Nuvole Bianche - Ludovico Einaudi
24 Maggio 1974
Sirius si accorse di quanto Remus fosse stato scrupoloso nel tenere nascosto ai malandrini la sua licantropia, solo quando lo vide all'opera con il problema "Regulus".
Prima che arrivasse il fratello di Sirius, Remus aveva fatto pulire tutta la stanza per non fargli trovare peli di cane, come un vero e proprio tizio di quei film polizieschi scadenti che lui amava guardare quando era a casa dai genitori. Forse lo aveva imparato proprio lì o forse era abituato a nascondere i suoi stessi peli da licantropo a dei vicini troppo insistenti quando era più piccolo.
Aveva separato il suo letto e quello del suo ragazzo, nascondendo con un tappeto i raschi sul parquet che avevano creato negli anni, a forza di attaccarli e staccarli fra una lite e l'altra. Aveva diviso gli armadi riprendendosi tutti i suoi maglioni sotto le urla contrariate di Sirius. («Vuoi farti beccare, per caso?» gli aveva chiesto Remus e Sirius aveva dovuto negare, ancora contrariato di non poter usufruire dei vestiti del suo ragazzo «Ma sono così morbidi..»).
Infine aveva fatto nascondere tutti gli attrezzi che usavano per gli scherzi, come se Regulus non fosse consapevole dei casini che combinavano.Ora erano un paio di settimane che coabitavano, le camerate dei Serpeverde erano quasi state aggiustate tutte. I malandrini ci avevano fatto l'abitudine, anche perché avevano immaginato che sarebbe andata molto peggio. Regulus si limitava a dormire e salutare educato quando usciva per andare in classe sua, non riuscivano nemmeno a vederlo uscire a volte, tanta era la fretta che aveva di lasciare la stanza.
Sirius era l'unico che aveva notato che ogni secondo in più passato con loro, Regulus entrava sempre più in imbarazzo. Come un pesce fuor d'acqua. Non lo avrebbe aiutato. Probabilmente pensava che se lo meritasse.
«Chi vuole andare nella foresta proibita con Hagrid?» aveva chiesto la professoressa Sprout, dopo che era stata informata che aveva bisogno di un aiuto. Sirius e Remus avevano sollevato simultaneamente le mani senza nemmeno guardarsi. Anche Peter l'aveva alzata. Allo sguardo assassino di Remus, la abbassò tornando a curare l'acne delle mandragole per quelli del secondo anno.
Il fatto era questo: Sirius e Remus erano riusciti nel loro intento di passare per due compagni di stanza che assolutamente non andavano a pomiciare negli armadi delle scope. Il problema però era che per riuscirci avevano dovuto interrompere qualsiasi contatto fra i due. E Remus, prima che Regulus arrivasse, stava pensando di provare a fare qualcosa di più con Sirius. Lo stava solo pensando, niente di ufficiale, solo che Regulus era caduto proprio a pennello nel distruggere i suoi piani.
In sostanza: i due erano pronti ad andare in una delle foreste più infestate di creature malvagie di tutta l'Inghilterra anche solo per una semplice pomiciata più lunga di due secondi.«Hagrid!» lo salutò Remus alzando una mano da lontano. Hagrid fu felice di vederli, alzò a sua volta la sua mano e per un attimo oscurò il sole sui ragazzi. Lo raggiunsero in poche falcate.
«Ci hai chiamati per portarci fuori da quella stupida lezione, non è vero? Non è che dobbiamo effettivamente fare qualcosa, giusto?» chiese speranzoso Sirius. Hagrid rise facendo tremare la terra attorno ai piedi dei due ragazzi, come se Sirius stesse veramente scherzando.
«Vi ho mai parlato di Aragog?» chiese lui invece sorvolando completamente sulla domanda di Sirius. Li prese per le spalle iniziando già ad incamminarsi verso la foresta. Remus provò a girarsi verso Sirius ma si ritrovò la pancia di Hagrid in mezzo alla visuale.
«Veramente no, Hagrid.» rispose Remus, comunque contento di passare una giornata con quello che i malandrini consideravano ormai un buon amico. Remus lo aveva sempre considerato uno strambo babbo natale autunnale. In più le sue strane creature magiche di solito erano parecchio bizzarre e Remus amava andarle a trovare. «Basta che non sia un altro Schiopodo!»
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The Way He Looks At The Moon || Wolfstar & Malandrini
Fanfiction"Ed era il modo in cui guardava la luna, con rancore e malinconia, ma anche con un pizzico di rispetto, di rammarico del fatto che non avrebbe più potuto vederla completamente piena. Era il modo in cui ne era completamente ammaliato e sporgeva il pe...