Vi lascio le squadre del capitolo precedente così fate più chiarezza leggendo (squadre si leggono in colonna, la prima è a Whitstable, la seconda a Sheerness e la terza a Shoeburyness):
Stratega: Dorcas - Lily - Marlene
Prot. Ambiente: Amelia - Dearborn - Dedalus
Combattente: Edgar - James - Frank
Difensore: Emmeline - Peter - Alice
Guaritore: Fabian - Remus - ElphiasWork Song - Hozier
1 Settembre 1979
Remus, il giorno prima, aveva passato le ore più noiose della sua vita nella sgombra città di Sheerness, lasciando che il tempo scorresse fra un piano di attacco e un'attanagliante ansia generale. Dearborn gli aveva comprato un piatto di fish and chips da un negozio apposito ed una birra dal bar accanto all'appartamento dove si erano fermati - the Albion bar, si chiamava, nome troppo iconico per un luogo così abbandonato, aveva pensato Remus - ed era l'unica cosa che era riuscito a mandare giù, oltre ad uno spropositato numero di caffè.
Ora se ne pentiva, ovviamente, mentre aspettava che il carro, dove sarebbero dovuti esserci Gideon e Sirius, arrivasse da un momento all'altro.Sheerness era una città per lo più abitata da maghi, conquistata, come anche Whitstable e Shoeburyness, l'anno prima dai mangiamorte.
Remus non era per niente tranquillo, considerando anche che ormai era diventato l'Indesiderato n.1 del ministero, ma era Dearborn quello che sembrava più angosciato, continuava a ripetere di come quella fosse, prima di essere presa dai mangiamorte, la città della sua infanzia. Remus pensò che elogiasse quel buco vuoto di città un po' troppo, ma concordava con lui nel dire che la città sembrasse stata spenta dalla sottomissione ai mangiamorte: rimase spiacevolmente sorpreso la sera prima, facendosi un giro sotto il mantello dell'invisibilità, di vedere un numero esagerato di auror locali vestiti con la divisa di Voldemort, il tatuaggio della serpe fieramente esposto, infierire su babbani e nati babbani, costringendoli a tornare a casa per un coprifuoco immaginario, che non sembrava coinvolgere i purosangue, i quali giravano spensierati e un po' rintontiti dal sole dell'ultima estate, evidentemente arricchiti a discapito dei mezzosangue. Molti locali avevano cartelli che permettevano l'accesso solo ai purosangue, con guardie che, Remus non ne era sicuro al 100% però, sembravano proprio auror statali.«Questa città mi fa venire i brividi» disse Lily, con un cappellino da baseball in testa per coprirsi dal sole cocente. James la strinse a sé, gli tremavano leggermente le mani per l'ansia, visto che tutti i piani di Lily sarebbero caduti principalmente su lui e Peter.
Dearborn guardava l'acqua preoccupato «Si nascondono centinaia di esseri in quelle acque» osservò, Lily si ricordò di quando Gideon le aveva parlato delle Meridi e di come si fossero alleate con Voldemort. Sospirò.
«Bene ragazzi» disse, la voce tremula ma decisa, convinta nel suo ruolo di stratega «smaterializziamoci nella zona portuale, entro mezz'ora saranno qui per darsi il cambio con i mangiamorte per Azkaban. Peter?»
Peter annuì, contento di poter aggiungere qualcosa «Ieri li ho seguiti, e anche stamattina» confermò, nonostante lo sapessero già tutti «sono tre, e neanche molto svegli. Sulla cinquantina, uno pelato e due mori. Piazzati, sembra più che potrebbero picchiarci. Hanno confermato il luogo che avevamo ipotizzato noi.» Peter guardò Lily affinché continuasse.
«Li vedremo darsi il cambio. E aspetteremo dieci minuti, da lì li recupereremo con le scope, tanto il carro sarà più lento di noi.» Sembrava decisa, ma aveva passato tutta la notte a riflettere. Lasciare che si allontanassero un po' sembrava un azzardo troppo grande, ma anche attaccare prima del cambio il gruppo di mangiamorte più qualificati, considerando la loro ridicola inferiorità numerica. D'altra parte raggiungerli dopo significava volare sul mare, lasciando a qualche creatura più intraprendente la possibilità di attaccarli. «Indosseremo i paraorecchie per mandragole, quindi saremo isolati, ma la possibilità di sentire qualche meride è troppo pericolosa. Confido nel fatto che ci conosciamo abbastanza bene da capire le nostre mosse anche senza dovercele urlare.» Lily prese fiato, lanciando a tutti un'occhiata eloquente «Tutto chiaro? Domande?» nessuno parlò «Allora vi auguro buona fortuna» disse freddamente, poi aggiunse, non riuscendo a nascondere un doloroso calore nel tono: «Fate in modo di non morire»
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The Way He Looks At The Moon || Wolfstar & Malandrini
Fanfiction"Ed era il modo in cui guardava la luna, con rancore e malinconia, ma anche con un pizzico di rispetto, di rammarico del fatto che non avrebbe più potuto vederla completamente piena. Era il modo in cui ne era completamente ammaliato e sporgeva il pe...