The Broken Hearts Club - Gnash
23 Dicembre 1973
«Quando parlo lo rompo, che cos'è?» chiese Remus ondeggiando mollemente una mano davanti alla faccia di Sirius per non farlo addormentare appoggiato sulle sue cosce. Sirius sbuffò stanco degli stupidi indovinelli di Remus, tanto comunque non conosceva mai la risposta.
«Il cazzo.» rispose con un sorrisetto smorzato da un buffetto sul naso da parte del lupo.
Remus sbadigliò rumorosamente prima di alzare dolcemente la testa di Sirius dalla sua pancia per lasciargli un bacio veloce sulla guancia. Sirius mugugnò aspettandosi di più. Sirius voleva sempre di più.«Il silenzio, Sirius. Familiare con questa parola?» lo prese un po' in giro Remus con un sorrisetto esageratamente smielato.
«Lo sarei se tu mi lasciassi dormire!» rispose a tono Sirius mettendoci pure uno sbadiglio teatrale nel mezzo, Remus fece una smorfia che venne persa nel buio della stanza. Erano entrambi distrutti dagli esami di Natale e il letto in cui erano stesi era tremendamente invitante, ma Remus non voleva dormire e aveva deciso di non far dormire nemmeno il suo ragazzo.
«Dai...» mormorò Remus passandogli passivamente un pollice sulla guancia «Non stiamo mai insieme...»
«Noi stiamo sempre insieme!» protestò invece Sirius, mentre Remus gli iniziava a baciare la guancia e il collo «Ti devo ricordare che siamo compagni di stanza?»
«Sai cosa intendo...» disse il lupo esitante «Da soli...» Sirius alzò gli occhi al cielo sentendo quel discorso per la millesima volta. Era stanco di aspettare che James andasse a giocare a Quidditch con Peter per poter stare con Remus. Non era giusto. E, soprattutto, lui non era d'accordo.
«E cosa vuoi che faccia io?» chiese con un tono piccante, Remus si staccò e si morse un labbro, già preoccupato della reazione del suo ragazzo, Sirius sapeva essere così irascibile... «Se tu vuoi tenerlo nascosto non puoi pretendere che io sia sempre pronto a stare con te mettendo da parte le mie necessità!» Remus sospirò rumorosamente e Sirius si pentì in parte di averlo frustrato con quell'argomento, era lui che dopo tutto aveva accettato di stare con Remus di nascosto. Però forse era troppo pesante, forse Sirius non poteva reggere quella segretezza immotivata, vile e vergognosa. La segretezza delle foglie di Adamo ed Eva. La segretezza dell'arma nascosta di un assassino. Sirius era innamorato di Remus, non ne era imbarazzato. Non ne era pentito, allora perché si sentiva in quel modo? Si sentiva peccatore senza aver commesso peccato.
«Domani iniziano le vacanze...» cercò di spiegare farfugliando Remus, le guance rosse e la testa abbassata. «Prenderò quel tempo per pensare a me stesso e... riflettere su tutto quello che ci sta accadendo.» Sirius con quelle parole si sentì come uno dei tanti amanti dal cuore spezzato. Aspettando che i loro uomini lascino le mogli in una stupida promessa d'amore che per loro non significa nulla. Eppure troncare i rapporti è troppo difficile, e quella promessa sembra sempre più reale nelle loro menti. «Ho solo bisogno di tempo.»
Sirius inalò più aria possibile per calmarsi mentre si alzava dalle gambe di Remus per guardarlo in faccia. Come sempre la sua bellezza lo colpì profondamente nel cuore, come una freccia. Voleva veramente deturpare quella distesa di bellezza pura per una stupida lite? Voleva veramente smettere di guardare come la luce della luna gli sfiorava gentilmente la pelle e gli faceva brillare gli occhi di giallo? «Sono due mesi che mi dici che hai bisogno di tempo, Remus.» evidentemente lo voleva, voleva vedere quel cipiglio fra le sopracciglia di Remus, voleva vedere la linea delle labbra farsi più dura e gli occhi assottigliarsi. In qualche modo si sentì meglio. «Quanto tempo vuoi ancora? Il natale? L'inverno? Fino alla fine della scuola? Dell'estate? Magari dell'anno?!» Era finito ad urlare, in uno stupido climax di rabbia repressa e frustrazione, e Remus era finito a boccheggiare, non avendo mai scaturito una reazione così violenta a quella richiesta. Lui non era un uomo con un amante, lui si stava impegnando veramente per trovare il coraggio. Sotto sotto Sirius lo sapeva. Eppure a volte gli sembrava impossibile riconoscerlo.
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The Way He Looks At The Moon || Wolfstar & Malandrini
Fanfiction"Ed era il modo in cui guardava la luna, con rancore e malinconia, ma anche con un pizzico di rispetto, di rammarico del fatto che non avrebbe più potuto vederla completamente piena. Era il modo in cui ne era completamente ammaliato e sporgeva il pe...