Habits - Genevieve Stokes
11 Maggio 1978
Evan aveva preso un numero esagerato di pozioni rigeneranti per essere presente ad un orario così tardo nella notte all'incontro di Voldemort.
Regulus era vestito bene, aveva un che di riconducibile agli elfi, con il completo da mago blu notte e un mantello largo e chiaro, in contrasto con i suoi capelli, appoggiato sul capo e sulla spalle morbidamente, avvolgendolo.
Evan pure si era impegnato, ma lui era sempre vestito così bene da non stupire nessuno: aveva un completo rosso, senza maniche, ma con uno scollo largo a V, con una cintura scura in vita, che lo rendeva terribilmente desiderabile, considerando anche la sua discendenza Veela.
Tutti li guardavano, come se fossero loro i veri interessi della notte. Evan sorrise affabile al professor Leclarc, sapendo che da un momento all'altro lo avrebbe superato in importanza. Non che cambiasse la loro situazione, ovviamente, ma forse Evan sentiva di avere un po' più di controllo. Inoltre i loro terribili incontri erano diminuiti da quando Evan aveva iniziato a stare male, Evan sperava che fosse perché il professore si fosse stancato di lui o perché lo trovasse ripugnante ora che aveva perso peso.«Sarà soddisfatto del nostro lavoro?» chiese Regulus senza distogliere lo sguardo dall'arena per nemmeno un secondo. Si sedettero in prima fila negli spalti di pietra di quello che doveva essere un teatro all'aperto. I loro genitori erano già lì e si salutarono tutti velocemente.
Evan non poteva immaginare perché Voldemort non dovesse esserlo, erano riusciti completamente nel loro intento, tanto che Millicent Bagnold era stata costretta a revocare la sua candidatura. L'unico candidato rimasto era Corban Yaxley. «Siamo stati bravi.» disse Evan sventolandosi con il primo fogliaccio che gli cadde fra le mani. Si grattò distrattamente la macchia sul suo collo. «Dovrebbe veramente impegnarsi per trovarci da dire.»
Regulus fece un cenno del capo «Sta entrando.»
Calò immediatamente il silenzio, mentre Voldemort entrava, avvolto nelle sue vesti scure e morbide sul suo corpo. Il volto agghiacciante e bellissimo, distorto dalla magia oscura. «Miei servitori!» iniziò con il suo tono perfetto, adulatorio abbastanza per ammaliare la folla di Mangiamorte, ma non abbastanza da risultare debole «Oggi abbiamo raggiunto un grande traguardo! Un obbiettivo che aspettiamo da molto tempo, ma che abbiamo mancato troppe volte!» Urla e battiti di mani. Evan quasi roteò gli occhi, l'unica cosa che lo trattenne fu il fatto che in realtà fossero rivolti a lui più che a Voldemort, visto che era stato lui con Regulus a fare tutto il lavoro sporco «Il Ministero ci sorride, siamo finalmente nelle sue grazie!» Regulus raddrizzò la schiena, visceralmente fiero di aver accontentato Voldemort: sembrava che avere l'approvazione del Signore Oscuro diventasse l'obbiettivo di chiunque lo conoscesse «Bisogna ringraziare per questo enorme traguardo due giovani Mangiamorte: Evan Rosier e Regulus Black! I miei pupilli!» i due si alzarono per fare un inchino al pubblico, che scrosciava applausi rumorosi, ma Voldemort li chiamò accanto a lui «Questi due ragazzi sono fra i miei ranghi da poco tempo, in confronto a molti altri, ma hanno portato onore al mio nome e alla causa!» Persino per Evan fu difficile non arrossire davanti all'arena di persone adulanti. «Si sono distinti per la bravura, l'ingegno, l'intraprendenza e la scrupolosità delle loro azioni, non lasciando niente al caso!» Evan trattenne il fiato mentre il tono di Voldemort si faceva impercettibilmente più sadico. Regulus pure smise di sorridere. Voldemort continuò senza farsi troppi scrupoli «Che siano di esempio per i mangiamorte più anziani, abituati a vivere nelle mie grazie!» Gli occhi di Voldemort si posarono sui padri di Evan e Regulus «Venite a festeggiare i vostri figli, venite!» li chiamò con un tono per niente festoso. Evan afferrò la bacchetta d'impulso. Regulus guardava confuso suo padre, spaesato, come se si aspettasse risposte «E, davanti a tutti i nostri compagni, ditemi... perché dei ragazzi sotto i venti anni sono riusciti a fare in un giorno quello che voi non avete saputo portare a termine in anni interi?» Regulus afferrò la bacchetta, lanciando uno sguardo al volto pallido di Evan, che in risposta gli fece cenno di aspettare.
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The Way He Looks At The Moon || Wolfstar & Malandrini
Fanfiction"Ed era il modo in cui guardava la luna, con rancore e malinconia, ma anche con un pizzico di rispetto, di rammarico del fatto che non avrebbe più potuto vederla completamente piena. Era il modo in cui ne era completamente ammaliato e sporgeva il pe...