Capitolo XIX

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TW: SCENE SMUT WLW

Teeth - 5 Second of Summer

2 Ottobre 1973

«Dorcas!» la ragazza si girò verso la porta al terzo richiamo di Marlene e si decise ad aprirle titubante. La guardò con i capelli scompigliati e un'espressione colpevole mentre un'altra ragazza che Marlene non conosceva si alzava dal pavimento della sua camera.

«Ciao Marlene...» la salutò Dorcas sull'uscio della porta cercando di aggiustarsi il rossetto sbavato, già consapevole del guaio in cui si era cacciata.
Marlene, come sempre, si accomodò senza chiedere il permesso e le sorrise cercando di non notare la camicia leggermente sbottonata e il succhiotto rosso sul collo. «Lei è Marceline.» A primo impatto sembrò che Marlene avesse notato l'altra ragazza solo in quel momento, Dorcas però sapeva fin troppo bene che era la prima cosa che aveva visto. Strinse calorosamente la mano alla mora e Dorcas si sciolse un po' guardandola: amava il modo in cui si rapportava con gli altri, con quel fare sempre socievole anche con i sassi, splendente come poche stelle.

«Dove ti ho già vista?» chiese Marlene ancora con la mano che teneva quella dell'altra in una stretta morbida ma decisa. «Hai una faccia familiare.» Continuò sempre con lo stesso tono cordiale, Dorcas chiuse gli occhi e sospirò pronta alla bomba. Oh, non sarebbe finita bene...

«Forse mi hai vista con Emmeline? Sono la sua compagna di stanza.» Quando non sentì nessuna reazione immediata da parte di Marlene, Dorcas aprì gli occhi.
La bionda stava sorridendo cordiale e Dorcas si gelò per quella reazione, perché non si arrabbiava come sempre? Perché non la stava cacciando dalla sua stessa stanza? Queste sarebbero reazioni degne del carattere di Marlene.

«Oh si! Si, ora ho capito chi sei.» Marceline accennò un sorrisetto mentre si aggiustava i capelli scuri dietro l'orecchio, Marlene invece lanciò un'occhiata breve e piena di cose non dette a Dorcas, la quale ancora la stava guardando ammutolita senza sapere bene cosa fare, poi tornò a prestare la sua attenzione alla mora. «Ero venuta a chiedere a Dorcas un libro ma vedo che siete impegnate...» continuò poi sempre con il solito tono allegro e puramente falso mentre accennava ai mantelli e alle cravatte gialle e rosse abbandonate ai piedi del letto.

«Marlene...» la richiamò Dorcas sentendo il peso opprimente di quella piccola occhiata che le aveva lanciato, dovette prendere un respiro profondo per non annaspare nella vergogna. Marlene evitò il suo sguardo, peccato che Dorcas poteva riconoscere la sua postura delusa da lontano.

«Ciao ragazze!» disse la bionda facendo sfrusciare nell'aria i lunghi capelli biondi mentre si chiudeva la porta alle spalle. Dorcas quasi la richiamò, poi capì che non avrebbe avuto senso e si stese di nuovo sul suo letto.

Marceline si avvicinò come una gatta a Dorcas.

«Dove eravamo rimaste?» le chiese con un tono esageratamente sensuale e melenso, Dorcas decise di non pensare troppo a quel breve incontro mentre si ributtava sulle labbra della mora. Infondo non aveva fatto nulla di male e Marlene non aveva detto niente... non a parole almeno.
Marceline le finì di sbottonare velocemente la camicia e Dorcas fece lo stesso non prestando veramente attenzione.

«Mar...» sospirò, ma in realtà non stava nemmeno pensando più alla ragazza sopra di lei che le alzava la gonna.
Appoggiò una mano sulla nuca della mora in una presa ferrea e se la buttò di nuovo sulla sua bocca cercando di sopprimere i suoi stupidi pensieri «Mar...» mormorò di nuovo mordendole giocosamente un labbro. Marceline le strappò via il resto dei vestiti e iniziò a toccarle le cosce morbide con quelle dita lunghe. Dorcas rabbrividì e alzò il bacino cercando più contatto. Marceline l'accontentò passando possessiva la lingua sulla sua pancia.

The Way He Looks At The Moon || Wolfstar & MalandriniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora