Capitolo XXII

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Truce - Twenty One Pilots

10 Ottobre 1973

Remus sentiva il loro odore per tutta la stanza. Lo stava facendo impazzire.

«Non credo sia una buona idea!» disse in un lamento dolorante mentre la trasformazione piano piano iniziava, la luna lo guardava facendosi beffe di lui da un buco nel soffitto.

Sirius quasi uscì da sotto il mantello per andarlo ad aiutare ma James lo bloccò con una mano sul petto, poi fece di no con la testa. Sirius prese un sospiro cercando di calmarsi un po', ancora non era successo niente. Peter lanciò un nuovo incantesimo di protezione alla miriade che aveva lanciato solo un'ora prima James.

Erano solo le otto di sera ma le giornate avevano già iniziato ad accorciarsi e la luna splendeva alta e gigantesca, Remus aveva spiegato ai malandrini cosa fosse la Superluna ma loro non l'avevano presa veramente sul serio, prendendolo in giro per quasi una settimana.

Sirius si sedette appoggiandosi alle gambe lunghe di James e quasi si addormentò nella quiete della serata, sembrava quasi inverosimile che da un momento all'altro Remus avrebbe iniziato a trasformarsi in un lupo mannaro, magari era tutto uno scherzo.

«Quando inizio a trasformarmi diventate animali, così ci saranno meno possibilità che vi uccida!» Rassicurante, pensò James sbuffando una risata piena di ansia, Peter, già trasformato da mezz'ora, tremava come una foglia sulla sua spalla. James gli dette qualche pacca sul corpo per farlo calmare.

Sirius fissò il disastro che era Remus in quel momento, seduto mollemente a terra con la camicia mezza aperta a mostrare il petto costellato di cicatrici sudato, le vene delle braccia erano gonfie e pronte ad esplodere, con un qualcosa di un colore preoccupantemente nero che gli scorreva in mezzo, ogni tanto gemeva con la bocca chiusa e si contorceva leggermente.

«Non è così male, cioè è anche un po' sexy...» mormorò Sirius beccandosi un'occhiata stranita da parte di James, l'incantesimo Muffliato che gli dava la possibilità di non essere sentiti da Remus. James ci pensò e poi annuì concorde guardando il loro amico.

«È un po' sexy in effetti...» Peter scosse la sua testa da topo in disapprovazione, non poteva avere degli amici così idioti, come era finito in quella situazione?

James si sedette accanto a Sirius e guardò Remus buttare indietro la testa ansimando «Quando inizierà?» chiese guardando piano Sirius, il quale semplicemente alzò le spalle in attesa. Remus si sfilò la camicia che ormai era diventata solo una pezza bagnata e la gettò il più lontano possibile che poté con le sue forze, che era all'incirca a mezzo metro da lui.
Sirius e James guardavano aspettando mentre Peter si raggomitolava sulla spalla dell'amico cercando di dormire un po', l'ansia di quello che sarebbe successo li teneva con il fiato sospeso.

Si aspettavano che i peli iniziassero a crescere e che in qualche modo il suo corpo si trasformasse in quello di un lupo, magari con un Puff scenico e qualche luce tremolante come nei film di cui Remus parlava sempre e di cui il resto dei malandrini non sapeva praticamente niente.
La prima cosa che successe invece fu il suono secco di un osso che veniva scrocchiato, come faceva spesso Sirius con le sue mani, poi un altro e un'altro ancora. Al quinto osso Remus iniziò a urlare prendendosi le gambe piegate con le braccia in una posa infantile.

«Sta iniziando.» affermò James constatando l'ovvio, sussultò al secondo urlo straziante di Remus.

Remus iniziò a dondolarsi su se stesso canticchiando una canzone che la madre usava cantargli quando era piccolo durante le sue trasformazioni, una brutta storiella di un grillo e una formica che lo aveva accompagnato durante ogni notte di luna piena quando era ancora troppo piccolo per fare del male ai suoi genitori.

The Way He Looks At The Moon || Wolfstar & MalandriniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora