bella persona, si vede che ti vuole bene, sono contento se ti fa stare bene-
Sangio lo guardò contento che avesse smesso di prenderlo in giro e che avesse capito anche lui la situazione per quella che era, Giulia lo faceva stare bene.  Si scambiarono un semi abbraccio.
-Eeee poi è strabona zi- disse Deddy, rovinando il momento.
Sangio gli diede una spinta in modo scherzoso -Non ci provare brody-
Uscirono scherzando dalla sua stanza dove trovarono tutti seduti in cerchio.
-Eccolo il nostro vicentino preferito- esclamò Evandro.
-Che combinavi?- gli chiese.
-Stavo scrivendo ragaz- ammise lui.
E si sedette vicino a Giulia sul divanetto.
-Che scrivevi- gli chiese lei sottovoce, continuando a mantenere intimo e privato quel loro rapporto speciale.
-Una canzone-
-Ah si?- Giulia moriva dalla voglia di sapere le barre, ma sapeva che doveva essere lui a proporglielo.
-Se dopo vuoi ti faccio sentire qualcosa- disse subito lui, capendo i pensieri della ragazza.
-Siiii- disse lei.
L'avrebbe baciata in quell'esatto istante, avrebbe baciato quel sorriso così entusiasta per la sua musica.
-Già hai un titolo?-
-Lady- disse lui, convinto, sperando di farle già intuire qualcosa.
Giulia si ammutolì, non lo avrebbe detto ad alta voce, ma sperava che parlasse di lei.
Nel pomeriggio tardo si ritrovarono sul divanetto del retro della casetta. Sangio le cantò quello che aveva combinato fino a quel momento e lei rimase incantata a guardarlo.
-Allora che ne pensi?- chiese lui incerto.
-È una bombaaa- disse lei, senza trattenere l'entusiasmo.
-Hai capito vero?-
-Che cosa?-
-Che parla di te-
Giulia arrossì, si che lo aveva capito.
Si nascose il viso tra le mani e lui rise.
-Vieni qua lady- Sangio aprì le braccia, lei si infilò in queste.
-Spaccherai- disse lei.
-Spaccheremo- rispose lui.
Si scambiarono un pugnetto e poi un bacio a stampo.
-Dai aiutami a scegliere una base tipo- si infilarono le cuffiette e passarono il resto della giornata così, abbracciati ad ascoltare insieme musica, mentre stavano lavorando sulla futura hit di lui.



(PICCOLO SCLERO PER QUELLO CHE È SUCCESSO OGGI, FINALMENTE❤)

one shot sangiulia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora