Capitolo XXVI

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Afraid - The Neighborhood

19 Ottobre 1973

Oltre che Gennaio, James poteva affermare di odiare i lunedì, poteva affermare di odiare pozioni, poteva affermare di odiare i Serpeverde e poteva affermare di odiare Severus Piton. E quando questi fattori avvenivano nello stesso preciso istante James poteva affermare di odiare la sua vita.

«Non vedi che non è viola ma solo lilla?!» lo sgridò nuovamente il suo fantastico compagno di banco amorevolmente scelto da Lumacorno, James alzò gli occhi al cielo sperando di non essere colto da qualche istinto omicida.

«Scusa Pivellus ma il tuo alito puzzolente mi ha creato un alone verde davanti agli occhi e ora non vedo niente!»

«Ti piacerebbe se fosse così, la verità è che sei così scemo che non riesci a fare una pozione senza l'aiuto di uno veramente bravo.» James ispirò ed espirò più volte. Sapeva benissimo che uno dei suoi punti deboli era l'essere troppo esigente da se stesso e l'andare male in pozioni lo faceva deprimere più del dovuto, quindi cercò di non far vedere a quello stronzo quanto gli avesse dato fastidio il suo ennesimo commento. Girò un paio di volte il mestolo finché la pozione non diventò dell'esatto viola che voleva sua maestà altezza reale Severus Piton.

«Sei proprio uno sfigato. È così che hai conquistato la Evans? Parlando di quanto sei bravo nelle materie che ti porteranno dritto fra le schiere di Tu-Sai-Chi? Ne sarà contenta lei che diventerai un ammazza-babbani, o almeno lo saranno i suoi genitori...» James per un attimo pensò di essere stato troppo cattivo, poi si ricordò che era con Mocciosus che stava parlando. «Ah no, scusa. Quasi dimenticavo che tu la Evans non l'hai conquistata.»

«Almeno io ho qualche possibilità, ogni volta che le parli finisci con le mutande di tre taglie in meno per qualche maledizione! E metti quelle cazzo di zampe di rana, vuoi che la pozione esploda?»

«A te non rimpicciolisce le mutande solo perché sono già della taglia più piccola esistente, al massimo sei tu che le restringi con le tue imbarazzanti microerezioni che ti vengono ogni volta che fa qualcosa che ti fa eccitare tipo... respirare?» Piton diventò rosso, James non era sicuro se di vergogna o di rabbia. Fatto sta che finalmente si zittì e iniziò a fare veramente qualcosa invece di dare semplicemente ordini come se fosse un fottuto dittatore. Severus si passò nervoso una mano fra i capelli scuri e sporchi e prese finalmente il monopolio del calderone. James finalmente poté rilassarsi: si sedette sullo sgabello e cercò con lo sguardo Sirius, quel bastardo era stato messo in coppia con Marlene e sembravano cavarsela bene. Dietro di loro c'era la coppia di Remus e Peter, i quali per qualche strano motivo sembravano un po' distratti. James sapeva benissimo il motivo almeno da parte di Remus, ma ovviamente se lo sarebbe tenuto per sé, non avrebbe mai voluto alimentare false speranze nel suo migliore amico.

«Ehi... Peter! Pssss... Peter! Ratto rognoso che non sei altro rispondimi!» a quanto pare a quel ratto rognoso non era stato integrato il sistema uditivo alla nascita perché fece finta di non sentire il suo compagno di stanza e continuò a mescolare la sua pozione. James provò a chiamare pure Remus ma dopo una ventina di «Remus! Remus Lupin!» senza risposta capì di doversi rassegnare. «Vorrà dire che spenderò il mio patrimonio in apparecchi acustici!» mormorò poi prendendo un foglio di carta, lo piegò e formò un aeroplanino di carta.

«Non sono sordi, è che probabilmente non ti vogliono parlare.»

«Stai zitto Mocciosus!» squittì James isterico per poi lanciare l'aeroplano, ma sfortunatamente colpì troppo piano il braccio di Peter e quindi non sortì nessun effetto sperato. A quel punto James tirò un lapis ma mancò di poco il bersaglio, cadde proprio nella pozione di un paio di Serpeverde facendola esplodere. «Oops!» Lumacorno si girò un attimo a gurdarlo e James mise su uno dei suoi migliori sorrisi da studente modello. Appena il professore si rimise a leggere il giornale -come se fosse normale leggere il giornale mentre una classe intera di ragazzi rischia la vita con pozioni corrosive- James lanciò il libro addosso al suo amico, che finalmente si girò guardandolo male. Aveva un piccolo taglietto sulla testa causato dal bordo rigido della copertina, James per farsi perdonare gli mandò un bacio volante.

The Way He Looks At The Moon || Wolfstar & MalandriniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora