Capitolo LVII

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DA ORA IN POI I TW VERRANNO MESSI A FINE CAPITOLO, COSÌ A CHI NON INTERESSANO NON SARÀ SPOILERATO IL CONTENUTO.

Eleanor Rigby - The Beatles

30 Luglio 1975

Il signor Price tornò presto dal turno di notte a lavoro. Non che gli altri giorni facesse orari particolari, comunque. Era un tipo abitudinario, un uomo insulso e senza nulla di particolare.

Aveva sposato la ragazza che frequentava al liceo, si era laureato senza avere una particolare passione ed era finito a fare un noioso lavoro troppo pesante per il suo vecchio corpo.
Non era particolarmente bello o brutto, i capelli e gli occhi erano di un marrone chiaro slavato e abbastanza noioso e il volto poteva essere tranquillamente ritenuto dimenticabile.

Entrò dentro casa, dove trovò la moglie già vestita nonostante fosse mattina presto, che guardava la tv. Qualche pubblicità non particolarmente brillante.
Le dette un bacio svogliato prima di andarsi a preparare per la colazione/cena. Era finito l'amore da un po', forse non c'era mai stato. Forse si erano amati a sedici anni e poi si erano abituati alla presenza l'uno dell'altra. Il signor Price nemmeno pensava a lei quando era fuori, non che la tradisse o niente: mostrava spesso ai colleghi una foto tenuta gelosamente nel portafoglio di qualche anno prima dove lei sembrava ancora giovane. Non lo era più, ma nemmeno lui lo era quindi non poteva criticarla.

Avevano figli ormai grandi che non passavano mai a salutarli, ma che affermavano di voler loro molto bene. La signora Price ci credeva, il signor Price invece non voleva rifletterci troppo. In fondo i suoi figli, tutti maschi, sembravano essersi inseriti bene nella società, quindi lui poteva far finta di essere fiero di loro. Ogni tanto si scordava i loro nomi, anche se non lo faceva sapere alla moglie.

Mangiò qualcosa di riscaldato al microonde sul divano accanto alla signora Price e si lamentò che non avesse cucinato niente per lui, facendole ribattere scocciata che si era svegliata da poco.

L'Ombra li guardò battibeccare e si dovette trattenere dal massaggiarsi plateale la base del naso come se avesse mal di testa. I babbani erano tutti così noiosi, così monotoni. Ignari del vero mondo che li circondava.

Evidentemente avevano attirato l'attenzione di un mangiamorte però: forse avevano fatto licenziare qualche mago sotto copertura, oppure erano vicini di casa di qualche seguace di Voldemort. L'Ombra non lo sapeva, non gli interessava nemmeno.

Quando aveva iniziato ad uccidere babbani si era chiesto se fosse possibile che col tempo avrebbe iniziato a provare rimorsi, guardando quella vecchia coppia però la risposta gli risultò ovvia.

Erano come una fetta di carne servita a tavola, già morta e pronta da essere consumata, semplice da far sparire: Se a chiunque venisse chiesto di uccidere personalmente l'animale, probabilmente pochi accetterebbero. Ma se è già morto... e in quei babbani non c'era più niente di vivo, niente che potesse fare pietà come un animale vivo e palpitante. Erano chiusi nella loro bolla di lento grigiore, incapaci di vedere il mondo per come era veramente.

L'Ombra quasi pensò di starli aiutando nell'ucciderli. Per cosa stavano vivendo? Qual era il loro obbiettivo nella vita?

Non era un mangiamorte da molto tempo, quasi un mese. Eppure si era già stancato di quella stupida dinamica con i babbani, contro chi stavano combattendo? Contro di loro? Ma sembravano così ottusi... come se il loro cervello andasse a rallentatore rispetto al suo.

Uscì dall'ombra e sgusciò davanti a loro. Usò la bacchetta per fermare le loro urla prima ancora che decidessero effettivamente di gridare.

«Allora... chi si vuole salvare?» chiese con un sorrisetto sadico e un tono giocoso, curioso di sapere cosa avrebbero risposto i due coniugi.
I due non risposero, invece si alzarono dal divano e provarono ad indietreggiare, anche se paralizzati dalla paura. L'Ombra ripeté la domanda, implicando che dovessero rispondere se non volevano che la risposta fosse "nessuno".

The Way He Looks At The Moon || Wolfstar & MalandriniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora